- Ezio: Tra Templari e Ottomani immagino avrete parecchio da fare.
- Yusuf: Ezio, ho a malapena il tempo di lucidare la lama!
- ―Yusuf, riguardo la guerra con Templari e Bizantini[src]
Yusuf Tazim (Bursa, 1467 - Costantinopoli, 1512) è stato un Maestro Assassino a capo degli Assassini ottomani. Operante principalmente a Costantinopoli, Yusuf lottava contro i Templari Bizantini. Durante il 1511, aiutò il Mentore degli Assassini italiani Ezio Auditore da Firenze durante il suo soggiorno a Costantinopoli.
In questo periodo, Yusuf ed Ezio entrarono in buoni rapporti col principe Solimano, e impedirono ai Templari di prendere il controllo dell'impero.
Biografia
Primi anni
Yusuf nacque a Bursa attorno al 1467, ma si trasferì con la madre a Costantinopoli all'età di otto anni. Del padre, anche lui un Assassino, non si sa nulla. A 17 anni era famoso in città come agitatore di popolo e ladro, ma solo dopo un incontro con il visir e membro degli Assassini Ishak Pasha, Yusuf, colpito dal suo carisma e dal suo talento, si unì agli Assassini.[1]
Da quel momento, Yusuf fece carriera tra gli Assassini, e nel 1502 si incontrò in Grecia con un gruppo di Assassini veneziani per trovare una soluzione alla guerra turco-veneziana. I loro sforzi furono utili, e la guerra terminò l'anno dopo, nel 1503. Gli Assassini vissero da quel momento in poi un periodo di pace e tranquillità.[1]
Terremoto di Costantinopoli
Quando nel 1509, Costantinopoli vene sconvolta da un violento terremoto, i Templari tornarono a creare disordini a Costantinopoli, e Yusuf tornò quindi a guidare gli Assassini in questa difficile battaglia.[1] Si occupò di persona del coordinamento delle squadre ottomane: incaricò alcune di sostenere i civili e di metterli al riparo dalla minaccia bizantina, mentre le altre avrebbero dato una spietata caccia ai mercenari nemici presenti in città.[2]
Per assicurare lo svolgimento dei suoi piani, cercò il sostegno economico e militare del principe Korkut, recandosi dunque a Bursa per incontrarlo in privato. Affascinato dal carisma di Yusuf, Korkut decise di dare il suo sostegno agli Assassini, pretendendo però in cambio una scorta per il suo viaggio ad Adalia, dove sarebbe stato eletto governatore. Tazim incaricò dunque Ece Ashkar di guidare la scorta di Assassini lungo il viaggio del principe. Nonostante i Templari avessero più volte tentato di fermare il convoglio, la missione ebbe successo.[2]
Salito al governo di Adalia, Korkut equipaggiò il ramo turco di pregevoli armi e li sostenne economicamente grazie al suo patrimonio. Con ciò Yusuf e gli altri confratelli sventarono il programma di reclutamento e addestramento delle reclute Templari svolto a Rodi dai Cavalieri Ospitalieri. Dopo aver costretto i Templari ad una temporanea ritirata in Anatolia, il ramo turco conobbe un breve periodo di tranquillità, sebbene alcuni bizantini fossero ancora sparsi per Istanbul.[2]
Incontro con Ezio
- "Benvenuto, fratello. A meno che la leggenda non menta, tu sei l'uomo che non vedo l'ora di conoscere. Il celebre Maestro e Mentore, Ezio Auditore de la la la."
- ―Yusuf al suo primo incontro con Ezio[src]
Nel 1511, Yusuf incontrò il Mentore degli Assassini italiani, Ezio Auditore da Firenze, dopo aver sentito parlare delle sue scaramucce con i Templari a Masyaf.[3]
Mentre mostrava la città al suo nuovo amico, Yusuf parlò ad Ezio del conflitto tra Assassini e Templari in città, accennando anche a quello tra Ottomani e Bizantini. Inoltre, raccontò ad Ezio la situazione terribile vissuta dagli Assassini sotto l'Imperatore Bizantino, dove venivano braccati e uccisi all'istante.[3]
Yusuf portò Ezio al covo degli Assassini, dove gli consegnò la Lama Uncinata, un'arma comune tra gli Assassini ottomani, affermando di averla avuta in dotazione in tenera età. Dopo una breve esercitazione con la nuova Lama, Ezio accettò la sfida di Yusuf, e i due si arrampicarono sulla Torre di Galata dove ammirarono la città dall'alto, per poi effettuare un Salto della fede.[4][5][6]
Difesa della Confraternita
- "Quando i Templari si impossessano di un distretto, ostentano la loro presenza, appendendo stendardi e taglieggiando i mercanti, tenerli a bada è una battaglia costante, e ci denigrano a ogni vittoria."
- ―Yusuf parla delle abitudini dei Templari[src]
Mentre tornavano alla gilda, Yusuf ed Ezio vennero raggiunti da un Assassino, che li avvertì degli attacchi Templari a due dei loro covi. Yusuf sapeva che non poteva essere in due posti contemporaneamente, così chiese ad Ezio di proteggere il covo di Galata, mentre egli si diresse a protezione del covo del Gran Bazar.[7]
Anche se Ezio riuscì a salvare il covo di Galata, Yusuf arrivò troppo tardi per salvare quello del Gran Bazar. I due si incontrarono e respinsero delle guardie, per poi partire verso il Distretto Imperiale alla riconquista del covo appena perso.[8][9]
Dopo il recupero del covo e delle verifiche dei danni, Yusuf istruì Ezio all'uso e alla creazione delle bombe. A questo punto, Ezio mostrò a Yusuf il diario di Niccolò Polo e gli raccontò delle Chiavi di Masyaf. Anche se Yusuf non poté aiutarlo, poichè disse di non averne mai sentito parlare, invitò Ezio a incontrare un uomo chiamato Piri Reis, per individuare le vecchia stazione dei Polo in città, e imparare di più sui diversi tipi di bombe disponibili.[9][10]
Qualche tempo dopo, Yusuf si recò alla visita dei diversi alleati degli Assassini, i ladri, i mercenari e gli athingani. Tuttavia, poiché le loro basi erano situate in diversi quartieri, Ezio offrì il suo aiuto, e si recò ad incontrare gli Athingani.[11]
Salvataggio di Solimano
- Ezio: I Bizantini hanno trovato una chiave sotto il Palazzo, e vorrei saperne di più.
- Yusuf: Ezio, ha noi interessa proteggere il nostro Principe, non interrogarlo.
- ―Yusuf ed Ezio discutono sulla protezione del Principe Solimano[src]
Più tardi, nel 1511, Yusuf ed i sui Assassini scoprirono un piano Templare per uccidere Solimano I. Al fine di evitare l'omicidio, essi si infiltrarono nella mostra culturale del Principe, presso il Palazzo Topkapı, vestiti da menestrelli italiani.[12]
Ezio si incontrò con Yusuf in cima all'Ippodromo della città, offrendo il suo aiuto. Tuttavia, Yusuf continuava a rifiutare il suo aiuto, poichè si trattava di un affare che dovevano risolvere gli Assassini Ottomani.[12]
Ezio riuscì a persuaderlo, spiegando che voleva imparare di più sulla Chiave di Masyaf trovata sotto il Palazzo stesso, ma Yusuf gli ricordò che la loro missione era di proteggere il Principe, non interrogarlo. Alla fine Yusuf acconsentì la richiesta di Ezio, fidandosi di lui, così gli Assassini Ottomani, insieme ad Ezio, partirono alla ricerca di un travestimento.[12]
Dopo aver trovato e recuperato dei vestiti da menestrelli, il gruppo di Assassini si diresse verso l'entrata protetta dalle guardie, riuscendo in qualche modo a convincerli ad entrare alla festa. Mentre Ezio individuava con l'Occhio dell'aquila i bersagli, e distraeva la folla circostante, Yusuf ed i suoi uomini uccidevano di nascosto gli obiettivi, e nascondevano i corpi.[12]
Tuttavia, uno dei Bizantini si rese conto del pericolo, e uccise una delle gurdie del Palazzo, facendo scattare l'allarme. Mentre i Giannizzeri ordinavano al Principe Solimano di fuggire, i Templari cercavano disperatamente un tentativo per ucciderlo.[12]
Yusuf lasciò la sua copertura, ed intervenì uccidendo parecchi Bizantini con la sua lama, mentre Ezio intercettò l'ultimo Templare rimasto, uccidendolo con il suo liuto, salvando Solimano dalla morte.[12]
L'ultimo dei Paleologi
- Ezio: Quella porta non reggerà per molto!
- Yusuf: La gente ti sta facendo un favore, Ezio. Ricambialo, e fai in modo di difenderla.
- ―Yusuf ad Ezio, dopo la rivolta all'Arsenale[src]
Un Assassino vide delle armi entrare nell'Arsenale, così avvertì Yusuf, che incuriosito iniziò ad indagare. Lì, davanti all'Arsenale, incontrò Ezio, che aveva pedinato Tarik Barleti sotto richiesta del Principe Solimano.[13]
Mentre Ezio rifletteva su un modo per infiltrarsi all'interno dell'Arsenale, due Giannizzeri terrorizzavano un commerciante appostato di fronte al grande portone, rubando anche i suoi beni. Yusuf sottolineò quanto fosse dura la vita dei poveri in città, e fu così che ad Ezio venne l'idea di corrompere i banditori circostanti, in modo da provocare una rivolta dei cittadini, che avrebbe permesso lui di entrare.[13]
Tuttavia, Yusuf disapprovò la sua idea, poichè egli avrebbe manipolato i cittadini per i suoi scopi. Per necessità, Yusuf acconsentì, ma disse ad Ezio di proteggere almeno i rivoltosi, che sicuramente sarebbero stati attaccati dalle guardie.[13]
Ezio riuscì ad entrare nell'Arsenale, e vide Manuele Paleologo parlare con Shahkulu e Tarik riguardo le armi, che sarebbero state consegnate in una sconosciuta base Templare lontano dalla città.[13]
Morte
- Ezio: Yusuf, aspetta. Un favore.
- Yusuf: Si, dimmi.
- Ezio: C'è una donna che gestisce una libreria alla vecchia stazione dei Polo. Sofia. Prenditene cura, è una signora non comune.
- Yusuf: Hai la mia parola.
- —Yusuf ed Ezio, durante il loro ultimo incontro[src]
Nel 1512, quando Ezio stava per partire per la Cappadocia, all'inseguimento di Manuele, Yusuf lo informò che la grande catena era stata abbassata per bloccare le navi in partenza. Gli diede una potente bomba per distruggere la struttura, e lo aiutò a fuggire, attaccando le navi stazionate al Porto che volevano intercettare Ezio.[14]
Prima di partire, Ezio chiese un ultimo favore a Yusuf, quello di proteggere la libraia Sofia Sartor dai Templari. Yusuf accettò, e posizionò diversi Assassini a protezione della sua residenza presso l'ex stazione commerciale dei Polo.[14]
La libreria di Sofia fu presto saccheggiata dai Templari Bizantini, che lavoravano per Ahmet. Yusuf affrontò molti di loro all'interno della libreria, e seppure riuscì ad eliminare molti nemici, alla fine gli fu inferto una pugnalata mortale dietro la schiena, e Sofia fu rapita dai Templari.[1]
Al ritorno dalla Cappadocia, Ezio scoprì il corpo di Yusuf all'interno della libreria di Sofia, con ancora il pugnale conficcato in lui. Ezio si tolse la lama, chiuse gli occhi dell'Assassino, e svolse i suoi riti finali, e dicendo sottovoce che si era guadagnato il suo riposo.[15]
Infuriato per la morte di Yusuf, e per il pericolo in cui si trovava Sofia, Ezio assaltò con tutti i suoi Assassini le forze di Ahmet all'Arsenale. Anche se gli Assassini uccisero molti soldati, Ezio fu costretto a lasciar fuggire Ahmet, poichè Sofia era ancora nelle sue mani.[15]
Subito dopo, Ezio e gli Assassini si radunarono in un cimitero, dove seppellirono Yusuf, ed Ezio gli rese i suoi ultimi omaggi, nominando subito dopo Dogan suo successore, poiché quest'ultimo era molto ammirato da Yusuf.[16]
Caratteristiche e personalità
- Yusuf: Ah ah ah, non toccare! Una mossa sbagliata, e BOOM! Viene giù tutto l'edificio.
- Ezio: Dici sul serio?
- Yusuf: (Risata) Che faccia che hai fatto! Ecco, ti faccio vedere.
- —Yusuf insegna ad Ezio come fabbricare bombe[src]
Yusuf era un uomo allegro e vivace, Ezio lo definiva come un "affabile lottatore" poiché anche in battaglia riusciva a scherzare sulla situazione.
Tuttavia, Yusuf era un guerriero capace ed un leader rispettato, che mostrava grande considerazione per i suoi compagni Assassini e per la Confraternita. Anche se combatteva per l'Ordine, mostrava grande interesse anche per il bene della città, mettendo in rilievo la protezione del Principe Solimano, indipendentemente dal fatto se egli aiutava o no gli Assassini.
Yusuf indossava una fascia e un abbigliamento corrispondente ad altri Maestri Assassini Ottomani. L'armatura indossata non forniva grande protezione. In fatto di armi, aveva una spada personale, chiamata "Kijil Turco di Yusuf", era dotato di una Lama Celata e di una Lama Uncinata, ed era fornito di coltelli da lancio.
Curiosità
- Nel ricordo "Il Banchetto Del Principe", Yusuf fece uso di un paracadute. In precedenza, l'unico che utilizzò il paracadute fu Ezio.
- Quando Ezio arriva a Costantinopoli, Yusuf si presenta come "Yusuf Tazim da Istanbul", benchè sia nato a Bursa.
- Yusuf ha una cicatrice sul volto, ottenuta forse in uno scontro in passato.
- Dopo aver completato il ricordo "Il Diacono, Parte 1", Ezio otterrà l'arma speciale di Yusuf, chiamata "Kijil Turco di Yusuf". L'arma non verrà equipaggiata in automatico, ma andrà a deporsi nella Base degli Assassini nel Distretto di Galata.
Galleria
Apparizioni
- Assassin's Creed: Revelations
- Assassin's Creed: Revelations (romanzo)
- Assassin's Creed: Recollection
- Assassin's Creed: Il romanzo ufficiale del film
- Assassin's Creed: Rebellion
Fonti
- ↑ 1,0 1,1 1,2 1,3 Assassin's Creed: Revelations
- ↑ 2,0 2,1 2,2 Assassin's Creed: Recollection
- ↑ 3,0 3,1 Un Caldo Benvenuto - Assassin's Creed: Revelations
- ↑ Ambientamento - Assassin's Creed: Revelations
- ↑ La Lama Uncinata - Assassin's Creed: Revelations
- ↑ Panorama Da Galata - Assassin's Creed: Revelations
- ↑ Tattiche Avanzate - Assassin's Creed: Revelations
- ↑ Alla Difesa - Assassin's Creed: Revelations
- ↑ 9,0 9,1 All'Attacco - Assassin's Creed: Revelations
- ↑ Fabbricazione Di Bombe - Assassin's Creed: Revelations
- ↑ Do Ut Des - Assassin's Creed: Revelations
- ↑ 12,0 12,1 12,2 12,3 12,4 12,5 Il Banchetto Del Principe - Assassin's Creed: Revelations
- ↑ 13,0 13,1 13,2 13,3 Le Porte Dell'Arsenale - Assassin's Creed: Revelations
- ↑ 14,0 14,1 A Vele Spiegate - Assassin's Creed: Revelations
- ↑ 15,0 15,1 Scoperta - Assassin's Creed: Revelations
- ↑ Lo Scambio - Assassin's Creed: Revelations