Uomo coraggioso è la rappresentazione virtuale di un ricordo di Ratonhnhaké:ton.
Descrizione[]
Ratonhnhaké:ton porta Benjamin Franklin al rifugio, dove inizialmente Samuel Adams ordina a Kanen'tó:kon di ucciderlo. Tuttavia, Ratonhnhaké:ton fa cambiare idea ad Adams, che pur essendo scettico, permette a Franklin di far parte degli alleati. Franklin rivela di essere l'architetto del palazzo di re Washington. Ratonhnhaké:ton chiede subito come poter entrare nel palazzo, ma Franklin lo manda da un fabbro in città a prendere un metallo speciale. Ratonhnhaké:ton si reca dal fabbro, e con alcune difficoltà, recupera il metallo.
Dialoghi[]
Dopo aver catturato Benjamin Franklin, Ratonhnhaké:ton torna al rifugio con l'uomo, dove trova Samuel Adams a studiare la mappa tattica e Kanen'tó:kon a lanciare carta sul fuoco. Ratonhnhaké:ton spinge Franklin nella stanza.
- Ratonhnhaké:ton: Signor Adams. Ho un prigioniero.
Adams si volta, e rimane inizialmente scioccato.
- Adams: Franklin. Bastardo! Portatelo fuori e uccidetelo.
Kanen'tó:kon prende Franklin alle spalle e gli punta un pugnale alla gola.
- Franklin: No! No, Sam! Sono tornato in me! Voglio aiutarti!
Adams si avvicina a Franklin e si propende verso il suo viso, parlando faccia a faccia con l'uomo.
- Adams: Che mi dici della morte di mio cugino? E le famiglie di Dorchester? E la Old North Church che hai bruciato, piena di gente?
- Franklin: Che orrore...
- Adams: (A Kanen'tó:kon) Fai come ho detto.
Adams torna alla sua mappa mentre Kanen'tó:kon, ancora con il pugnale puntato alla gola di Franklin, va verso l'uscita. Tuttavia Ratonhnhaké:ton s'immischia.
- Ratonhnhaké:ton: No! Vedrete, ci aiuterà. Per vincere dobbiamo arrivare a Washington. E Franklin lo conosce molto bene.
Anche Franklin prova a dar manforte per la sua salvezza.
- Franklin: Abbiamo saputo che è a New York.
Kanen'tó:kon lascia andare Franklin.
- Adams: Ma se ci unissimo ai ribelli di Jefferson a Manhattan, potremmo colpire il re insieme. Ma come posso eludere la stretta su Boston? Il porto brulica di soldati!
- Kanen'tó:kon: Putnam è via e il capitano al Boston Neck parteggia per noi in segreto. Di certo ci aiuterà se sarà sicuro di non correre alcun rischio.
- Adams: Quindi dovrà aiutarci senza però esporsi eccessivamente... Potrebbe triplicare la razione di Rum ai soldati! Così poi li troveremmo sbronzi al Boston Neck e potremmo passare.
Franklin interrompe i due.
- Franklin: E una volta a New York, vi sarò d'aiuto.
Adams, furioso, si sposta dalla parte opposta del tavolo.
- Adams: Non voglio ascoltarti!
Franklin si avvicina al tavolo e parla con Adams.
- Franklin: Ho ideato io il sistema per proteggere il palazzo di Washington. Un attacco all'edificio li coglierebbe impreparati.
Ratonhnhaké:ton, poco distante da Franklin, si unisce alla conversazione.
- Ratonhnhaké:ton: Dimmi come posso introdurmi nel palazzo.
Franklin si allontana da tavolo e si avvicina Ratonhnhaké:ton.
- Franklin: Serve un metallo di un peso preciso. Ti aiuterà un fabbro giù in città, uno di cui mi fido.
- Adams: È assurdo.
- Ratonhnhaké:ton: Prenderò il metallo di Franklin e vi raggiungeremo.
- Adams: È una follia, ma spero... di vederti a New York.
Franklin e Ratonhnhaké:ton lasciano il rifugio. L'indiano si reca dal fabbro indicatogli da Franklin.
Raggiunta la zona, Ratonhnhaké:ton trova il fabbro impegnato a lavorare su un pezzo di ferro ancora caldo.
- Big Dave: Come posso aiutarvi, signore?
- Ratonhnhaké:ton: Mi manda Benjamin Franklin. Ha un richiesta per voi.
- Big Dave: Franklin?
- Ratonhnhaké:ton: Dice che avete del metallo molto speciale. Dovreste consegnarmelo.
- Big Dave: Ecco, quanto a questo io...
- Ratonhnhaké:ton: Il metallo, prego.
- Big Dave: È venuto un tizio a farsi ferrare il cavallo. Sono tempi grigi ed ero a corto di ferro. Un uomo deve pur sfamare i suoi figli... Mi spiace signore.
- Ratonhnhaké:ton: L'avete usato per ferri di cavallo?
- Big Dave: Già. Andava bene. Molto bene! Il tizio era soddisfatto. Lavora alla roccaforte, sapete.
Ratonhnhaké:ton si allontana dal fabbro, che torna al lavoro, recandosi velocemente alla roccaforte nominata dall'uomo, che si rivela essere Fort Hill. L'indiano ruba il cavallo senza farsi individuare grazie al volo dell'aquila. Tuttavia, poco fuori dal forte, alcuni soldati in riga sparano a Ratonhnhaké:ton, che cade di cavallo. Egli è costretto ad inseguirlo poiché il cavallo fugge via impaurito, e una volta seminati i soldati, ritrova il cavallo per poi recarsi da Franklin.
- Franklin: Oh, fa caldo lì dentro! Ho caricato il forno. Servono temperature molto alte per poter fondere il metallo. L'hai preso?
- Ratonhnhaké:ton: Spero abbiate delle tenaglie.
- Franklin: Per cosa?
Ratonhnhaké:ton, con un movimento del capo, indica il cavallo a Franklin.
Risultato[]
Ratonhnhaké:ton recupera il cavallo, e quindi il metallo speciale.