Una mela al giorno... è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Dopo essersi infiltrato a Castel Sant'Angelo, Ezio Auditore da Firenze riesce ad ascoltare un'intensa discussione tra Cesare Borgia e Rodrigo Borgia nell'appartamento Papale.
Durante la discussione, Cesare prende una mela all'interno di una cesta, e la morde. Poco dopo, sua sorella Lucrezia Borgia irrompe nella stanza, e avverte Cesare che la mela era avvelenata.
Sorpreso, Cesare cerca di sputare i pezzi ingeriti, per poi avventarsi furiosamente contro suo padre, mettendogli la mela avvelenata in bocca. Rodrigo cade a terra e Cesare lo trattiene. Nel tentativo di fermarlo, Lucrezia dice a Cesare che lei sa dove si trova la Mela dell'Eden che cerca. Cesare lascia Rodrigo, ormai morto, a terra e afferra Lucrezia per il collo, pretendendo che gli fosse rivelata la posizione del manufatto.
Dopo aver ottenuto ciò che voleva dalla sorella, Cesare lascia la stanza ed Ezio entra nell'appartamento da una finestra aperta. Una volta dentro, porge gli ultimi saluti a Rodrigo, ed ottiene la posizione della Mela da Lucrezia. Ezio si dirige di corsa alla Basilica di San Pietro per ottenere il manufatto prima di Cesare.
Dialoghi[]
Ezio Auditore da Firenze raggiunge una delle finestre dell'appartamento Papale, da dove origlia una discussione tra Cesare Borgia e il padre, Rodrigo Borgia.
- Cesare: Che sta accadendo?
- Rodrigo: Non capisco cosa intendi.
- Cesare: I miei fondi, le mie truppe. Spariti.
- Rodrigo: Le difficoltà finanziare possono colpire anche chi ha un esercito.
- Cesare: Intendete darmi del denaro?
- Rodrigo: No, affatto.
- Cesare: Allora userò il Frutto dell'Eden per avere ciò che voglio. Posso fare a meno del vostro aiuto, non mi serve.
Cesare prende una mela dalla piccola cesta sul tavolo e ne addenta un morso.
- Rodrigo: Questo mi è abbondantemente chiaro. Sei al corrente del fatto che il Barone di Valois è morto?
- Cesare: No. L'avete-
- Rodrigo: (Interrompendo Cesare) E perché mai avrei dovuto ucciderlo? Tramava contro di me insieme al mio "brillante", Capitano Generale, traditore?
- Cesare: Non sono costretto a sopportare tutto ciò.
- Rodrigo: L'hanno ucciso gli Assassini.
- Cesare: E perché non gli avete fermati?
- Rodrigo: E come potevo? Hai deciso tu di attaccare Monteriggioni, non io! Sarebbe ora che ti assumessi la responsabilità delle tue azioni.
- Cesare: Dei miei successi. Nonostante la costante interferenza di falliti come voi.
Cesare si dirige verso la porta per uscire dalla stanza, ma Rodrigo gli si pone davanti.
- Rodrigo: Non andrai da nessuna parte. Ho io il Frutto dell'Eden.
- Cesare: Fatevi da parte, vecchio.
- Rodrigo: Ti ho dato tutto eppure non ti basta mai!
Lucrezia Borgia entra correndo nella stanza, interrompendo il discorso tra Cesare e Rodrigo.
- Lucrezia: Cesare! Ha intenzione di avvelenarti.
Cesare, sorpreso dalla notizia della sorella, cerca di sputare la mela che ha ingerito poco prima.
- Rodrigo: Non volevi sentire ragioni.
- Cesare: Padre. Non capite? Io ho il pieno controllo di tutto. Se voglio vivere, vivo. Se voglio prendere, prendo. Se voglio che voi moriate, voi morite!
Cesare si lancia contro il padre, tentando di mettergli la mela avvelenata in bocca. Trattenuto a terra da cesare, Rodrigo tenta di liberarsi.
- Cesare: Dov'è il Frutto dell'Eden?
Lucrezia cerca di impedire a Cesare di uccidere loro padre.
- Lucrezia: Smettila! So io dov'è.
Cesare lascia Rodrigo a terra, ormai privo di vita a causa del veleno ingerito, e afferra Lucrezia per il collo.
- Cesare: E perché non mi hai detto che l'aveva preso?
- Lucrezia: Cesare... sono io... la tua regina.
- Cesare: Tu sei mia sorella. Niente di più. Dov'è?
- Lucrezia: Non m'hai mai amata?
- Cesare: Dov'è la Mela? Dimmelo.
Lucrezia sputa in faccia a Cesare, che le rifila uno schiaffo come risposta.
- Cesare: Dimmelo!
Ezio, che ha assistito a tutta la discussione, si avvia verso la finestra aperta dell'appartamento Papale, mentre Cesare continua ad interrogare Lucrezia.
- Ezio: (Tra sé) Molto bene, Cesare. Passerò da quella finestra.
- Cesare: (A Lucrezia) Voglio la Mela!
Lucrezia inizia a piangere.
- Cesare: Ti faccio male?
Dammi la Mela!
È mia, non tua.
Voglio la Mela!
Lucrezia, ancora in lacrime, rivela a Cesare la posizione della Mela dell'Eden.
- Cesare: Saggia decisione, sorellina.
Cesare lascia l'appartamento Papale.
Ezio, dopo aver raggiunto la finestra aperta, entra nell'appartamento Papale e si china sul corpo di Rodrigo per porgergli l'ultimo saluto.
- Ezio: Requiescat in pace.
Ezio chiude gli occhi al corpo senza vita di Rodrigo Borgia.
- Lucrezia: (Tossisce) Io so... so dove sta andando quel bastardo. A San Pietro... Al padiglione nel cortile.
- Ezio: Grazie.
Ezio lascia l'appartamento Papale e si dirige verso San Pietro, per recuperare la Mela prima di Cesare.
Mentre si avvia all'uscita del Castello, si scontra accidentalmente con Cesare.
- Cesare: Assassino!
- Ezio: Diamine.
Cesare chiude un cancello dietro di sé, impedendo ad Ezio di inseguirlo.
- Cesare: Mi occuperò più tardi di te.
Ezio trova una via per uscire dal castello alternativa.
Una volta fuori, corre fino alla Basilica di San Pietro e raggiunge il cortile dove è nascosta la Mela dell'Eden prima di Cesare Borgia.
Risultato[]
Ezio scopre dove si trova la Mela dell'Eden e raggiunge il suo nascondiglio prima di Cesare Borgia.
Curiosità[]
- Nel ricordo, Ezio non può richiamare i suoi adepti.
- Se si utilizza l'occhio dell'aquila all'interno dell'appartamento Papale, si può notare che il corpo senza vita di Rodrigo emana un bagliore dorato.