Un nuovo regime è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Altaïr Ibn-La'Ahad, a 63 anni, fa ritorno, insieme a sua moglie Maria Thorpe, dopo un'assenza lunga dieci anni, a Masyaf, dove Abbas Sofian, approfittando della sua lontananza, ha ormai preso il controllo degli Assassini del Levante, per sapere della morte di suo figlio Sef Ibn-La'Ahad. Abbas tuttavia non risponde alle domande di Altaïr e della moglie e chiede all'Assassino la Mela dell'Eden che custodisce. Proprio a causa del manufatto, scoppia un litigio tra gli uomini che causa la morte di Maria e Altaïr, per non far cadere la Mela nelle avide mani di Abbas, è costretto a fuggire da Masyaf insieme a suo figlio Darim Ibn-La'Ahad.
Dialoghi[]
Altaïr Ibn-La'Ahad e sua moglie Maria Thorpe parlano al villaggio di Masyaf.
- Altaïr: I Templari hanno riconquistato l'archivio di Cipro. Abbas non ha inviato rinforzi. È stato un massacro.
- Maria: Oh, mio Dio...
- Altaïr: Maria, quando lasciammo Masyaf, dieci anni fa, l'Ordine era forte. Ma tutto è stato vanificato.
- Maria: Abbas deve rispondere di questo.
- Altaïr: Rispondere a chi? Gli Assassini obbediscono ai suoi ordini ora.
- Maria: Frena il tuo desiderio di vendetta, Altaïr. Di' la verità, ed essi capiranno i loro errori.
- Altaïr: Ha giustiziato nostro figlio minore, Maria! Merita di morire!
- Maria: Può darsi. Ma se non riesci a riprenderti l'Ordine con mezzi onorevoli, ne inficerai le basi.
- Altaïr: Hai ragione. Trent'anni fa lasciai che la passione avesse la meglio. E la ferita che ne derivò non s'è ancora sanata.
Altaïr e Maria si incamminano verso la fortezza di Masyaf e vi entrano.
- Maria: Parla ragionevolmente, e gli uomini ragionevoli ti ascolteranno.
- Altaïr: Alcuni si, ma non Abbas. Dovevo espellerlo trent'anni fa quando cercò di rubare la Mela.
- Maria: Ma ti sei guadagnato il rispetto degli altri Assassini perché l'hai fatto restare.
- Altaïr: Che cosa ne sai tu? Non eri presente.
- Maria: Ho sposato un magnifico narratore.
- Altaïr: Guarda questo luogo. Masyaf non è che l'ombra di quello che era.
- Maria: Sei stato lontano per molto tempo.
- Altaïr: Ma non nascosto. La minaccia mongola andava affrontata e l'abbiamo fatto. Quale uomo può dire altrettanto qui?
- Maria: Dov'è nostro figlio maggiore? Darim sa che nostro figlio è morto?
- Altaïr: Gli ho inviato un messaggio quattro giorni fa. Spero che l'abbia già ricevuto.
Abbas... Mi fa quasi pena. Porta il rancore come fosse un abito. - Maria: Ha una ferita profonda. Udire la verità gli sarà di aiuto.
- Altaïr: Girando per queste strade avverto paura fra gli abitanti. Non amore.
- Maria: Abbas ha rovinato questo posto, privandolo di ogni gioia.
- Altaïr: Potremmo andare incontro alla morte, Maria.
- Maria: Forse. Ma ci andremo insieme.
Altaïr e Maria raggiungono Abbas Sofian che si trova, insieme ai suoi uomini più fidati, nei giardini della fortezza di Masyaf.
- Abbas: Lasciateli parlare.
- Altaïr: Vogliamo la verità su nostro figlio Sef. Perché è stato ucciso?
- Abbas: È la verità che volete, oppure una scusa per la vendetta?
- Maria: Se la verità ci offre una scusa, agiremo in suo nome.
- Abbas: Consegna la Mela, Altaïr, e ti dirò perché tuo figlio è stato messo a morte.
- Altaïr: Ah, la verità viene a galla. Abbas vuole la Mela per sé, non per aprirvi la mente!
- Abbas: Hai posseduto quel manufatto per trent'anni, Altaïr, dilettandoti col suo potere e serbandone i segreti per te! Ti ha corrotto!
- Altaïr: Molto bene, Abbas. Prendilo.
- Maria: Cosa?
Abbas manda l'Assassino Swami a prendere la Mela dell'Eden dalle mani di Altaïr.
- Swami: Prima di uccidere tuo figlio, gli ho detto che eri stato tu a ordinarlo. È morto credendo che tu lo avessi tradito.
Altaïr usa il potere della Mela dell'Eden per costringere Swami a suicidarsi tagliandosi la gola con la sua stessa spada.
- Swami: (Urla)
- Maria: Altaïr!
Maria si frappone tra Altaïr e Swami e cerca di convincere il marito a calmare la sua ira e a risparmiare l'uomo.
- Maria: Altaïr, no!
Altaïr abbandona la presa su Swami che, appena libero di muoversi, infilza Maria con la spada. Altaïr, subito, uccide l'uomo con la sua lama celata.
- Maria: Forza, Altaïr.
- Altaïr: Maria...
- Abbas: È posseduto! Uccidetelo! Prendete la Mela! Ora!
Maria muore ed Altaïr è costretto a fuggire dalla fortezza di Masyaf, inseguito dagli uomini di Abbas che vogliono ucciderlo e recuperare la Mela.
Raggiunto il villaggio, Altaïr incontra suo figlio Darim, appena arrivato a Masyaf, come i suoi genitori, per sapere di più sulla morte del fratello.
- Darim: Padre! M'è giunto il messaggio. Che è successo?
- Altaïr: Darim! Va' via!
- Darim: Sono tutti impazziti.
- Altaïr: Dobbiamo andare. Abbas non deve impossessarsi della Mela.
- Darim: Se vi servono pugnali, prendeteli.
Altaïr recupera le armi offertegli dal figlio e i due si fanno strada verso le porte di Masyaf uccidendo tutti gli Assassini che li attaccano.
- Darim: Mia madre dov'è?
- Altaïr: Non c'è più, Darim. Mi spiace.
- Darim: Come? Che cosa?
- Altaïr: Dopo. Prima combattiamo.
- Darim: Fratelli! Non dobbiamo batterci.
- Altaïr: Scordati la ragione. Sono avvelenati dalle menzogne.
- Darim: È stato Abbas a uccidere mio fratello?
- Altaïr: Ha ucciso tuo fratello, Malik e molti altri.
- Darim: Quello è un pazzo.
- Altaïr: Un pazzo con un'armata.
- Darim: Morirà. Un giorno la pagherà.
I due raggiungono le porte del villaggio di Masyaf.
- Darim: È tempo di andare!
Abbas raggiunge, all'entrata del villaggio, Altaïr e Darim che, però, salgono su dei cavalli e si allontanano da Masyaf.
- Abbas: La Mela sarà mia, Altaïr! E avrò anche la tua testa per tutto il disonore che hai gettato sulla mia famiglia! Non fuggirai per sempre! Né da noi né dalle tue menzogne!
- Altaïr: Maria... Amore mio...
Altaïr e Darim fuggono da Masyaf a cavallo.
Risultato[]
Maria viene uccisa e Altaïr è costretto ad allontanarsi da Masyaf in esilio volontario con suo figlio Darim. Abbas diventa de facto il Mentore degli Assassini nel Levante.