Tutte le strade portano a... è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Ezio Auditore da Firenze viene informato da Bartolomeo d'Alviano che Cesare Borgia sta radunando i suoi ultimi sostenitori nei pressi della porta principale di Roma, intento a recuperare il potere perduto in città. Ezio decide di combattere Cesare a viso scoperto, così chiede a Bartolomeo di radunare gli Assassini per la battaglia. Arrivati a Piazza del Popolo, gli Assassini ingaggiano una battaglia con i soldati di Cesare, che sconfiggono con facilità anche grazie all'ausilio della Mela dell'Eden. Rimasto solo, Cesare viene arrestato, su ordine del nuovo papa Giulio II, da Fabio Orsini, al comando di un esercito di guardie Papali. Tempo dopo, temendo ancora l'ultima minaccia pronunciata da Cesare mentre veniva portato via dalle guardie, Ezio utilizza la Mela per conoscere le azioni future del Borgia.
Dialoghi[]
Ezio Auditore da Firenze incontra Bartolomeo d'Alviano alla sua caserma.
- Bartolomeo: I miei uomini dicono che Cesare sta radunando i suoi soldati migliori davanti alla porta principale di Roma.
- Ezio: Riunite gli Assassini. (Mettendo una mano sulla spalla di Bartolomeo) Li affronteremo insieme.
Ezio si reca a Piazza del Popolo, dove incontra Bartolomeo, La Volpe, Niccolò Machiavelli e Claudia Auditore, che avanzano contro Cesare Borgia e le sue truppe riunite alla porta principale di Roma.
- Cesare: L'Italia intera sarà riunita, e voi governerete accanto a me.
Cesare vede il gruppo di Assassini, schierati di fronte a lui ed ai suoi soldati.
- Cesare: Siete qui per il mio trionfo? Presto Micheletto giungerà con la sua armata. Ma per allora voi non sarete in vita.
Cesare fa un segno ai suoi soldati, che avanzano contro gli Assassini.
- Ezio: (Alzando la Mela al cielo) Insieme per la vittoria!
- Assassini: (In coro, con le spade alzate) Vittoria agli Assassini!
Gli Assassini attaccano i soldati di Cesare, che si barrica fuori dalla porta della città, da cui insulta Ezio e gli Assassini.
- Cesare: I miei uomini non mi deluderanno. Sanno cosa gli aspetterebbe in quel caso.
Uccidetelo.
Presto non sarai più di questa terra e io riavrò i domini.
Anche tuo zio si oppose. E sai bene come è andata a finire.
Voglio che la parola Assassino muoia con voi oggi.
Tagliate la gola all'Assassino.
Eliminati tutti i soldati di Cesare Borgia, gli Assassini si radunano davanti alla porta di Roma. Davanti a Cesare, gli Assassini vedono un esercito avanzare verso la porta.
- Ezio: Getta a terra le armi, Cesare Borgia.
- Cesare: Sento già le truppe di Micheletto in arrivo. Riconquisteremo la mia città, una volta per tutte.
- Ezio: Questa non è più la tua città.
Contro le aspettative di Cesare, le truppe appena arrivate sono guidate da Fabio Orsini.
- Fabio: Per ordine di Sua Santità Giulio II, io vi arresto, Cesare Borgia, Per i reati di omicidio, di tradimento e di incesto.
Due guardie Papali bloccano Cesare e lo portano via.
- Cesare: No! No! No! No! Non finirà così! Le catene non mi tratterranno! Non morirò per mano d'uomo!
Cesare viene trascinato via.
Ezio torna al covo degli Assassini, dove incontra Leonardo da Vinci, con cui condivide le sue preoccupazioni.
- Ezio: È stato il modo in cui l'ha detto. "Le catene non mi tratterranno".
- Leonardo: Se ti preoccupa, c'è il modo di scoprirlo.
Leonardo porge la Mela dell'Eden a Ezio.
- Ezio: No, è troppo potente. Bisogna nasconderla fuori dal dominio degli uomini.
- Leonardo: Che peccato, nascondere un capolavoro dove nessuno lo potrà vedere.
- Ezio: Eppure... e se stesse parlando sul serio? Non posso rischiare.
Ezio mette una mano sopra alla Mela, che si attiva, lanciando un bagliore accecante. Dopo pochi secondi, Ezio ritrae la mano e la Mela si disattiva.
- Ezio: Cesare aveva ragione. Devo andarmene.
- Leonardo: E i tuoi amici?
- Ezio: Ho creato la Confraternita perché durasse, con o senza di me.
- Leonardo: Che cosa intendi fare?
- Ezio: Piantare un seme.
Ezio si avvicina ad uno scrigno, che indica all'amico.
- Ezio: Tieni. Un regalo.
- Leonardo: Se questo è un addio, allora tieni il denaro. Non lo voglio.
- Ezio: Noi ci rincontreremo, hai la mia parola. Buona fortuna, amico mio.
Ezio e Leonardo si abbracciano. Dopodiché, l'Assassino si avvia verso l'uscita del covo.
- Ezio: E tieni il denaro. Col tuo magro salario ne avrai bisogno.
- Leonardo: Già, il mio mecenate è stato arrestato.
Leonardo si avvicina allo scrigno, mentre Ezio lascia il covo.
Risultato[]
Cesare Borgia viene arrestato e portato via, lasciando Roma libera dal dominio dei Borgia.
Curiosità[]
- In questo ricordo Ezio può utilizzare solo la Mela, anche se sarà in grado di richiamare i suoi adepti.
- Il nome del ricordo viene dal detto "Tutte le strade portano a Roma".
- Se Bartolomeo lotta contro i suoi avversari per troppo tempo, egli potrà apparire morto o svenuto.
- Il timer si arresta automaticamente dopo aver ucciso tutti i soldati. Dopodiché, La Volpe, Niccolò Machiavelli, Claudia Auditore e Bartolomeo d'Alviano si raduneranno immediatamente davanti alla porta principale sbarrata, anche se la scena non partirà fino a quando Ezio non raggiungerà il punto indicato.