Tariq al-Nasr è stato un lottatore moresco che venne reclutato nella Confraternita spagnola degli Assassini poco tempo dopo il sacco di Malaga, durante la guerra di Granada durante il Rinascimento.
Biografia[]
Tariq nacque durante il Rinascimento nella città di Malaga da una famiglia musulmana poco abbiente. Per aiutare economicamente la sua famiglia, divenne un sicario per la malavita locale. Nonostante il suo impiego, Tariq fu un uomo di natura calma e pacifica, che amava allenarsi per le competizioni e i duelli.[1]
Purtroppo, nel 1487, infuriava la guerra di Granada e il grande Inquisitore Tomás de Torquemada guidò l'esercito spagnolo cristiano all'assalto della città di Malaga. Nel saccheggio gli spagnoli massacrarono o resero schiavi la popolazione locale, tra cui i conoscenti di Tariq. Quest'ultimo sopravvissuto al saccheggio fuggì dalla città.[1]
Tempo dopo, entrò in contatto con gli Assassini e si unì a loro nella loro lotta per il libero arbitrio per restituire giustizia e libertà ai musulmani spagnoli.[1]
La nuova base[]
Tariq accompagnò María e Aguilar de Nerha in una loro missione, durante la quale Aguilar informò i suoi confratelli ciò che aveva scoperto dopo aver spiato il Grande Inquisitore Tomás de Torquemada. Aguilar li avvertì di un complotto ordito dai Templari e che coinvolgevano alcuni Frutti dell'Eden. Consapevoli che erano troppo pochi per poter sfidare Torquemada, María ordinò a Tariq e Aguilar di riunire gli Assassini in una fortezza abbandonata in Sierra de Cazorla, dove stabilirono la loro nuova base e rinfoltirono i loro numeri.[2]
In città, i due incontrarono un altro Assassino, Luis Chico, e lo salvarono dai Templari che lo avevano imprigionato in un magazzino. I due trasmisero a Luis degli ordini di María e insieme cavalcarono per raggiungere Cazorla, dove avrebbero ricostruito la loro nuova base.[2]
Caratteristiche e personalità[]
Nonostante la sua precedente professione come sicario per la malavita di Malaga, Tariq dimostrò sempre di essere un uomo calmo e pacifico preferendo combattere nelle competizioni e nei duelli. Col tempo sposò gli ideali di libertà e giustizia per i musulmani spagnoli, soprattutto dopo aver assistito ai massacri condotti contro di loro durante il sacco di Malaga da parte dell'esercito spagnolo.[1]
Equipaggiamento e abilità[]
Tariq manteneva un fisico duro e vigoroso, ma non dipendeva da una protezione pesante nei combattimenti, indossando solo armature leggere durante le missioni. Ciò su cui fece affidamento invece fu il suo addestramento e la sua resistenza da guerriero moresco, che, insieme alla sua rabbia contro l'Inquisizione, gli avrebbe fornito un'incredibile volontà di ferro. Anche con la sua pesante ascia da battaglia a due mani, era in grado di sferrare colpi rapidi sorprendenti e preferiva le tecniche volte a paralizzare la capacità del nemico di rimanere immobile.[3]
Curiosità[]
- Il suo nome deriva dal verbo arabo طرق (ṭaraqa), cioè "la stella del mattino". Il suo cognome "al-Nasr", invece, deriva da النصر, cioé "la Vittoria", che è il titolo della sura 110 del Corano.
Apparizioni[]
Fonti[]
- ↑ 1,0 1,1 1,2 1,3 Assassin's Creed: Rebellion - Bio: Tariq al-Nasr
- ↑ 2,0 2,1 Assassin's Creed: Rebellion - Prologo
- ↑ Assassin's Creed: Rebellion Tariq al-Nasr: Abilità