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Tamir (? - 1190) è stato un ricco mercante e un membro dell'Ordine dei Templari che visse a Damasco agli inizi della terza crociata.
Uomo corpulento, la sua merce consisteva in una grande varietà di beni provenienti da varie parti del Mediterraneo. Nell'ultimo decennio del XII secolo, Tamir aveva forgiato dei forti rapporti con i Templari, apprendendo anche alcuni segreti, tra cui quello riguardante il Calice.
Nel 1190 venne ucciso dall'Assassino Altaïr Ibn-La'Ahad, dopo avergli rivelato alcune informazioni importanti.
Biografia[]
Nel 1190, Tamir si trasferì a Damasco per continuare i suoi affari. Tuttavia, i suoi continui rapporti con i Templari attirarono l'attenzione degli Assassini. Per sentirsi al sicuro nella sua dimora, Tamir assoldò numerosi Cavalieri Ospitalieri rendendo difficile se non impossibile le infiltrazioni. Queste drastiche misure, comunque, non dissuasero l'Assassino Altaïr dal tentativo.[1]
Altaïr interrogò Misbah, un uomo che aveva fatto alcuni affari con Tamir, con l'intento di scoprire un puto debole nella dimora di Tamir. Venne informato che Tamir aveva ricevuto un carico di barili d'olio ed erano sul tetto della sua dimora. Grazie all'informazione, Altaïr accese i barili con delle torce e provocò un'esplosione. Con un incendio propagatasi nella sua dimora, Tamir fu costretto ad uscire, mentre i suoi uomini furono distratti per cercare acqua e ulteriore assistente nello spegnere le fiamme per salvare le merci del loro datore di lavoro.[1]
Solo nella sua proprietà, Tamir si lamentò della sua sventura e delle sue merci rovinate, ma venne interrotto da Altaïr che gli suggerì di ricomprare tutto. Sorpreso della comparsa dell'Assassino, Tamir decise di temporeggiare alla richiesta di Altaïr su informazioni del Calice. Tuttavia, dopo la minaccia del suo nemico, Tamir si rassegnò e decise di rivelargli tutto quello che sapeva sul Calice. Tamir lo informò che il Calice si trovava nel deserto in un tempo in rovina, che si apriva con tre chiavi. Tuttavia, non era a conoscenza né dove si trovava di preciso il Calice né cosa era, quindi disse all'Assassino di cercare Fajera, "una ballerina che crede di essere una ballerina". Dopo aver rivelato tutte le informazioni, Tamir chiese ad Altaïr cosa avrebbe fatto. L'Assassino, trovando utile le poche informazioni ricevute, assassinò Tamir con la sua lama celata, ma attirò l'attenzione di alcune guardie di Tamir.[1]
Curiosità[]
- La presenza di questo Tamir nel videogioco e quella di Roland Napule suggerisce che Assassin's Creed: Altaïr's Chronicles poteva essere stato pianificato come una versione di Assassin's Creed per Nintendo DS.
- Il nome Tamir, תָּמִיר, è un nome ebraico che significa "maestoso, ricco" ed è legato al nome Tamar, תמר, che significa "palma, palma da dattero".
Galleria[]
Note[]
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