Sibrando (1157 - 1191) è stato un cavaliere alemanno ed il primo Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri Teutonici. Egli inoltre divenne membro attivo e componente chiave dell'Ordine dei Templari.
Biografia[]
Giovinezza[]
Di Sibrando si conosce poco o niente della sua vita prima dell'arrivo ad Acri. Tuttavia, è certo che egli fosse di origine nordica, germanica in particolare. Si narra di lui a partire dall'occupazione crociata di Acri durante la Terza Crociata.
Vita ad Acri[]
Sibrando era una figura militare centrale nell'organizzazione della città. Ciò in quanto egli controllasse i porti e gli attracchi commerciali, quindi la dogana marittima e il quartiere costiero. Nel 1191, il giovane prese il controllo della città e cominciò a monopolizzare tutte le attività portuali, come l'acquisizione delle imbarcazioni e dei loro scali. In quel periodo Sibrando divenne anche paranoico e inquieto.
Dopo la morte dei suoi compagni Templari Guglielmo del Monferrato e Garniero di Naplusa raddoppiò le ronde di guardia e la presenza dei militari nella città, temendo che la stessa fine sarebbe toccata anche a lui. Attese l'Assassino dei suoi confratelli, Altaïr Ibn-La'Ahad, senza mai togliersi di dosso l'armatura ed uccidendo chiunque fosse sospettato di essere un potenziale pericolo.
Morte[]
Queste misure difensive però non fermarono l'azione di Altaïr. Infatti quest'ultimo riuscì ad infiltrarsi nelle banchine del porto, dove Sibrando risiedeva. Il cavaliere si trovò a bordo di un mercantile carico e pronto e, prima di salpare in mare aperto, fu ucciso. Dopo ciò, rivelò in punto di morte il suo ruolo nella cospirazione ordita dai Templari. L'Assassino apprese che Sibrando doveva organizzare un grande embargo navale che avesse bloccato ogni accesso alla Terra Santa. In questo modo, si sarebbe evitato che giungessero a destinazione i rinforzi inviati dai monarchi europei. Impedendo ogni coinvolgimento crociato nella guerra, permettendo ai Templari di impadronirsi del potere in Terra Santa.
Caratteristiche e personalità[]
Sibrando venne nominato Gran Maestro dei Cavalieri Teutonici perché era un uomo molto abile in combattimento, essendo un esperto spadaccino e arciere. Ciò lo rese un'avversario temibile.
Sibrando fu anche vile, pauroso e paranoico, infatti quando seppe degli omicidi di Altaïr circondò completamente il porto di cavalieri teutonici e uccise chiunque avesse abiti simili a quelli degli Assassini. Tirò frecce anche contro gli uccelli credendo, che fossero usati come mezzi di comunicazione dagli Assassini.
La sua conoscenza della Mela dell'Eden, fu la prova che lo convinse che Dio e l'aldilà non esistessero. La paura della morte, credendo che non ci fosse nulla dopo di essa, portò a Sibrando ulteriore paranoia quando scoprì di essere un bersaglio di Altaïr.
Ultime parole[]
- Sibrando: Per favore, non farlo!
- Altaïr: Avete paura...
- Sibrando: Certo che ho paura!
- Altaïr: Ma ora sei fra le braccia del vostro Dio.
- Sibrando: I miei fratelli non ti hanno insegnato nulla. So cosa mi aspetta, per tutti noi.
- Altaïr: Se non è il tuo Dio, allora cosa?
- Sibrando: Niente. Il nulla ci attende ... ed è questo che temo.
- Altaïr: Voi non credete.
- Sibrando: Come potrei dato quello che so? Quello che ho visto? Il nostro tesoro è la prova.
- Altaïr: La prova di cosa?
- Sibrando: Che questa vita è l'unica che abbiamo.
- Altaïr: Indugiate ancora un poco dunque, e ditemi quel'era il vostro scopo.
- Sibrando: Un embargo via mare, per impedire ai ridicoli regnati di inviare rinforzi, una volta...
- Altaïr: Conquistato la Terra Santa?
- Sibrando: Liberato stolto. Dalla tirannia della fede.
- Altaïr: Libertà. Avete operato per rovesciare città, per controllare la mente degli uomini, avete ucciso chiunque parlasse male di voi.
- Sibrando: Ho eseguito gli ordini, credendo nella mia causa. Come te.
Curiosità[]
- Sibrando, come Talal, aveva un arco, ma a differenza di quest'ultimo, non l'ha mai usato per combattere contro Altaïr.
- Sibrando è l'unico bersaglio di Assassin's Creed ad apparire durante le indagini.
- È possibile gettare Sibrando in acqua, ma così facendo si ottiene la desincronizzazione.
- Sibrando era uno dei obbiettivi di Altaïr che potevano essere fermati dai vigilanti. Gli altri sono Talal, Abu'l Nuqoud e Jubair al Hakim.
Galleria[]