Qui si cerca di espandere la mente degli uomini. Questo articolo è uno stub e ha bisogno di espandersi. Puoi aiutare Assassin's Creed Wiki aggiungendo altre informazioni. |
Lo Scettro di Aset o FDE#24 è uno dei Frutti dell'Eden risalenti alla Prima Civilizzazione, creato con lo scopo di garantire la possibilità di una vita ultraterrena dopo la morte.
Storia[]
In origine, lo Scettro di Aset apparteneva ad Osiride, un membro della Prima Civilizzazione, considerato una divinità dagli umani risiedenti in Egitto. Osiride utilizzava lo scettro per giudicare i faraoni dopo la loro morte, scegliendo se considerarli degni di un'altra vita o della morte totale.
Durante il XIII secolo, lo Scettro di Aset entrò in possesso di un membro del ramo egiziano dell'Ordine degli Assassini, che lo rubò ad una pattuglia di Templari e lo consegnò ai ribelli mamelucchi de Il Cairo. Questo poi lo utilizzarono per rovesciare il sultanato Ayyubid, corrotto dai Templari.
Tuttavia, nel XIV secolo quest'ultimi uccisero il sultano mamelucco, sottraendogli la reliquia e nascondendola in una delle loro basi. Incaricato di ritrovare il Frutto dell'Eden, fu l'Assassino Numa Al'Khamsin, che individuò la sua posizione alle rovine di Karnak. Tuttavia quando si infiltrò nella base dei Templari, trovò soltanto un altro manufatto simile allo scettro: l'Ankh. Tornato a Il Cairo, Numa venne imprigionato insieme alla Templare Leila, omicida del sultano mamelucco.
I due collaborarono durante la fuga e dopo aver passato la notte insieme, si separarono. Pochi giorni dopo, Numa raggiunse il suo apprendista Ali Al-Ghraib al Tempio di Edfu, dove questi era riuscito a trovare lo Scettro di Aset, stranamente incustodito dai Templari. Ma arrivato lì, trovò il suo apprendista con svariate ferite. Nonostante questi tentò di sviare il suo maestro dalla verità, alla fine rivelò di essere stato torturato e che i Templari gli avevano teso un'imboscata organizzata da Leila. Questa uccise Numa, ma risparmiò Ali. In preda alla rabbia, il giovane Assassino tentò di scappare con lo Scettro che aveva messo di nascosto tra le sue bende.
Però fu costretto a gettarsi in un burrone per impedire che i Templari lo trovassero con lui una volta scoperto l'inganno. Ali morì poco dopo per intossicazione alimentare; intanto Leila alcuni giorni dopo tornò nel crepaccio in cui Ali gettò lo Scettro di Aset. Riuscì a recuperarlo, ma durante il viaggio di ritorno verso Il Cairo svenne all'interno di un pozzo e si risvegliò con l'amnesia. Nel delirio risultato, ella fu salvata da alcuni beduini, ma a causa dell'amnesia, non si ricordò del manufatto che abbandonò all'interno del pozzo.
|
|