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File:Aquilus 2.jpg

Aquilus accerchiato dai soldati romani.

I Romani costituivano le unità militari dell'Impero romano, che, nei primi del III secolo d.C, controllava la maggior parte dei territori europei. A quei tempi, l'Impero e le truppe venivano gestite dall'imperatore e dai suoi luogotenenti. Il principale nemico dei Romani, era il reggimento degli Alamanni, comandati dall'Assassino Accipiter. Anche l'Assassino Aquilus si presentò come un temibile nemico per i Romani.

Storia[]

Nel 259 d.C il Generale Tito e il senatore Caio, vennero uccisi per mano dell'Assassino Aquilus, per via della loro appartenenza all'Ordine dei Templari. Con la morte di Caio e Tito, i Romani persero due importantissimi affiliati. In seguito, Aquilus, decise di uccidere il generale Gracco, anch'egli un Templare. Tuttavia quando Aquilus entrò nell'accampamento di Gracco, venne pugnalato da alcuni Romani e dallo stesso Templare. Per via delle gravi ferite, Aquilus perse i sensi. Poco dopo il distaccamento di Alamanni comandati da Accipiter, attaccarono l'accampamento di Gracco. Così Accipiter salvò il suo confratello e cugino, e gli Alammani conquistarono un'altra porzione di territorio, scacciando i Romani, che si ritrovarono con meno di duecento soldati, di cui il resto venne ucciso nel conflitto. Inoltre il generale alamanno riuscì ad uccidere Gracco durante il conflitto, eliminando un altro Templare.

In seguito, Aquilus si riprese dalle ferite, e in seguito all'omicidio del padre, Lucius e dell'amico Weke, uccise altri due Templari: il parroco di Lugdunum, Faustin e il senatore Caïus Fulvus Vultur a Roma, poiché i due erano responsabili dalla morte di Lucius e di Weke. In seguito a questi omicidi, i Romani misero una taglia sulla testa dell'Assassino e lo condannarono all'arresto. I Romani sorpresero l'Assassino nel suo podere, mentre confabulava insieme alla moglie, Valeria. I due vennero catturati, e insieme al gruppo di Romani si incamminarono verso Rodumna, dove avrebbero dovuto affrontare il processo. Tuttavia i Romani vennero attaccati da Accipiter, il quale uccise tutti i Romani tranne uno. Quest'ultimo tagliò la gola ad Aquilus, per poi venire ucciso. 

In seguito, Accipiter stipulò un patto con il governatore di Lugdunum, secondo il quale la città avrebbe dovuto pagare un ingente capitale di oro agli Alamanni, per convincerli a non attaccare la cittadella. Così i Romani, persero un altra colonia, conquistata dagli Alamanni. Infine i Romani, riuscirono a sconfiggere definitivamente gli Alamanni e i superstiti migrarono verso est. I Romani continuarono a governare l'Europa fino alla caduta dell'Impero d'Occidente per via della incursioni barbare da parte degli Unni. In seguito, anche la zona orientale appartenente ai Romani cadde sotto l'avanzata dell'impero bizantino.

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