Questo articolo riguarda il ricordo di Ezio Auditore da Firenze. Se cerchi altro, vedi Ritorno a casa. |
Ritorno a casa è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Ezio Auditore da Firenze e Sofia Sartor raggiungono Masyaf per accedere alla biblioteca segreta di Altaïr Ibn-La'Ahad.
Dialoghi[]
Ezio Auditore da Firenze e Sofia Sartor iniziano la salita verso la fortezza di Masyaf.
- Sofia: (Sospiro) Che scalata!
(Sospiro) È così bello qui. È qui che è nato il tuo Ordine? - Ezio: Nacque migliaia di anni fa, ma qui è rinato.
- Sofia: Grazie a quell'uomo? Altaïr?
- Ezio: Altaïr Ibn La'Ahad. Ci ha riunito, poi ci ha reso liberi. Capì la follia di mantenere un castello come questo. Era divenuto un simbolo di arroganza, e un richiamo per i nemici.
- Sofia: E l'obbligo del minaccioso cappuccio... Fu anche questa idea sua?
- Ezio: (Risata)
- Sofia: Prima hai accennato a un credo. Che cos'è?
- Ezio: Nulla è reale, tutto è lecito.
- Sofia: È alquanto cinico.
- Ezio: Lo sarebbe se fosse una dottrina. Ma è soltanto un'osservazione della natura della realtà. Dire che nulla è reale significa comprendere che le fondamenta della società sono fragili, e che dobbiamo essere i pastori della nostra stessa civiltà. Dire che tutto è lecito, invece, significa capire che siamo noi gli architetti delle nostre azioni, e che dobbiamo convivere con le loro conseguenze, sia gloriose, sia tragiche.
- Sofia: Ti penti della tua decisione? Di aver vissuto come Assassino?
- Ezio: Non ricordo di aver preso una decisione. È stata questa vita... a scegliere me. Per oltre trent'anni ho servito la memoria di mio padre e dei miei fratelli, e ho lottato per coloro che hanno sofferto il dolore dell'ingiustizia. Non mi pento di quegli anni, ma è tempo di vivere per me stesso e lasciarli andare. Di lasciar andare tutto questo.
Ezio e Sofia raggiungono la porta della biblioteca segreta di Altaïr.
- Ezio: La fine del viaggio.
- Sofia: Cosa speri di trovare oltre quella porta?
- Ezio: Conoscenza, innanzitutto. Altaïr era un uomo assennato, e un autore prolifico. Edificò questo posto come ricettacolo della sua saggezza. Vide molte cose nella sua vita, e apprese molti segreti, inquietanti e strani, che avrebbero condotto alla disperazione esseri più deboli.
- Sofia: Questo ti preoccupa?
- Ezio: Sofia, ormai dovresti saperlo che non sono un debole.
- Sofia: Ezio.
Ezio, utilizzando le cinque Chiavi, apre la porta.
- Sofia: Farai meglio a uscire vivo di lì.
- Ezio: Lo spero anche io.
Ezio entra nella biblioteca dove trova, però, solo i resti di Altaïr.
- Ezio: Niente libri... Né saggezza... Soltanto tu, fratello mio. Riposa in pace, Altaïr.
Ezio prende, da ciò che rimane delle mani di Altaïr, una sigillo della memoria.
Risultato[]
Ezio entra nella biblioteca segreta di Masyaf dove, contro le sue aspettative, trova solo i resti mortali di Altaïr e un sigillo della memoria.