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Il titolo di quest'articolo è una congettura. Malgrado sia canonico, non esiste un nome ufficiale per il soggetto della pagina.

Il rito mongolo dell'Ordine dei Templari è stato uno dei riti dell'Ordine dei Templari che operava nell'impero mongolo. Fondato da Möngke Khan, nel rito aderirono o vennero reclutati molti membri della élite dell'impero mongolo inclusi la maggior parte dei kheshig, la guardia reale del Gran Khan mongolo.

Fu la diretta responsabile dell'apparente distruzione della Confraternita levantina degli Assassini distruggendo le loro basi operative come Alamut e Masyaf, anche se in realtà la Confraternita avesse finto di subire la sconfitta per svilupparsi in tutto il pianeta.

Storia[]

In seguito alla battaglia di Legnica, nel 1241, i mongoli catturarono vari sopravvissuti alla battaglia dell'esercito nemico. Tra questi, vi fu un Cavaliere Templare che venne portato presso la corte del principe Möngke. Il cavaliere insegnò a Möngke gli ideali dei Templari e reclutò il principe nell'Ordine. Successivamente, Möngke introdusse nell'Ordine almeno uno dei suoi figli, Asutai.[1]

Nel 1251, Möngke Khan salì al potere diventando il nuovo Gran Khan dell'impero mongolo grazie anche al rebbio del Tridente dell'Eden in suo possesso. Sotto il suo governo, la maggior parte della sua guardia reale, i keshig, vennero reclutati all'interno dell'Ordine dei Templari.[1]

Sotto Möngke Khan, i mongoli continuarono la rapida espansione dell'impero mongolo. Si dedicò personalmente alle conquiste in oriente accantonando le conquiste ad occidente. Ciononostante, sotto il comando del fratello Hülegü Khan inviò degli eserciti nel Medio oriente per distruggere la Confraternita levantina degli Assassini, anche come segno di vendetta della morte del nonno Gengis Khan. I mongoli assediarono la fortezza di Alamut senza trovare alcuna resistenza, in quanto gli Assassini si ritirarono senza difenderla, e le loro fortezze situate tra le montagne An-Nusayriyah. Nel 1257, i mongoli assediarono anche Masyaf.[2] Nonostante il Mentore della Confraternita, Altaïr Ibn-La'Ahad, sfruttò i poteri della Mela contro i mongoli, quest'ultimi riuscirono comunque a vincere grazie al potere della spada dell'Eden usato da Hülegü Khan. La caduta di Masyaf segnò la definitiva distruzione della Confraternita levantina, anche se in realtà gli Assassini finsero di venir distrutti per espandersi in tutto il globo, seguendo gli insegnamenti del loro Mentore.[3]

Un paio di giorni dopo dalla caduta di Masyaf, un reparto di mongoli tesero un'imboscata a Niccolò e Maffeo Polo, due Mercanti veneziani e Assassini addestrati personalmente da Altaïr Ibn-La'Ahad e scleti per conservare la sua eredità. Infatti, nonostante non uccisero i Polo, i mongoli gli rubarono il Codice di Altaïr Ibn-La'Ahad, contenente informazioni e insegnamenti inestimabili per la Confraternita, che riportarono in Mongolia, dove sarebbe finito successivamente tra le mani del successore di Möngke Khan, suo fratello minore Kublai Khan.[2]

In questo periodo, Möngke Khan guidò personalmente un'invasione nella Cina della dinastia Song. Nonostante l'iniziale successo della sua avanzata, essa si ritrovò in un momento di stallo durante l'assedio del castello di Diaouyu nel 1259. L'ottima posizione strategica e l'efficace difesa dell'artiglieria e dei soldati Song, rendeva impossibile la capitolazione del castello. Inoltre, l'assalto guidato dal miglior generale al servizio del Gran Khan, Wang Dechen, si dimostrò inefficace a causa di una strenua difesa dei soldati Song guidati da un loro veterano, che si sacrificò pur di non renderla vana. Giorni dopo, Zhang Zhi, la figlia del veterano cinese, che segretamente era un Assassino cinese, si infiltrò durante la notte nell'accampamento mongolo e superate le guardie ed entrata nella tenda del Gran Khan, assassinò nel sonno Möngke Khan.[1]

Successivamente, il figlio di Möngke Khan, Asutai, reclutò tra i keshig un abile comandante mongolo, Bayan, come ricompensa per aver affrontato l'omicida del padre. Poi, durante il viaggio in Mongolia per far seppellire il padre, Asutai reclutò Bayan tra i ranghi dell'Ordine dei Templari.[1]

Membri[]

  • Möngke Khan
  • Asutai
  • Bayan

Apparizioni[]

Fonti[]

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