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Riccarda di Svevia (c. 840 - 18 settembre 895), come moglie di Carlo il Grosso, fu regina di Alemannia (876-887), poi regina d'Italia (879-887), imperatrice dell'impero carolingio (881-887), regina dei Franchi orientali (882-887) e infine regina dei Franchi occidentali, regina d'Aquitania e regina nominale di Provenza (884-887). Fu, di fatto, l'ultima imperatrice a governare su tutti i regni dell'impero carolingio.
Negli ultimi anni del suo regno a fianco di suo marito, Parigi subì un assedio da parte di un grosso esercito vichingo guidato da Rollone. L'evento comportò una terribile crisi all'interno dell'impero che causò la deposizione di Carlo.
Prima della sua deposizione, Carlo cedette alla sua folle gelosia e accusò di adulterio sua moglie Riccarda, convinto che lo tradisse con il suo fidato cancelliere Liutvardo mentre tentava di governare al suo posto. Effettivamente, Riccarda cercò di governare al posto del marito, ma anche di scacciare il potente e odiato Liutvardo.
Sebbene avesse superato il processo con l'ordalia del fuoco, Carlo fece annullare comunque il suo matrimonio. Riccarda, grazie alla protezione della sua famiglia, si ritirò ad Andlau, dove anni prima aveva fondato un'abbazia e ne diventò badessa. Dopo la sua morte nell'895, Riccarda fu venerata per la sua natura pia e nel 1049 fu canonizzata da papa Leone IX.