Resterà il segno è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Ezio Auditore da Firenze si reca al Palazzo della Seta per assassinare Emilio Barbarigo. Mentre studia, da una certa distanza, il muro del Palazzo per cercare il modo migliore per scalarlo, vede un gruppo di ladri distrarre le guardie che si trovano al cancello per permettere ad una loro compagna di arrampicarsi sul muro del Palazzo. Tuttavia, mentre si arrampica sul muro, la ragazza viene colpita alla gamba da una freccia scagliata da un arciere, e cade a terra. Dopo essersi rialzata, la ragazza chiede aiuto ad Ezio, che la riconosce nella ladra che gli aveva rubato dei soldi poco dopo il suo arrivo a Venezia. L'Assassino decide di aiutare Rosa a raggiungere il Canal Grande, dove una gondola la aspetta per riportarla alla Gilda dei ladri, e poi scorta la barca fino a destinazione. Lì Ezio fa la conoscenza del capo dei ladri di Venezia, Antonio de' Magianis, che, dopo avergli rivelato di conoscere già le sue imprese, gli offre di unirsi a loro nella lotta contro Emilio Barbarigo.
Dialoghi[]
Ezio Auditore da Firenze raggiunge il Palazzo della Seta e inizia a studiarne, a distanza, il muro per cercare la maniera migliore per scalarlo.
- Ezio: Come faccio a entrare? Scalo il muro e...
Ezio nota che una parte del muro è impossibile da scalare.
- Ezio: Niente da fare. È un salto impossibile. Devo trovare un'altra strada.
Un gruppo di ladri corre verso le guardie che si trovano al cancello e le distrae, permettendo ad una loro compagna di scalare il muro del Palazzo indisturbatamente. Tuttavia, dopo aver scalato anche la porzione di muro che Ezio riteneva impossibile da superare, la ladra viene colpita ad una gamba da una freccia, e cade a terra. Dopo essersi rialzata, la ragazza fugge nella direzione di Ezio, e lo scontra.
- Ezio: Ehi!
- Rosa: Mi serve il tuo aiuto.
- Ezio: Io ti ho già vista...
- Rosa: Dobbiamo andare.
- Ezio: Non ti sei mai scusata per avermi urtato.
- Rosa: Subito!
Rosa fa notare ad Ezio delle guardie che si stanno dirigendo verso di loro armate.
- Ezio: Va bene. Dove si va?
- Rosa: In Canale.
- Ezio: Questo non restringe molto il campo...
Rosa fugge verso il Canal Grande, ed Ezio la scorta, proteggendola dalle guardie che la cercano.
Ad un certo punto, però, il dolore alla gamba ferita diventa troppo forte per Rosa, che si ferma.
- Rosa: (Urla di dolore) Cristo, la gamba!
Ezio prende in braccio Rosa e continua la fuga verso il Canal Grande.
- Ezio: Non ho inteso il tuo nome.
- Rosa: Rosa.
- Ezio: Onorato, Rosa. Mi chiamo Ezio.
- Rosa: Lo so.
- Ezio: Cosa intendi con "lo so"?
- Rosa: Non ora. Non è il momento di fare conversazione. O sei cieco?
Ezio e Rosa, scortati da alcuni ladri, raggiungono il luogo dove dei ladri, capeggiati dal ladro Ugo, li stanno attendendo per fare ritorno alla Gilda dei Ladri di Venezia con una gondola.
- Rosa: Ugo!
- Ugo: Che accade?
- Ezio: Rosa è ferita.
- Ugo: Passamela qui. Faremo il tragitto in barca.
Ezio passa Rosa a Ugo.
- Ezio: Fa' piano.
I ladri sistemano Rosa sulla gondola. Dopodiché Ezio nota un arciere che sta puntando le sue frecce verso i ladri.
- Ezio: Andate! Mi occupo io delle guardie!
Mentre la gondole con a bordo Rosa avanza verso la Gilda di Ladri lungo il Canal Grande, Ezio la scorta da terra assassinando tutte le guardie che cercano di fermarla.
Dopo aver risalito il Canal Grande, la gondola giunge a destinazione, dove Ugo prova a prestare i primi soccorsi al compagno che era con lui e Rosa sulla barca, e che è stato ferito lungo il precorso.
- Rosa: È morto, idiota! Pregherai più tardi!
- Ugo: Porco demonio!
- Rosa: Devo vedere- (Urla di dolore) Devo vedere Antonio!
Ugo prova ad aiutare Rosa a scendere dalla barca prendendola in braccio, provocandole però del dolore alla ferita.
- Rosa: (Urla di dolore)
- Ezio: Attento! Lascia fare a me! Va' a cercare Antonio!
- Rosa: Oh, Cristo, Ugo! Fa' come dice!
- Ugo: Qua l'ultimo arrivato da' gli ordini!
Ugo lascia Rosa e va a cercare Antonio, il capo della Gilda dei Ladri di Venezia, mentre Ezio si avvicina a Rosa.
- Rosa: Che stanchezza...
Rosa ha un mancamento.
- Ezio: Ehi, ehi! Svegliati!
Ezio prende in braccio Rosa e la porta all'interno del cortile della Gilda, dove alcuni ladri sono impegnati al lavoro.
- Ezio: Ci serve aiuto!
Ugo si avvicina ad uno dei compagni presenti.
- Ugo: Dov'è Antonio?
Il ladro risponde indicando una porta.
- Ugo: Rendetevi utili! Fatele spazio!
I ladri liberano il tavolo a cui si trovavano.
- Ugo: (A Ezio, indicando il tavolo) Mettila giù qui!
Ezio pone Rosa sul tavolo.
- Rosa: Dove siamo?
- Ezio: A casa. Hanno chiamato aiuto.
- Rosa: Grazie...
Antonio raggiunge il tavolo su cui si trova Rosa.
- Antonio: Rosa! Che è successo?
- Rosa: Tiratemi via quest'affare!
- Antonio: (Osservando la freccia conficcata nella gamba di Rosa) Calma, calma. Prima diamo un'occhiata. Non ha toccato l'osso. Meno male.
- Rosa: Tirala fuori!
- Antonio: Rosa, dobbiamo evitare-
- Rosa: (Interrompendo Antonio) Ora!
- Antonio: (A Rosa) Come vuoi.
(Ai ladri) Tenetela.
Antonio estrae la freccia dalla gamba di Rosa, che urla dal dolore.
- Antonio: Mi spiace, piccola.
- Rosa: Mi spiace?! Ficcatelo nel culo il tuo "mi spiace"!
- Antonio: (A un ladro) Va' a cercare Bianca e fai in fretta!
(A Ezio) Dammi una mano. - Ezio: Come?
- Antonio: Prendi una pezza pulita.
Ezio segue la richiesta di Antonio.
- Antonio: Quando tolgo la mano, premi la pezza sulla ferita. Sei pronto?
Antonio leva la mano dalla ferita sulla gamba di Rosa.
- Antonio: Ora!
Ezio preme la pezza sulla ferita.
- Rosa: Porca puttana!
- Antonio: (Mentre sistema la pezza sulla ferita) Ben fatto. Lavori bene sotto pressione.
Antonio ha finito il suo lavoro sulla gamba di Rosa.
- Antonio: (A Ezio) Ha un bel caratterino.
(Ai ladri nei pressi del tavolo) Avanti! Portatela dentro così Bianca può chiudere la ferita!
(A Rosa) Te la caverai. - Rosa: Ti venisse il cancro, brutto bastardo! A te e a quella grandissima troia di tua madre!
- Antonio: (Sarcasticamente) Grazie.
I ladri portano Rosa all'interno della Gilda.
- Antonio: (A Ezio) Rosa mi è molto cara. Se dovessi perderla...
- Ezio: (Ironicamente) Eh, ho sempre avuto un debole per le donne in difficoltà.
- Antonio: Si, l'ho saputo. La cosa ti sorprende? Sappiamo tutto di te, Ser Auditore. Delle tue imprese a Firenze e nel resto della Toscana. Bel lavoro, anche se un po' brusco.
- Ezio: Allora sai perché sono a Venezia.
- Antonio: Me l'immagino. Quando hai un momento, vieni a trovarmi nel mio studio. Dobbiamo parlare.
Ezio entra nello studio di Antonio.
Risultato[]
Ezio incontra Rosa e Antonio e diventa un amico della Gilda dei ladri di Venezia.
Curiosità[]
- Anche se Ezio riesce a salvare tutti e tre i ladri sulla gondola dalle frecce delle guardie, il terzo ladro che è con Rosa e Ugo sarà comunque morto all'arrivo alla Gilda dei Ladri.