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La '''''Respublica Florentina''''', in [[Italia|italiano]] '''Repubblica fiorentina''', fu un ente governativo che governò la città di [[Firenze]] e i territori [[Toscana|toscani]] sotto il suo dominio in tre periodi: dal XII al XV secolo, alla fine del XV secolo e verso il 1530.
   
 
==Storia==
 
==Storia==
Nel 1151, i maggiori esponenti della nobiltà fiorentina dichiararono la città comune autonomo, dando origine a una forma di governo indipendente dal Sacro Romano Impero.
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Il comune continuò a governare Firenze sino al 1434, quando Cosimo de' Medici "il vecchio" trasformo di fatto il governo in una Signoria, pur mantenendo le istituzioni preesistenti. A Cosimo succedette il figlio, Pietro il Gottoso, e alla morte di quest'ultimo, nel 1469, il figlio [[Lorenzo de' Medici]] divenne il nuovo signore di Firenze. Gli anni di governo di Lorenzo corrisposero all'epoca d'oro della città, cosa che gli valse il soprannome di ''il Magnifico''.<ref name=WP/> Malgrado il tentativo [[Templari|Templare]] di rovesciare i [[Famiglia Medici|Medici]] per sostituirli con i [[Famiglia Pazzi|Pazzi]] nell'[[Congiura dei Pazzi|omonima congiura]] del 1478, Lorenzo mantenne il controllo della repubblica sino alla fine dei suoi giorni.<ref name=AC2>''[[Assassin's Creed II]]''</ref>
   
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Versione delle 14:07, 26 giu 2014

La Respublica Florentina, in italiano Repubblica fiorentina, fu un ente governativo che governò la città di Firenze e i territori toscani sotto il suo dominio in tre periodi: dal XII al XV secolo, alla fine del XV secolo e verso il 1530.

Storia

Nel 1151, i maggiori esponenti della nobiltà fiorentina dichiararono la città comune autonomo, dando origine a una forma di governo indipendente dal Sacro Romano Impero.[1]

Il comune continuò a governare Firenze sino al 1434, quando Cosimo de' Medici "il vecchio" trasformo di fatto il governo in una Signoria, pur mantenendo le istituzioni preesistenti. A Cosimo succedette il figlio, Pietro il Gottoso, e alla morte di quest'ultimo, nel 1469, il figlio Lorenzo de' Medici divenne il nuovo signore di Firenze. Gli anni di governo di Lorenzo corrisposero all'epoca d'oro della città, cosa che gli valse il soprannome di il Magnifico.[1] Malgrado il tentativo Templare di rovesciare i Medici per sostituirli con i Pazzi nell'omonima congiura del 1478, Lorenzo mantenne il controllo della repubblica sino alla fine dei suoi giorni.[2]

Nel 1492, in seguito alla morte di Lorenzo, gli succedette il figlio Piero. Quando questi, due anni dopo, cedette alle richieste di Carlo VIII di Valois, re di Francia, il popolo abbatté la signoria dei Medici, cosa che permise al frate domenicano Girolamo Savonarola di prendere il potere grazie alla Mela dell'Eden in suo possesso. Savonarola istituì un governo teocratico, aiutato da nove luogotenenti.[3][2]

Negli anni seguenti Savonarola cercò di riportare la città ad uno stato di purezza medioevale, organizzando i Falò delle Vanità per bruciare tutte le opere d'arte rinascimentali.[2]

Tra il 1497 e il 1498, tuttavia, gli Assassini indebolirono la presa di Savonarola sulla città, uccidendo i suoi luogotenenti e spingendo i cittadini a ribellarsi. La folla inferocita decise quindi di condannare al rogo Savonarola, ma l'Assassino Ezio Auditore da Firenze, ritenendola una pena troppo orribile, uccise il monaco con la lama celata.[2]

In seguito si instaurò nuovamente la Repubblica, che non durò a lungo: nel 1512 Giovanni de' Medici, il futuro Leone X, conquistò la città con l'appoggio di Giulio II, che intendeva limitare l'influenza francese in Italia.[1]

Nel 1527, il popolo cercò di instaurare una repubblica ispirata a quella di Savonarola, che tuttavia durò solo per tre anni: nel 1530 infatti Carlo V, nel tentativo di ingraziarsi papa Clemente VII Medici, assediò la città, che dopo la resa fu nuovamente governata dai Medici.[1]

Alessandro de' Medici, nuovo padrone della città, instaurò nel 1532 il ducato di Firenze, ponendo definitivamente fine alla Repubblica.[1]

Note