Assassin's Creed Wiki

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Reda è stato un giovane mercante nomade e un bambino prodigio. Girò per tutto l'Egitto e la Cirenaica grazie al suo cammello, Amun, durante il regno di Tolomeo XIII e di sua sorella Cleopatra. Secoli dopo, giunse in Inghilterra accompagnato da un anglosassone durante il regno di Alfredo il Grande come rappresentante dei Mille occhi.

Biografia[]

Presumibilmente orfano, Reda viaggiò per tutto l'Egitto per vendere la sua merce rara che comprendeva varie armi corpo a corpo, scudi, vari tipi di arco e anche il rarissimo cristallo di carbonio. Era anche un giocatore d'azzardo, proponendo ai suoi clienti di acquistare il forziere di Heka, una scatola misteriosa dal contenuto sconosciuto. Nel 48 a.C Reda si trovò a Yamu dove incontrò per la prima volta Bayek di Siwa. Durante il suo viaggio contro l'Ordine degli Antichi, Bayek aiutò Reda in varie missioni sparse per tutto l'Egitto uscendone sempre ben ricompensato.[1]

Nel 38 a.C. Reda estese i suoi scambi commerciali anche nel Sinai[2] e nell'Alto Egitto, ma stranamente non invecchiò nemmeno di un giorno dall'ultima volta che incontrò Bayek dieci anni fa.[3]

Senza alcun aiuto noto, Reda sopravvisse fino al IX secolo, quando ormai aveva fondato i Mille occhi, una gilda segreta di mercanti gestita con l'aiuto dei bambini orfani locali. Durante la sua permanenza in Inghilterra, Reda incontrò la vichinga Eivor Varinsdottir che come lei assistette alla crescita del clan del Corvo nella sua nuova casa, Ravensthorpe. Reda spiegò a Eivor come lavorava la sua gilda, compreso il commercio di opali per merci rare ed esotiche e lo informò che se avesse svolto degli incarichi per suo conto l'avrebbe ricompensata con gli opali.[4]

Caratteristiche e personalità[]

Reda, nonostante la sua giovane età, ebbe un notevole senso degli affari riuscendo a possedere alcune delle merci più rare d'Egitto. Instaurò anche un buon rapporto con Bayek, a cui gli raccontò vari racconti sulla morte dei suoi genitori: la prima volta gli raccontò che un Philakes li sorprese a rubare e li fece bollire nel toro di Falaride, la seconda volta, invece, suo padre fu avvelenato da sua madre che a sua volta morì per mano dell'ippopotamo.

Curiosità[]

Galleria[]

Apparizioni[]

Fonti[]

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