Qasim è stato un sergente Templare[1] in Terra Santa durante la terza crociata.
Biografia
Nel 1190, Qasim fu posto di servizio, insieme ad una forza di altri Templari, ad un impianto delle fognature di Gerusalemme. Nel mentre, l'Ordine dei Templari avevano la priorità nella ricerca di un'antica reliquia, il Calice. Essendo una donna e non un oggetto, i Templari inviarono un piccolo gruppo, formato da due capitani e un sergente di nome Sadad, a catturarla nel suo nascondiglio a villa Don Carvaggio.[2]
Il gruppo si affrettò a raggiungere le porte della città, ma furono inseguiti da Altaïr Ibn-La'Ahad, un Maestro Assassino con il medesimo compito di recuperare il Calice. In preda alla disperazione, il gruppo scortò il Calice all'impianto di fognature dove trovarono rifugio e ordinò a Sadad di rimanere fuori per fermare chiunque tentasse di passare. Ciò si rivelò inutile, dato che Altaïr oltrepassò il muro arrampicandosi ed entrò nell'impianto. Tuttavia, un canale lo separava dal Calice e i suoi rapitori. Quest'ultimi, rinforzati dall'arrivo di Qasim, osservarono Altaïr che uccideva con facilità i Templari élite e che assassinò l'ultimo di loro con la lama celata saltandogli addosso. I due capitani lasciarono Qasim a controllare Adha ordinandogli di proteggerla con la sua stessa vita e andarono ad affrontare Altaïr. In tutta risposta, l'Assassino girò una valvola sul muro dalla sua parte del canale. Ciò aumentò la pressione in un gigantesco tombino presente dall'altra parte del canale e dietro ai due Templari. L'esplosione che ne scaturì colpì anche i due Templari, i quali morirono.[2]
Qasim, invece, vedendo la carneficina che l'Assassino causò per salvare il Calice, decisi dei sfidare gli ordini datogli e fugge dal luogo luogo, gridando spaventato che l'Assassino "non è un uomo, è il diavolo in persona!"[2]