I pugnali da lancio sono delle armi utilizzate dagli Assassini per uccidere o rallentare dalla lunga distanza i nemici. Essi sono riposti in un'apposita cinta per favorirne l'estrazione rapida.
Altaïr Ibn-La'Ahad poteva usare dei pugnali da lancio per uccidere i propri nemici.
Nel Rinascimento Giovanni Auditore da Firenze utilizzava i pugnali da lancio come parte del suo arsenale, tuttavia per via della sua scarsa abilità nel loro utilizzo, ne portava solo due. Dopo la morte di Giovanni suo figlio Ezio divenne un Assassino, e l'istruttore dei mercenari di Monteriggioni gli insegnò come lanciare tre pugnali alla volta quando combatteva. Durante il suo soggiorno a Roma, Ezio cominciò a lanciare diversi pugnali per uccidere i suoi nemici anche quando non era in aperto conflitto.
In Italia, ogni pugnale costava 75ƒ, e il numero di pugnali che l'Assassino poteva portare dipendeva dalle apposite cinture per il trasporto, acquistabili dai sarti. La prima cinta permetteva di trasportare 5 pugnali, ed Ezio poteva acquistare altre cinte per trasportarli, per un massimo di 25 pugnali. Nel periodo della Guerra di indipendenza americana, l'Assassino Ratonhnhaké:ton utilizzava dei pugnali da lancio cosparsi con del veleno.
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