Port-au-Prince è la città più grande e la capitale di Haiti, nonché una delle più importanti città delle Indie Occidentali.
Durante la prima metà del XVIII secolo, la città di Port-au-Prince era la più importante città delle colonia francese di Saint-Domingue, nonché il principale nodo del commercio di schiavi di tutte le Indie Occidentali.[1]
Nel 1735, l'Assassino Adéwalé fece naufragio su una spiaggia nei pressi di Port-au-Prince dopo aver perso il suo brigantino, il Victoire, in una tempesta. In quel periodo, nei pressi di Port-au-Prince sorgevano tre grandi piantagioni di zucchero, che erano le principali responsabili del ricco commercio di cui la colonia francese traeva grandi benefici economici. Durante il periodo successivo, l'Assassino aiutò i Maroon, ex schiavi fuggiti ai loro padroni e rifugiatisi tra le montagne, nella loro crescente ribellione contro i coloni europei.[1]
Nella seconda parte del XVIII secolo, la ricca famiglia dei de Grandpré era solita inviare navi mercantili a Port-au-Prince per l'importazione e l'esportazione di merci.[2]
Curiosità[]
- Il nome della città utilizzato nel contenuto scaricabile Grido di libertà è anacronistico in quanto l'insediamento ottenne il nome di "Port-au-Prince" solo nel 1749, mentre prima era chiamato "L'Hôpital".
Galleria[]
Note[]