La pietra filosofale è una speciale sostanza alchemica in grado di trasmutare i metalli vili in puro oro zecchino. La formula per la sua creazione venne scritta da Nicolas Flamel nel suo tomo intitolato Vera Magia, primo volume del libro di Abramo - un manoscritto contente gli insegnamenti di Abramo di Würzburg.
Nel corso del XVI secolo Vera Magia era in possesso dell'alchimista svizzero Bombastus, che lo custodiva nel suo laboratorio universitario a Basilea. Nonostante quest'ultimo avesse a lungo studiato il tomo, solo il suo amico Giovanni Borgia - un membro del ramo italiano della Confraternita degli Assassini - riuscì a decifrare la formula della pietra filosofale. Prendendone nota su un foglio, l'Assassino permise a Bombastus di ottenere la sostanza e di trasmutare in oro una delle sue pepite.