Pax romana è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Dopo anni passati a cercare Cesare Borgia, Ezio Auditore da Firenze lo trova nei pressi della città di Viana, intento ad assediare la città al comando delle truppe del regno di Navarra. Dopo avergli dato la caccia per tutto il campo di battaglia, l'Assassino si confronta con Cesare sui bastioni del castello di Viana.
Dialoghi[]
Ezio Auditore da Firenze, dopo aver trovato Cesare Borgia in Spagna durante l'assedio della città di Viana, gli corre incontro per assassinarlo con la sua lama celata. Tuttavia, Cesare, avendolo visto arrivare, gli blocca il braccio armato.
- Cesare: Come hai fatto a trovarmi?!
- Ezio: La Mela che hai rubato a Mario Auditore m'ha condotto qui!
Ezio prova ad affondare la lama nel corpo di Cesare, che però devia la pugnalata e scaglia a terra l'Assassino. Dopodiché, chiama a raccolta i soldati navarresi sotto il suo comando.
- Cesare: Uccidetelo! Uccidete l'Assassino! Fate a pezzi quel maledetto bastardo!
Cesare fugge, lasciando i suoi soldati a combattere con Ezio. L'Assassino combatte contro i soldati navarresi, fino a che una palla di cannone spagnola non esplode vicino a loro, facendogli perdere la conoscenza.
Poco dopo, Ezio si risveglia nel campo di battaglia ormai deserto, e con il corpo di un soldato navarrese morto sopra di lui. Dopo aver spostato il corpo del soldato da sé, si alza da terra.
- Ezio: Mi servono munizioni.
Un cittadino, che saccheggia i corpi dei soldati morti sul campo di battaglia, ha sentito il ragionamento di Ezio.
- Cittadino: Serviti da solo! Ce ne sono più che a sufficienza in giro!
Dopo aver recuperato delle munizioni dai corpi senza vita presenti sul campo, Ezio monta su un cavallo abbandonato.
- Ezio: A cavallo si viaggia più rapidi.
A dorso di cavallo, Ezio si dirige verso la città di Viana, dove la battaglia si è spostata. Tuttavia, prima di raggiungere la destinazione, il cavallo viene ucciso da una cannonata ed Ezio è costretto a proseguire la sua caccia a piedi.
Dopo aver raggiunto le rovine del paese di Viana, Ezio le attraversa senza farsi vedere dalle guardie spagnole. Ad un certo punto, Ezio sente due soldati spagnoli parlare di Cesare Borgia.
- Segugio: He oído Cesare Borgia comanda los navarros. (Ho sentito che Cesare Borgia comanda i navarri.)
- Bruto: ¿Quién? (Chi?)
- Segugio: Una vez gobernó en Roma. (Una volta governava Roma.)
- Bruto: ¿E qué ha occurrìo? (E che è successo?)
- Segugio: Oí el Asesino mató a sus partidarios. Los gobernantes no son mas que hojas en el viento. (Ho sentito che l'Assassino ha ucciso i suoi sostenitori. I governanti non sono altro che foglie nel vento.)
- Bruto: Yo te daré viento. (Te lo do io il vento.)
Entrambi i soldati scoppiano in una risata.
Ezio prosegue nascosto all'interno delle rovine, fino a che non raggiunge il centro della città spagnola, dove vede Cesare Borgia avanzare nella cittadella, affiancato da alcuni suoi soldati. In quel momento una donna spagnola corre disperata verso Cesare e i suoi uomini.
- Donna: ¡Ayúdame! ¡Mi hijo! ¡Mi hijo está herido! (Aiutatemi! Mio figlio! Mio figlio è ferito!)
Ad un cenno di Cesare, due soldati bloccano la donna e la portano via. Dopodiché, uno la pugnala al petto, uccidendola, mentre l'altro sputa al corpo ormai senza vita.
Ezio continua il suo inseguimento, cercando Cesare all'interno della città. Ad un certo punto, l'Assassino trova una torre d'assedio in fiamme, su cui si arrampica.
Dopo aver raggiunto la città alta, Ezio vede Cesare combattere sui bastioni del castello, quindi prosegue all'interno della città alta e, arrampicandosi su una seconda torre d'assedio, raggiunge i bastioni del castello.
Dopo aver proseguito la sua caccia sulle mura del castello, Ezio trova Cesare, mentre combatte da solo contro due soldati spagnoli.
- Ezio: Cesare! Sei in trappola ormai. Non hai dove fuggire.
Dopo aver ucciso i due soldati spagnoli, Cesare si volta verso Ezio.
- Cesare: Fatti sotto, dunque!
Ezio e Cesare iniziano il loro duello. Durante il combattimento, diversi soldati corrono in aiuto del Borgia, che nel frattempo lancia insulti contro l'Assassino.
- Cesare: Io non posso morire
La fortuna non mi abbandonerà.
Io sono il miglior combattente di tutti i tempi.
Stai indietro!
La sconfitta non fa per me!
Un Auditore non mi sconfiggerà.
Ciò che fai è inutile. Io conquisterò tutto.
Roma, l'Italia, la Spagna. Saranno tutte mie.
Prendi questo!
Caccerò e ucciderò tutti i tuoi cari.
Dopo aver sconfitto tutti i soldati arrivati in aiuto dell'avversario e aver distrutto a poco a poco l'armatura di Cesare, Ezio riesce a indebolirlo abbastanza da scagliarlo a terra.
- Cesare: Il trono era mio!
- Ezio: Desiderare qualcosa non equivale ad averne diritto.
- Cesare: Che ne sai tu?
- Ezio: So che un capo serve coloro che governa.
- Cesare: Io guiderò l'umanità intera verso un nuovo mondo!
- Ezio: Che nessuno ricordi il tuo nome. Requiescat in pace.
- Cesare: Non puoi uccidermi! Nessun uomo può uccidermi!
- Ezio: Allora ti lascerò nelle mani del fato!
Ezio lascia cadere Cesare giù dai bastioni del castello di Viana.
Risultato[]
Ezio riesce ad uccidere Cesare Borgia, lasciandolo cadere giù dai bastioni del castello di Viana.
Curiosità[]
- Nel breve stralcio di questo ricordo che si vede all'inizio di Assassin's Creed: Brotherhood, il dialogo tra Ezio e Cesare è leggermente diverso.
- Le prime guardie che si incontrano in questo ricordo stranamente non sono né le navarresi guidate da Cesare né le spagnole, bensì quelle dei Borgia che si incontrano a Roma.