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Pantasilea Baglioni (1476 - 1537) è stata la moglie dell'Assassino Bartolomeo d'Alviano.
Venne presentata ad Ezio Auditore da Firenze mentre era in visita da Bartolomeo per ripristinare i contatti tra la gilda dei mercenari e quella degli Assassini. In seguito, Pantasilea mostrò ad Ezio il sistema di contratti di assassinio a Roma.
Biografia[]
Moglie di Bartolomeo[]
Nel 1497 Pantasilea sposò Bartolomeo d'Alviano e insieme a lui si trasferì a Roma per combattere la tirannia dei Borgia. Trascorreva la maggior parte del tempo nella sala principale della caserma per la gestione di essa.
Lotta contro i Borgia e i Francesi[]
Nel 1500, Pantasilea conobbe Ezio Auditore da Firenze, al quale disse che l'influenza dei Borgia nella loro zona era debole rispetto a quella francese. Egli chiese a Ezio di uccidere Battista Borgia, il comandante della guarnigione dei Borgia che guidava gli attacchi contro di loro. Dopo la morte di Battista, Pantasilea riferì a Ezio i nomi degli agenti Templari sotto il controllo di Cesare Borgia, incaricati di soggiogare la popolazione.
Rapimento[]
Nel 1503, durante la guerra tra Bartolomeo e le forze francesi di Octavian de Valois, il Barone prese in ostaggio Pantasilea, pretendendo come riscatto la cattura di Bartolomeo. Tuttavia ad Ezio venne in mente l'idea di rubare le armature francesi per far travestire i mercenari, così da entrare nel campo con Bartolomeo, allo scopo di infiltrarsi nell'accampamento francese e uccidere il Barone, liberando Pantasilea. Dopo aver ucciso il Barone, Ezio disse a Pantasilea che il piano era un'idea di Bartolomeo.
Apparizioni[]
Fonti[]