Omar Khaled (? - 1703) è stato un Assassino inglese non vedente vissuto tra la fine del XVII secolo e l'inizio del XVIII. È antenato dell'Assassina Aliyah Khan.
Biografia[]
Ingresso nella Confraternita[]
Omar era il figlio di un maggiordomo di sir Nigel Galloway, nato privo della vista. Da piccolo, Omar passava molto tempo con la figlia del padrone di casa, Rose Galloway, con cui era molto amico. A volte, durante i ricevimenti, Omar sgattaiolava sotto le scale per ascoltare la musica, immaginando gli invitati.
All'età di dodici anni Omar entrò in contatto con gli Assassini, con cui decise di addestrarsi mettendo a loro servizio l'Occhio dell'aquila di cui era dotato, dimostrandosi molto abile nonostante la sua cecità. Per fare ciò, Omar lasciò la casa dei Galloway, abbandonando anche suo padre.
Omar venne messo a capo di una squadra di Assassini con il compito di occuparsi di una banda di Templari in possesso di un manufatto, ma durante lo scontro tra i due gruppi finirono in mezzo gli abitanti del villaggio, che venne dato alle fiamme. Omar si pentì della sua fretta e delle perdite causate dalle sue azioni, convincendosi di dover smettere di addestrare Assassini e uccidere.
Assistente di Isaac Newton[]
Nel 1696 Omar venne inviato dal politico e Assassino William Lowndes ad affiancare lo scienziato e Guardiano della Zecca Reale Isaac Newton. Recatosi allo studio di Newton, dopo aver vinto l'iniziale differenza dell'uomo alla porta, Omar si presentò a Newton, immerso nei suoi esperimenti, dicendogli che William Lowndes lo aveva inviato per fargli da aiutante, venendo però respinto. Omar gli disse che avrebbe comunque avuto bisogno del suo aiuto, per poi avvisarlo che prima di versare del mercurio avrebbe dovuto controllare il secondo bruciatore, che esplose un istante dopo. Dall'odore della reazione, Omar dedusse che si trattasse di ferro mischiato con solfato di rame, impressionando Newton, a cui disse di essersi anche lui cimentato in esperimenti in cerca della pietra filosofale. Newton decise quindi di accoglierlo e ordinò al maggiordomo Finnegan di preparare una camera per il suo nuovo ospite. Mentre parlavano, una guardia reale bussò alla porta per informare Newton di aver trovato la fabbrica di Oliver Augustus, così Newton invitò Omar a venire con lui.
Durante il viaggio Newton disse a Omar che la sua intenzione fosse di controllare con il pugno di ferro la produzione di monete false, che stavano danneggiando l'economia britannica. Una volta fatta irruzione nella fabbrica, Omar avvisò Newton di aver percepito qualcuno all'interno della stalla, dove effettivamente trovarono Augustus intento a nascondersi. Tuttavia, dopo averlo catturato una bomba a orologeria esplose, coinvolgendo Omar e Newton nell'esplosione e uccidendo Augustus. I due rimasero fortunatamente incolumi, e uscirono insieme dalla fabbrica in fiamme per tornare a casa.
Newton chiese a Omar se conoscesse un certo William Chaloner, menzionato da Augustus prima dell'esplosione, quando ricevettero visita da William Lowndes. Omar approfittò della visita per girare a lui la domanda, scoprendo così che si trattasse di un criminale diventato un falsario, prima di diventare un informatore segreto della Zecca. In seguito alle richieste insistenti di Newton, Lowndes disse loro che Chaloner avrebbe partecipato la sera seguente a un ballo organizzato da lord Benedict Crystal. Isaac decise di partecipare all'evento insieme a Omar, convincendolo ad accompagnarlo nonostante la sua riluttanza. Lowndes chiese poi a Omar di accompagnarlo fuori, dove continuò a parlargli di Chaloner, confessando di provare disprezzo per lui. Lowndes si augurò poi che Omar tornasse ad addestrare nuovi Assassini per fronteggiare le nuove sfide per la Confraternita, ma lui si rifiutò di tornare al suo vecchio compito. Lowndes mise poi in guardia Omar del pessimo comportamento di Newton negli eventi sociali prima di andare via.
Omar e Newton si recarono quindi alla festa, non volendo però farsi annunciare. Così, per vincere la resistenza del custode all'ingresso, Omar gli disse di essere a conoscenza grazie a Finnegan del suo utilizzo in segreto di una certa sostanza, convincendolo quindi ad aprire loro la strada. Una volta dentro, Newton venne coinvolto in una conversazione dal signor Crystal e Artemis Murray, così Omar lo lasciò in loro compagnia mentre lui sarebbe rimasto con la servitù. Poco dopo, Omar incrociò la sua strada con Rose Galloway, che fu felice di rivederlo dopo quattordici anni. Rose gli presentò quindi le due amiche di cui era in compagnia, Stacy Walters e Meredith Crystal, figlia del padrone di casa.
Rose chiese a Omar di prendere una boccata d'aria con lui nel vecchio parco giochi, dove le raccontò di essere diventato assistente di Isaac Newton, aiutandolo a sgominare l'impero dei falsari. I due parlarono della loro vita e dei loro ricordi passati, quando Rose gli disse anche che suo padre fosse stato recentemente minacciato da alcuni uomini armati. Mentre parlavano un cameriere si scontrò con lei, ma in realtà si trattava di un ladro che le rubò la collana di corallo. Rose e Omar si lanciarono quindi al suo inseguimento, quando Omar le chiese di tornare indietro, non avendo successo. Rose si diresse quindi al fiume per anticipare la sua fuga, mentre Omar continuò a inseguirlo sui tetti.
Rose intercettò il ladro, che invece di proseguire la fuga iniziò a colpirla. Rimasto sul tetto, Omar si concentrò e saltò sul ladro, facendolo svenire con il colpo. All'interno della sua tasca Omar trovò un biglietto firmato da "C." che menzionava la collana di Rose. Mentre tornavano alla residenza, Rose le chiese come avesse fatto a colpirlo, scoprendo che fosse in grado di sentire la sua presenza e anticipare le sue mosse, abilità di cui era dotata anche lei. Omar le spiegò che si trattasse dell'Occhio dell'aquila, una capacità estremamente rara di cui erano entrambi dotati.
Una volta tornati trovarono la residenza in confusione mentre lord Crystal veniva arrestato su ordine di Lowndes e Newton, che spiegò loro che in seguito al furto della collana avesse scoperto una porta segreta che conduceva a una stanza in cui lord Crystal produceva monete false per ripagare degli investimenti sbagliati. Omar parlò a Newton del coinvolgimento di Chaloner nel furto della collana, poi raccontò a Lowndes dell'Occhio dell'aquila di Rose, che aveva intenzione di addestrare per poterla introdurre nella Confraternita.
In seguito Omar addestrò Rose all'interno della cripta di una chiesa, decidendo di seguirla di nascosto mentre si recava da lui. Una volta lì, discusse con lei dei recenti arresti e del possibile destino dei criminali catturati prima di rivelarle di voler fare di lei una guerriera. Omar le parlò delle attività della Confraternita degli Assassini, quando grazie all'Occhio dell'aquila Rose si accorse che la campana della chiesa stesse per crollare. Omar aveva tuttavia già segnalato la precarietà della campana a padre Jones, così nessuno si fece male. Omar riuscì quindi a convincere Rose a iniziare il suo addestramento, durante il quale le parlò dei princìpi del Credo e dei suoi errori passati, facendole giurare poi che non avrebbe compiuto i suoi stessi sbagli.
Caccia a Chaloner[]
Poco tempo dopo padre Jones raggiunse i due con un messaggio lasciato da Finnegan per conto di Newton, che voleva farsi raggiungere da Omar alla prigione di Newgate. Omar lasciò quindi perdere l'addestramento per raggiungere la prigione, dove Newton stava parlando con Jack Oliver, il ladro della collana, nella sua cella. Omar venne condotto lì dal guardiano della prigione, dove videro Jack attaccare Newton. Omar e il custode salvarono però Newton così, dopo aver mandato il guardiano alla ricerca di un medico, Omar interrogò Jack Oliver, scoprendo grazie alle sue capacità intimidatorie che un uomo misterioso avesse rapito sua figlia per costringerlo a derubare Rose.
Ottenuto l'indirizzo Omar tornò da Newton, che nel frattempo era stato raggiunto da Lowndes, che gli raccomandò di guardare le spalle a Isaac. Omar e Isaac si recarono poi all'indirizzo confessato da Jack Oliver, in cui trovarono un cadavere con addosso un foglio con su scritte delle coordinate, messe a punto anche con il contributo dello stesso Newton diverso tempo prima. Trovato il punto indicato dalle coordinate, corrispondente a un mulino, i due vennero attaccati da un uomo che tentò di affogare Omar, che tuttavia seppe ribaltare la situazione in suo vantaggio fino all'intervento di Newton, che riuscì a convincere Omar a risparmiarlo. In seguito Newton scoprì che si trattasse di James Blanchart, uno tra i migliori falsari.
Mentre una guardia discuteva della formalizzazione delle accuse con Newton, quest'ultimo si sentì male e in seguito il medico chiese a Omar di lasciarlo a riposo per alcuni giorni. Finnegan gli spiegò poi che in passato Newton avesse sofferto di attacchi di melanconia, o "tristezza da cuore spezzato" in seguito a un periodo buio a Cambridge, mentre il personale di servizio credeva che il malessere dipendesse dallo stare a contatto con le sostanze chimiche. Finnegan gli parlò anche di Nicolas Fatio de Duillier, suo assistente durante quel periodo con cui era alla ricerca della pietra filosofale.
Omar uscì poi per raggiungere Rose nella chiesa, trovando però solo padre Jones, ma mentre parlava con lui Rose fece ritorno. Parlando con lei Omar le disse di voler smettere di addestrarla per assegnarla a un nuovo maestro dopo essersi reso conto di essere andato vicino a commettere due omicidi non necessari durante l'interrogatorio di John Oliver e la cattura di Blanchart, ma Rose continuò a vedere il buono che c'era in lui, convincendolo a continuare di insegnarle a combattere.
Nonostante le raccomandazioni del medico, Newton continuò a dare la caccia ai falsari e in seguito a un altro successo convinse Omar ad accompagnarlo a Bristol. Durante il viaggio, Omar chiese a Newton delle sue ricerche alchemiche e del suo periodo a buio a Cambridge, scoprendo che lui e Nicolas avessero interrotto la collaborazione in seguito a delle divergenze personali e che in seguito Isaac cadde in un periodo nero finché Lowndes lo convinse a diventare Guardiano per risollevargli lo spirito.
A Bristol i due fecero irruzione in una casa, trovando al suo interno un uomo infreddolito, confuso e spaventato, che raccontò di essere stato portato lì da qualcuno che si era introdotto in casa sua. Dopo averlo condotto al piano di sotto, Omar scoprì che si trattasse di Nicolas Fatio de Duillier. Omar e Isaac portarono Nicolas a Londra, dove lo accolsero come ospite mentre si riprendeva da quanto accadutogli. Newton sospettava che dietro al rapimento di Nicolas ci fosse Chaloner.
Omar tornò poi all'addestramento di Rose, notando però che fosse turbata durante la sessione. Omar scoprì così che il padre di Rose avesse intenzione di portare la sua famiglia a Parigi. Poco dopo, i due si accorsero dell'arrivo di alcuni Templari nella chiesa, così Omar preparò una bomba per rallentare gli assalitori mentre i due fuggirono attraverso un corridoio segreto, dove però ad attenderli c'erano altri sicari. I due riuscirono a sfuggire loro gettandosi in una buca, ma una volta usciti Rose venne presa in ostaggio da uno di loro, che venne tuttavia abbattuto da lei stessa. Dopo quanto accaduto, Rose baciò appassionatamente Omar e i due consumarono un rapporto.
Omar accompagnò poi Rose a casa sua, che gli confessò di provare dei sentimenti per lui, ma entrambi convenirono sulla precarietà del loro rapporto per via dei rischi che correvano. Pochi istanti dopo, le guardie reali giunsero alla dimora dei Galloway per arrestare Nigel Galloway con l'accusa di contraffazione, autorizzate dal Guardiano della Zecca Reale.
Arresto di Isaac Newton[]
Omar tornò quindi subito da Newton, scoprendo però che lui fosse completamente estraneo ai fatti. Non capendo cosa stesse accadendo, si recarono alla Torre di Londra insieme, dove ad attenderli trovarono Rose. Isaac chiese un incontro con Nigel Galloway, che rivelò loro di essere stato arrestato da William Lowndes, che proprio in quel momento li raggiunse. Newton scoprì così di essere stato rimosso dal suo ruolo e Lowndes lo arrestò per tradimento di fronte all'incredulità di Omar. Lowndes presentò quindi loro il nuovo Guardiano: William Chaloner.
Omar tornò a casa di Newton con Rose, Lowndes e Chaloner, dove quest'ultimo trovò una cassaforte segreta piena di monete contraffatte, considerandole una prova delle attività illecite di Newton, che nel frattempo incolpava ingiustamente Chaloner. Tuttavia, Omar continuò a non fidarsi della veridicità delle accuse. Lowndes gli disse poi di essere rimasto incredulo anche lui, ma le accuse di Chaloner erano più che credibili.
Quella sera Omar andò a trovare Rose a casa sua su suo invito, dove degli operai stavano facendo dei lavori per ristrutturare la casa, messa a soqquadro dalle guardie. Rose gli raccontò anche che in seguito all'arresto suo padre fosse riuscito ad assicurarsi dei fondi per una fabbrica e una nave, decidendo così di restare a Londra per la felicità di Rose. Omar non volle tuttavia continuare l'addestramento di Rose, ancora convinto, a differenza di lei, dell'innocenza di Newton. Rose si arrabbiò per il suo atteggiamento di continua autocommiserazione, così litigò con lui e lo cacciò via, dicendogli di trovare qualcun altro in grado di addestrarla.
Omar andò poi a trovare Isaac Newton nella prigione di Newgate, trovandovi anche Nicolas per il suo stesso motivo, anche lui convinto della sua innocenza. Nel frattempo, una rivolta prese vita nel carcere, da cui i detenuti iniziarono a fuggire. Omar e Nicolas decisero quindi di entrare nel carcere per trovare Newton e difenderlo da possibili pericoli, ma una volta arrivati alla sua cella la trovarono vuota. Terminati gli scontri, una guardia notò che i morti, esclusi i prigionieri uccisi da Omar, fossero tutti dei falsari imprigionati dallo stesso Newton, che nel frattempo si era dileguato.
Omar scoprì che tra tutti i falsari arrestati da Newton solo lord Crystal fosse stato imprigionato fuori da Newgate, nella Torre di Londra, che decise di raggiungere con Nicolas, sospettando che Newton fosse diretto lì. Il sovrintendente della torre raccontò loro che Newton non fece distruggere le macchine utilizzate dai falsari, ordinando invece a Finnegan di trasferirle altrove e basta. Parlando poi con lord Crystal, lui disse loro che Finnegan avesse lavorato per lui in passato e di essere stato lui a rivelargli le attività illecite di Newton.
Omar decise quindi di andare a casa di lord Crystal, dove sospettava che Newton e Finnegan avessero portato le macchine per la contraffazione. Una volta lì, Omar chiese a Nicolas di avvisare Lowndes delle recenti scoperte mentre lui si sarebbe infiltrato nella residenza. Al suo interno, Omar sentì Newton torturare Finnegan per scoprire dove avesse fatto portare le macchine, continuando a sostenere la sua innocenza, mentre accusò a sua volta Omar di aver ucciso lui i falsari. Anche Nicolas entrò poco dopo, convincendosi anche lui di fronte alla scena della colpevolezza di Newton, prima di andarsene via sdegnato. Trovatosi da solo contro tutti, Newton chiese a Omar di ucciderlo, non vedendo però accolta la sua richiesta.
Newton continuò a sostenere la sua innocenza, chiedendo a Omar di cercare le risposte nei piccoli particolari delle sue accuse, non trovando un senso dietro i moventi e le azioni di cui lo accusavano. Nel mentre, un incendio scoppiò all'interno della casa, costringendo tutti i presenti alla fuga. Mentre uscivano, Newton notò che l'incendio fosse stato innescato con dell'alcol, quando una trave cadde addosso a Finnegan. Non potendolo lasciare lì, Omar convinse Newton, seppur riluttante, ad aiutarlo a salvare il suo maggiordomo.
Una volta fuori, Finnegan confessò che fosse stato Chaloner a ordinargli di controllare il trasporto delle macchine e spiare Newton, quando venne colpito da una lama al collo. Riconoscendo il ritmo dei passi sul tetto, Omar riconobbe in Rose la colpevole dell'attacco prima che lei fuggisse, mentre Finnegan morì poco dopo.
Facendo il punto della situazione, Omar capì che le macchine fossero state spostate nella casa dei Galloway e che ci fosse l'ingresso nel giro dei falsari dietro all'improvvisa fortuna del padre di Rose, che aveva tradito Omar pur di proteggere la sua famiglia.
Omar, Newton e Nicolas raggiunsero la casa di Nigel Galloway alla ricerca di William Chaloner, non trovando però nulla durante l'ispezione. Omar conosceva però la casa e gli chiese di mostrare loro anche gli alloggi dei servitori, quando Nigel tirò fuori una pistola. Omar disse poi al signor Galloway delle recenti azioni di sua figlia, di fronte alle quali Nigel perse il controllo e tentò di sparare a Newton, fallendo però nel tentativo. Nigel confessò poi che Chaloner fosse intenzionato a far esplodere la Torre di Londra, distruggendo così le stampanti della Zecca per ottenere il controllo totale sulla moneta circolante nel regno.
Scontro alla Torre di Londra[]
Omar e Newton raggiunsero quindi la torre, in cui entrarono fingendo di trasportare alcune forniture sanitarie. Il signor Lowndes fermò tuttavia Omar, scoprendo Newton all'interno del carico. Omar gli raccontò cosa avessero scoperto, chiedendogli di fidarsi di lui e della sua dedizione verso la Confraternita. Lowndes accettò di condurre un'ispezione nella torre come richiesto, ma le guardie non trovarono nulla. Non convinti, Omar e Isaac continuarono le indagini, scoprendo l'esistenza di alcune catacombe sotto la torre Est che ospitava la Zecca.
Notando una barca sul Tamigi con a bordo probabilmente Chaloner, Omar chiese a Newton di raggiungerla mentre lui sarebbe entrato dalle catacombe alla ricerca di Rose. Una volta entrato, Omar incontrò all'interno Rose, indotta da Chaloner ad aiutarlo nel suo piano, convinta che fosse la cosa giusta da fare. Rose sfidò quindi Omar a sconfiggerla, combattendo fin quando non fosse troppo tardi per fermare la carica. Non avendo vie di fuga, Omar tentò in una mossa disperata di allagare il tunnel, rischiando di morire affogato. Tuttavia, nonostante le sue difficoltà riuscì comunque a salvarsi, mentre a perdere la vita fu Rose.
In seguito agli eventi, Newton chiese a Omar di affiancarlo nello studio di un nuovo metodo per produrre della cartamoneta non falsificabile, ma lui rifiutò. Newton gli augurò quindi di abbracciare la vita nel suo futuro, restando alla larga dagli omicidi compiuti per la Confraternita, confessandogli di essere sempre stato a conoscenza delle loro attività tramite le assistenze che aveva fornito loro. Newton gli consegnò poi una delle due monete false rimaste che aveva tenuto come ricordo per sé stesso e Omar, facendogli notare la differenza sulla scritta incisa al di sopra di esse: "Je Maintiendrai", "Io manterrò".
Ultimi anni[]
Negli anni seguenti Omar conobbe una donna a Londra con cui ebbe un figlio nel 1702. Dopo essersi sposato Omar iniziò a cercare un modo per porre fine alla schiavitù, morendo nel 1703 durante un assalto a una nave di schiavisti diretta nelle Americhe, salvando così mille schiavi.
Curiosità[]
- Il nome Omar (عمر) è un nome di origine araba, significante "fiorente" o "pieno di vita". Khaled è invece una variante del nome arabo Khalid (خالد), significante "eterno" o "immortale".
Apparizioni[]
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