Nasso è la più grande isola delle Cicladi, situata nel Mar Egeo in Grecia. La sua capitale è conosciuta come Nasso o Chora, parola greca che indica il paese. Un altro insediamento degno di nota sull'isola è il villaggio di Apollonas, vicino alla cava di marmo dell'isola.
L'isola era conosciuta per le sue bianche spiagge sabbiose, i minerali di smeriglio e le sue vaste risorse di marmo puramente bianco, molto ricercato dagli scultori e muratori di tutta la Grecia. Il marmo di Nasso venne utilizzato per i templi di Olimpia e per il Santuario dell'acropoli di Atene.
Storia[]
Mitologia[]
Secondo la mitologia greca l'isola di Nasso era il luogo di nascita del dio Dioniso e degli Aloadi, i figli giganti di Poseidone e Ifimedia. Fu inoltre proprio questa l'isola in cui l'eroe leggendario Teseo abbandonò la principessa cretese Arianna, dove morì successivamente.
Età classica[]
Alcuni anni prima della guerra del Peloponneso Myrrine, figlia del re di Sparta Leonida, viaggiò verso Nasso, di cui divenne oligarca.
Nasso controllava la vicina isola di Paro, ma i suoi abitanti si ribellarono al loro dominio. Sotto la guida di Silano, membro della Setta di Cosmos, e con l'aiuto di Atene i pariani radunarono le forze per sfidare Nasso. Costretta a rivolgersi a Sparta, Myrrine riuscì ad affrontarli per poi sconfiggerli con l'aiuto della figlia Kassandra.
Economia[]
L'economia di Nasso si reggeva sulla produzione di smeriglio, estratto vicino alla Cascata di Routsouna. Sull'isola era anche presente una cava da cui si esportava marmo verso tutta la Grecia. Anche la produzione di vino da esportare era molto prospera.
Geografia[]
L'isola di Nasso si divide in quattro regioni:
- Baia marmorea
- Colline della menade
- Destino di Arianna
- Golfo di Zeus
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