Medicine sommerse è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Edward Kenway, rivissuta da un impiegato dell'Abstergo Entertainment nel 2013 attraverso l'Animus Omega.
Descrizione[]
Nassau, capitale della confederazione repubblicana dei pirati, è caduta sotto una grave epidemia di peste. Nel tentativo di scongiurarla, Edward Kenway e Edward Thatch sfruttano una campana subacquea per recuperare le medicine necessarie per curarla.
Dialoghi[]
Edward Kenway legge una lettera di sua moglie Caroline Scott, mentre sorseggia un boccale di rum all'Old Avery. Una volta finito, la cameriera, Anne Bonny, gli si avvicina.
- Anne: Un altro?
- Edward: Un giro di rum, direi.
- Anne: E che cos'altro potrei servirvi in questa squallida città? Qui ci sono solo rum e scarafaggi.
- Edward: Già, ci stiamo lavorando!
Anne raccoglie un boccale dal tavolo di Jack Rackham, che ammaliato dalla sua bellezza la trattiene per un braccio.
- Rackham: Oh, oh. Bella signora, dimmi, qual è il tuo nome? Uh?
- Anne: "Anne" per chi è sobrio. "Tesoro" per chi è sbronzo. Ma niente "signora".
- Rackham: Oh, bella Anne. Io... io, io...
Anne si allontana a forza, e Rackham, ancora attaccato al suo braccio, cade dalla sedia.
- Rackham: Oh...
In lontananza Edward sente la voce di Charles Vane, che sta parlando con Edward Thatch e Benjamin Hornigold.
- Vane: Carogne! Avete sentito? Siete proprio delle carogne.
Edward si affaccia dalla balconata della taverna.
- Vane: È una trappola per rammollirci e poi attaccare Nassau! Vedrete. Io lo so!
- Thatch: Cosa dici, Vane? L'ho sentito da un losco capitano delle Bermuda. Sarà concesso il perdono a ogni pirata che lo vorrà.
- Hornigold: Vero o no, penso che gli inglesi vogliano riprendersi Nassau. Di sicuro usando le armi. Ci serve un piano.
Vane si allontana indignato, ed Edward si avvicina agli altri due pirati.
- Thatch: Vieni con noi, Kenway. Ci sono guai in vista...
I tre si incamminano per le strade della città.
- Hornigold: In mancanza di notizie sicure, io dico basso profilo. Niente scorrerie e violenze. Non sfidiamo gli uomini del re per ora.
- Thatch: Tenere al caldo il prezioso sederino del re, non è affar mio Ben.
- Hornigold: Lo sarà, se spedirà i soldati a ripulire quest'isola da ogni nostra traccia. Guardati attorno Ed, vuoi morire per questa fogna?
- Thatch: Sì! È la nostra repubblica! La nostra! La libertà per ogni uomo, ricordi? Non sarà il paradiso in terra, ma non è un'idea per cui bisogna lottare?
- Hornigold: Non lo so più. Quando guardo i frutti di anni di fatiche, vedo solo marciume, pigrizia... idiozia.
- Thatch: Non c'è una scintilla di differenza fra qui e la vecchia Londra, vero?
- Edward: Thatch ha ragione. Tutto sommato, non si sta così male. C'è sole, rum e divertimento a perdita d'occhio.
- Hornigold: Sai, Nassau è bella vista da lontano. Ma nel suo ventre, cova il germe d'una terribile epidemia.
- Edward: Le malattie si curano, Ben. Se somministri la medicina giusta.
- Hornigold: Ma i cadaveri non resuscitano.
Thatch si ferma, volgendo il suo furioso sguardo verso Hornigold.
- Thatch: È incredibile che queste fandonie escano dalle tue labbra! Allora chiedi il perdono subito e falla finita!
- Edward: Calma! Tutti e due. Possiamo accontentarvi, se lavoriamo insieme. Troveremo le medicine per curare i malati, senza attirare l'attenzione su di noi.
I tre proseguono il loro cammino.
- Thatch: Credo che il dottore più vicino se ne stia a L'Avana. E io non ho intenzione di andarci.
- Edward: La flotta spagnola affondata due anni fa, aveva farmaci a bordo. Sigillati in fiale di vetro.
- Thatch: Ti serve un campana subacquea per arrivarci.
- Edward: Già. Con i soldi e qualche risorsa, una campana subacquea salterà fuori.
- Hornigold: Questo è un piano che mi piace molto. Troviamo le medicine senza altri guai. Sei d'accordo, Thatch?
- Thatch: D'accordo, sì. Ci vediamo al relitto non appena sarai pronto, Kenway.
Edward e Thatch si allontana, e Hornigold gli ammonisce da lontano.
- Hornigold: Ricorda, Thatch: tieni il cannone a freno.
- Thatch: Va all'inferno, Ben!
Edward si reca dunque in un emporio marittimo, dove acquista la campana subacquea della Jackdaw.
Tempo dopo, si reca al relitto di San Ignacio, dove Thatch lo attende a bordo della sua nuova nave, la Queen Anne's Revenge.
- Edward: Il diavolo ti porti, Thatch! Questa è una bellezza! Trentadue cannoni, eh?
- Thatch: Sono almeno quaranta!
Thatch si appoggia a bordo-nave.
- Edward: Hai fatto progressi. E... Non hai trovato medicine qui?
- Thatch: Qui attorno proprio niente, temo. Ma ci sono relitti laggiù che sono stati ripuliti soltanto dai granchi e dai pesci.
- Edward: Do un'occhiata.
Edward fa per voltarsi, quando viene richiamato da una voce familiare. A bordo della Queen Anne's Revenge si trova il mercante Stede Bonnet.
- Bonnet: Edward? Edward, siete voi? Signore Iddio, le Indie Occidentali sono minuscole!
- Edward: Salve, Bonnet. Che sorpresa ritrovarvi qui.
- Bonnet: Ho incontrato il signor Thatch alcuni mesi fa e gli ho chiesto di prendermi sotto la sua ala, capite? Per lui devo darmi una svegliata e diventare un vero pirata.
Thatch allunga una bottiglia di rum a Bonnet, che la prende al volo.
- Edward: Buona fortuna, allora. Chiunque diventa un pirata sotto l'ala di Barbanera.
Edward si immerge nel relitto, che ospita anche un grosso banco di squali. Evitando i predatori, riesce a recuperare una fiala di medicine e a risalire in superficie. Una volta riemerso, sale sul ponte della Queen Anne's Revenge.
- Thatch: Ehilà! Novità?
- Edward: Ho trovato una cassa in mezzo a un branco di squali.
Edward apre la fiala e ne inizia a versare il contenuto.
- Edward: Ma temo che il suo elisir... sia guasto.
Edward porge la bottiglietta a Bonnet, che, dopo averla annusata, conferma il suo giudizio.
- Thatch: Maledizione! Diavolo! Ruberemo le medicine, ora?
- Edward: Ricorda il perdono, Thatch. Andiamoci piano.
- Thatch: Ma chi sei tu? Hornigold? Un pirata senza le palle di assaltare?
- Edward: Preferisce la cautela ai cannoni.
Thatch si avvicina velocemente ad Edward, con fare serio.
- Thatch: La cautela non serve senza il carisma! Se un uomo si comporta da sciocco, solo gli sciocchi lo seguono. Ma se sembra un demonio, tutti gli obbediranno.
- Edward: E tu saresti un demonio?
Lentamente, Thatch indossa il suo cappello, costellato da micce di granata che bruciano.
- Thatch: Per il pubblico, sì. È soltanto scena.
Barbanera si avvicina a Bonnet, con fare minaccioso.
- Thatch: Dai al nemico qualcosa da temere. Un diavolo dell'Inferno uscito da un incubo, e tutti cadranno in ginocchio ad implorare pietà! E perdono a Dio! (Ringhia ferocemente)
- Bonnet: Oddio!
Thatch si calma e si allontana da Bonnet.
- Edward: Niente male.
- Thatch: Lo so bene.
Thatch inizia a dirigersi verso il timone della sua nave.
- Thatch: Se trovi un modo discreto di ottenere le medicine, avvertimi. Altrimenti facciamo a modo mio!
Risultato[]
Edward equipaggia la Jackdaw di una campana subacquea. Tenta anche di recuperare qualche medicina dal fondo degli abissi, ma invano.