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"Era redatto in una lingua esotica a me incomprensibile e piena di disegni. Piante e animali degni di un vero oppiomane."
―Le Chasseur descrive il manoscritto Voynich, 1752[src]
ACIV Storia segreta - Manufatti - Manoscritto Voynich

Il manoscritto Voynich.

Il manoscritto Voynich è un codice illustrato scritto a mano nel linguaggio degli Isu.[1]

Possessori[]

Raccolta completa

  • Rodolfo II (? - ?)[2]

Raccolta parziale

Storia[]

Si ritiene comunemente, anche se erroneamente che il manoscritto Voynich fosse stato scritto agli inizi del XV secolo, intorno al 1405, anche se in realtà fu scritto molto prima. Il primo e unico possessore noto dell'intero manoscritto fu Rodolfo II d'Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero.[2]

XVIII secolo[]

In un momento imprecisato dopo la morte di Rodolfo II, il manoscritto venne separato in pagine. Quattro pagine del manoscritto entrarono in possesso del governatore della Giamaica Peter Beckford, uno dei più ricchi proprietari terrieri del suo periodo. Tuttavia, le pagine vennero rubate dalla sua collezione e vennero sparse nei Caraibi, fino a quando non vennero raccolte dal pirata e Assassino Edward Kenway tra il 1715 e il 1722.[2]

Colonie americane[]

Nei decenni successivi, sia gli Assassini sia i Templari intuirono il legame tra il manoscritto e la scatola dei Precursori, uno dei pochi Frutti dell'Eden in grado di tradurre il suo testo incomprensibile. Nel 1755, l'inventore Benjamin Franklin fu il primo essere umano conosciuto a far funzionare il manoscritto insieme alla scatola, elettrizzando quest'ultima con un fulmine. L'Assassino Shay Cormac, presente all'esperimento, scoprì che una delle posizioni dei templi della Prima Civilizzazione mostrate dalla scatola era situata a Lisbona, in Portogallo, scoprendo successivamente che era situato sotto il convento do Carmo.[1]

Entrando in contatto con il manufatto all'interno del tempio, Shay inconsapevolmente lo fece distruggere scatenando un disastroso terremoto che comportò la distruzione di Lisbona. Tornato alla tenuta di Davenport con i sensi di colpa, Shay decise di rubare il manoscritto dal suo Mentore Achille Davenport per impedire che la caccia ai templi della Prima Civilizzazione provocasse altre tragedie simili a quella di Lisbona. Shay cercò di fuggire dalla tenuta, ma in vicinanza della scogliera l'Assassino Louis-Joseph Gaultier gli sparò. Shay cadde dalla scogliera in mare aperto portando con sé il manoscritto, venendo in seguito trovato dal Templare George Monro. Quest'ultimo prese il manoscritto e mise Shay alle cure di Barry e Cassidy Finnegan.[1]

Nel 1757, Monro inviò a Shay una lettera con allegato il manoscritto affidandogli la missione di scoprire i suoi segreti. Un po' di tempo dopo sempre nello stesso anno, Shay raggiunse Monro ad Albany che stava subendo un assedio da parte dei francesi aiutati dagli indiani guidati dall'Assassino Kesegowaase. Shay consegnò il manoscritto a Monro ordinandogli di fuggire sulla Morrigan, mentre lui avrebbe distratto e ucciso Kesegowaase. Shay riuscì ad uccidere l'ex confratello, ma scoprì dalle sue ultime parole che Liam O'Brien in quel preciso momento si stava occupando di uccidere Monro e di prendere il manoscritto.[1]

Nel 1759, gli Assassini prepararono una spedizione verso un altro tempio Isu, dato che Hope Jensen riuscì a replicare l'esperimento di Franklin di quattro anni fa al quale lei stessa assistette. Liam e Achille guidarono la spedizione all'Artico, ma Shay, accompagnato dal suo Gran Maestro Haytham Kenway, li inseguì. All'interno del tempio, Liam urtò il suo manufatto scatenando un terremoto. Sfruttando la confusione Liam e Achille fuggirono separandosi. Mentre Haytham avrebbe inseguito Achille, Shay inseguì Liam e, a malincuore, lo uccise rientrando in possesso del manoscritto.[1]

XIX secolo[]

Nel 1839, il Mentore della Confraternita indiana degli Assassini, Hamid, incaricò Arbaaz Mir di recuperare una mappa dal manoscritto Voynich che conteneva informazioni dettagliate sul diamante Koh-i-Noor, un frutto dell'Eden, per proteggerlo dai Templari inglesi.[6]

Tempi moderni[]

Nel 2013, le Abstergo Industries incaricò alcuni analisti della Abstergo Entertainment di far rivivere i ricordi di alcuni soggetti vissuti in Europa tra il XV e il XVI secolo in modo tale che durante le sessioni Animus si trovasse il manoscritto Voynich e un suo presunto collegamento con il filosofo inglese Roger Bacon.[2]

Caratteristiche[]

Nonostante la sua connessione con alcuni Frutti dell'Eden, come la scatola dei Precursori, il manoscritto Voynich non è un Frutto dell'Eden, in quanto creazione dell'uomo.[7]

Curiosità[]

  • Il manoscritto prende il nome da Wilfrid Voynich, un mercante di libri polacco, che lo acquistò nel 1912.
  • Si ipotizza che Rodolfo II entrò in possesso del manoscritto comprandolo da John Dee. Un'altra teoria suggerisce anche che il manoscritto fu scritto da Edward Kelley attraverso le sue conversazioni con alcuni membri della Prima Civilizzazione attraverso la sua sfera di cristallo.
  • La mappa avuta da Arbaaz Mir contiene le pagine del manoscritto Voynich Folio 70r e 75r ed anche disegni sul Koh-i-Noor, altre due Mele dell'Eden, un sigillo della memoria e alcuni simboli trovati da Bruto nella cripta sotto il Colosseo.

Galleria[]

Apparizioni[]

Apparizioni non canoniche[]

  • Assassin's Creed: The Ming Storm

Fonti[]

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