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Majd Addin (1137 - 1191) è stato reggente di Gerusalemme e scriba del Sultano Saladino nonchè membro dell'Ordine dei Templari. Fu il sesto bersaglio dell'Assassino Altaïr Ibn-La'Ahad durante la caccia ai Nove e come tutti i suoi fratelli Templari, la sua morte fu pianificata da Al Mualim. Majd operava nel distretto povero di Gerusalemme.

Biografia[]

Reggente di Gerusalemme[]

Si conosce poco sull'origine e i primi anni di Majd Addin, se non proprio nulla. Tuttavia, le poche informazioni a noi pervenute lasciano intuire che egli fece carriera ed ebbe un'istruzione adeguata. Addirittura ci è stata tramanda la notizia che l'uomo divenne consigliere del sultano di Gerusalemme. Quest'ultimo, impegnato sempre più nella guerra contro i crociati di Riccardo I d'Inghilterra, sceglie Addin come suo successore. Ovvero eleva il giovane da scriba a reggente, cioè governatore della città di Gerusalemme. In quel momento Majid Addin cominciò ad esercitare un potere assoluto ed autocratico. Approfittando dunque dell'assenza del sultano, il controllo totale dell'uomo fu tale che ogni oppositore venne ridotto al silenzio o allontanato. Saladino aveva predicato la tolleranza e la compassione, tuttavia Majid governava con la paura e l'intimidazione sconvolgendo la politica praticata dal suo predecessore. Teneva processi pubblici nei quali giustiziava individui colpevoli di crimini minori come gioco d'azzardo, piccoli furti e prostituzione.

Morte[]

Nel 1191, Addin catturò un membro della Confraternita degli Assassini, accusandolo di eresia. Dopo poco tempo il reggente mandò al patibolo l'Assassino, tuttavia poco prima che venisse giustiziato, Majid venne ucciso. Si trattò di un atto pubblico compiuto dal confratello del condannato: Altaïr Ibn-La'Ahad. In punto di morte Majid Addin ammise di aver ucciso per puro piacere personale e per la sensazione provata durante tale atto: si alleò con i Templari affinché quest'ultimi gli dessero sufficiente potere da permettergli il suo pugno di ferro sul governo di Gerusalemme.

Caratteristiche e personalità[]

Majid Addin era un uomo assetato di potere, questa sua bramosia lo portò ad unirsi ai Templari. Majid Addin era un buon interlocutore, riusciva a manipolare le menti della gente facendogli credere altre cose.

Majid Addin era anche un uomo sadico, tutti gli omicidi che compieva li faceva perché gli piaceva farlo, così facendo guadagnava fama e gloria.

Ultime parole[]

AC Majd Addin 5

Gli ultimi momenti di Majd.

  • Altair: Il vostro lavoro qui è finito.
  • Majid: No. Noo. Era appena iniziato.
  • Altair: Ditemi, qual'era il vostro ruolo in tutto questo. Intendete giustificarvi come gli altri delle vostre malefatte?
  • Majid: La fratellanza voleva la città, io volevo il potere, c'era un'opportunità.
  • Altair: L'opportunità di poter uccidere degli innocenti?
  • Majid: Non così innocenti. Le voci di dissenso tagliano come l'acciaio, infrangono l'ordine in questo concordo con la fratellanza.
  • Altair: Avete ucciso delle persone perché non la pensavano come voi?
  • Majid: Certo che no. Le ho uccise solo perché potevo, perché era divertente. Sai cosa si prova a determinare il destino altrui? Hai visto come esultava il popolo? Quanto mi temevano? Ero come un Dio. Tu avresti fatto lo stesso potendo puntare al potere.
  • Altair: Un tempo forse, ma poi ho appreso chi si oppone al di sopra degli altri.
  • Majid: Sarebbe a dire?
  • Altair: Lasciate che vi mostri.

Altair pugnala Majid con la sua lama celata, uccidendolo.

Curiosità[]

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