|
Che cosa? Chi è Desmond? Non capisco! Il titolo di quest'articolo è una congettura. Malgrado sia canonico, non esiste un nome ufficiale per il soggetto della pagina. |
Il maestro della Torre (? - 1190) è stato un membro di alto rango dell'Ordine dei Templari e il comandante della torre di Gerusalemme, una base militare crociata, a Gerusalemme. Inoltre prese sotto la sua ala uno studente.
Il maestro decise di vestirsi con gli abiti identici agli Assassini e prese come insegna personale quella degli Assassini con la differenza di essere invertita. Inoltre si allenò per avere le medesime abilità degli Assassini, risultando abile nella corsa acrobatica, e le insegnò al suo studente. Nel tentativo di convincere l'Assassino Altaïr Ibn-La'Ahad di tradire la sua Confraternita per unirsi ai Templari, il maestro affermò che entrambi condividevano lo stesso Credo.
Biografia
Nel 1190, i Templari erano alla ricerca del Calice, un'antica reliquia situata all'interno del leggendario tempio del Deserto. Nonostante non fossero più in possesso delle tre chiavi per accedere al tempio, il maestro era in possesso di una mappa che rivelava la posizione precisa del tempio e tenne al sicuro nella torre di Gerusalemme.
Prima che il leader Templare Lord Basilisk potesse studiare la mappa, alcuni agenti Assassini inviati da Hazad la rubarono. I crociati riuscirono comunque a trovare la mappa nel negozio di Hazad. La presero, uccisero Hazad e la riportarono alla torre. Tuttavia, subirono un'incessante inseguimento da parte di Altaïr, anch'esso alla ricerca del Calice e interessato, quindi, alla mappa. Sebbene i crociati riuscirono a riportare la mappa all'interno della torre, non riuscirono a fermare definitivamente Altaïr, il quale assaltò da solo l'intero complesso militare e sconfisse tutti gli ostacoli postegli davanti.
Raggiunta la torre, Altaïr vi entra, ritrovandosi nella sala principale e incontrando il maestro, il quale si complimentò con l'Assassino per la straordinaria abilità dimostrata e gli propose di unirsi all'Ordine. Altaïr rifiutò l'offerta, ma il maestro gli diede il tempo di ripensare alla sua offerta e lo lasciò con la compagnia delle sue guardie. Sconfitte le guardie, Altaïr si mise all'inseguimento del maestro e lo trovò nella stanza successiva. Il maestro gli propose una seconda volta la sua unione all'Ordine, ma l'Assassino rifiutò. Alla fine, il maestro attaccò Altaïr, ma nel combattimento si accorse che l'abilità del suo avversario era superiore al suo. Quindi, si ritirò e ordinò alle sue guardie di coprire la sua ritirata.
Dopo aver raggiunto i piani superiori della torre, ordinò al suo studente di bloccare la strada dell'Assassino e di offrirgli per l'ultima volta la sua proposta. Altaïr riuscì a sfuggire alle difese arrampicandosi intorno alla torre, ma quando entrò nella stanza della prigione si ritrovò davanti lo studente. Lì, Altaïr rifiutò la proposta dello studente e dopo aver combattuto contro di lui, riuscì ad ucciderlo.
Continuando a salire nei piani successivi, Altaïr incontrò altre guardie che uccise finché non incontrò nuovamente il maestro. Tra i due iniziò un duello, ma il maestro, vedendosi sconfitto, decise di ritirarsi. Altaïr si mise al suo inseguimento, ma dovette superare alcuni ostacoli che sfidavano la sua astuzia e il talento nella corsa acrobatica lasciati dal maestro, conscio di non poterlo sconfiggere in combattimento. Tuttavia, gli ostacoli non fermarono Altaïr e il maestro rimase bloccato nella stessa stanza in cui era custodita la mappa.
Mentre Altaïr e il maestro giravano intorno alla teca, quest'ultimo si lasciò andare e mostrò la sua frustrazione per le azioni di Altaïr, poiché ha distrutto mezza fortezza pur di ucciderlo. Altaïr, invece, gli ricordò che il suo obiettivo era la mappa e non lui. Tra i due iniziò un aspro duello che si concluse con Altaïr vincitore, dopo che riuscì a rompere le difese del maestro e ad ucciderlo.
Curiosità
- Il modello del personaggio del maestro è identico a quello usato all'Assassino Harash.
- Al loro primo incontro, Altaïr descrisse gli abiti del maestro "strana veste", nonostante quest'ultimo fosse vestito con degli abiti quasi identici al suo.
Galleria
Fonti
| ||||||||||||||||||||||||||||