- Potresti aver cercato il ricordo Lupo travestito da agnello di Assassin's Creed: Brotherhood.
Lupi travestiti da agnelli è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Ezio Auditore da Firenze si dirige verso Piazza del Duomo, dove i congiurati vogliono uccidere Lorenzo de' Medici e suo fratello Giuliano de' Medici. Nonostante i suoi sforzi, Ezio riesce a salvare e a portare al sicuro a Palazzo Medici solamente Lorenzo.
Dialoghi[]
Ezio Auditore da Firenze arriva a Santa Maria del Fiore, dove sa che Francesco de' Pazzi e gli altri congiurati hanno intenzione di assassinare Lorenzo de' Medici e suo fratello Giuliano de' Medici prima della messa.
- Ezio: (Cercando tra la folla) Ecco Lorenzo e sua moglie.
Ecco Giuliano, fratello di Lorenzo. Ma dov'è Francesco?
Ezio vede Francesco de' Pazzi uscire dalla folla e avvicinarsi a Giuliano de' Medici insieme a Bernardo Baroncelli.
- Ezio: Eccolo là. È ora di colpire.
Bernardo Baroncelli si lancia verso Giuliano de' Medici armato di un pugnale.
- Bernardo: Crepa, traditore!
Giuliano viene ferito alla gola da Bernardo e cade a terra. Si rialza velocemente e tenta di fuggire, ma viene fermato da Francesco de' Pazzi. In quel momento Lorenzo de' Medici, che stava parlando con due uomini nei pressi dell'entrata della chiesa, si accorge di ciò che sta accadendo e vede suo fratello in difficoltà.
- Lorenzo: Giuliano! No!
Lorenzo prova ad intervenire in favore di suo fratello, ma viene colpito alla schiena dai due uomini con cui stava parlando, che si rivelano essere Stefano da Bagnone ed Antonio Maffei. Lorenzo cade a terra mente Francesco e Bernardo colpiscono nuovamente Giuliano, che cade a terra.
- Giuliano: No! In nome di Dio, vi scongiuro! Pietà!
Francesco de' Pazzi si avvicina a Giuliano de' Medici e lo pugnala piu volte fino ad ucciderlo.
- Francesco: Nessuna pietà! Cane maledetto! Muori! Muori! Muoriiii!
Nel frattempo Lorenzo de' Medici si rialza ed estrae la spada, mettendo in fuga Bernardo Baroncelli, Stefano da Bagnone ed Antonio Maffei.
Una volta morto Giuliano, Francesco de' Pazzi estrae la spada e si lancia contro Lorenzo de' Medici.
- Francesco: Per te è finita ormai, Lorenzo! Tutta la tua famiglia è destinata a perire per mano mia!
Alcune guardie fedeli ai congiurati corrono in aiuto di Francesco e circondano Lorenzo de' Medici. Ezio combatte contro di loro.
- Lorenzo: Infame! Omicida! Ti ucciderò!
- Francesco: Te la sei cercata, Lorenzo! Ora morirai, non hai scampo!
- Lorenzo: Aspetta... Di grazia. Mi serve aiuto!
Ezio elimina tutti i soldati di Francesco che, ferito e rimasto solo, fugge e si ritira.
Altri soldati attaccano Lorenzo, ma Ezio riesce ad eliminarli tutti.
- Lorenzo: Ti... Ti devo la vita.
- Ezio: Non è nulla. Ma l'uomo che v'ha fatto questo deve pagare.
- Lorenzo: Non ora... Prima mi serve aiuto. Nella mia casa. Fra gente fidata... Puoi...?
Ezio accetta di aiutare Lorenzo a raggiungere la sua abitazione e iniziano a dirigersi verso Palazzo Medici.
- Lorenzo: Sto perdendo molto sangue...
- Ezio: Coraggio, signore. Vado più veloce che posso.
Avanzando verso Palazzo Medici, Ezio e Lorenzo passano attraverso diversi gruppi di soldati dei Medici che combattono con guardie fedeli ai congiurati.
- Lorenzo: Francesco de' Pazzi! Lo ucciderò! Spazzerò via da questa città tutta la sua famiglia! Verranno annientati!
- Ezio: Quietatevi, signore. Conservate le energie o dovrò consegnare un cadavere...
Ci siamo quasi.
I due sono attaccati dalle guardie dei Pazzi.
- Lorenzo: Speravo di poter evitare di combattere, ma pare che la sorte abbia deciso altrimenti.
È da tempo che non pratico l'arte della guerra... Spero di non aver perso il mio smalto.
Badate a voi! Benché indossi nobili vesti, vi assicuro che sono più che capace di ridurvi a brandelli!
I due raggiungono il retro di Palazzo Medici ed Ezio bussa alla porta.
- Ezio: Lorenzo è stato ferito! Aprite la porta!
La guardia alla porta risponde alla richiesta di Ezio.
- Poliziano: Parola d'ordine!
- Lorenzo: Poliziano! Apri questa maledetta porta!
Sentendo la voce di Lorenzo de' Medici, Poliziano apre subito la porta.
- Poliziano: Per la Vergine Beata! Entrate, svelti! La città è in guerra! Presto!
Poliziano ed Ezio aiutano Lorenzo ad entrare nel Palazzo e a sedersi su una panca vicina alla porta. Una volta aiutato Lorenzo, Ezio si dirige verso l'uscita del Palazzo.
- Lorenzo: Aspetta...
Ezio si ferma e si gira verso Lorenzo.
- Lorenzo: Ti sono debitore. Dimmi. Perché mi hai aiutato?
- Ezio: Non siete il solo a cui i Pazzi abbiano ucciso un fratello. Mi chiamo Ezio Auditore.
- Lorenzo: Ah! Il figlio di Giovanni... Tuo padre era un brav'uomo. Conosceva l'onore. La lealtà.
Una guardia entra allarmata nel Palazzo.
- Guardia: I Pazzi stanno assaltando il Palazzo della Signoria! Non riusciremo a respingerli a lungo!
- Poliziano: No! Se riescono a entrare, uccideranno i nostri sostenitori e metteranno i loro cani al potere!
- Lorenzo: E sarei sopravvissuto per nulla. Io devo...
Lorenzo prova ad alzarsi dalla panca ma, dopo aver capito di essere troppo affaticato per riuscire anche solo a stare in piedi, si risiede.
- Lorenzo: (Smorfia di dolore)
(Tenendo la mano ad Ezio) Francesco de' Pazzi... Aiutaci a salvare la città, Auditore... Uccidilo.
Ezio esce da Palazzo Medici per ottemperare alla richiesta di Lorenzo de' Medici.
Risultato[]
Ezio riesce a salvare Lorenzo de' Medici dall'attentato pianificato da Francesco de' Pazzi e dagli altri congiurati Templari.