Le porte dell'arsenale è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Dopo aver pedinato Tarik Barleti, Ezio Auditore da Firenze si dirige verso le porte dell'arsenale dove incontra Yusuf Tazim. Insieme decidono di fomentare una rivolta popolare contro i Giannizzeri così da distrarli in modo da oltrepassare più agevolmente le porte dell'Arsenale.
Dialoghi[]
Tarik Barleti e un suo Giannizzero incontrano un uomo di nome Manuele e la sua guardia del corpo, che porta con sé uno scrigno, presso le porte dell'Arsenale di Costantinopoli.
- Manuele: Potete verificare la somma, Tarik, ma terrò il denaro finchè non avrò visto la merce con i miei occhi e ne avrò saggiato la qualità.
- Tarik: Intesi. Siete un uomo accorto, Manuele.
- Manuele: La fiducia senza cinismo è vana.
- Giannizzero: I conti tornano, Tarik. C'è tutto.
- Manuele: E adesso?
- Tarik: Avrete accesso all'Arsenale. Se sarete soddisfatto, la merce verrà recapitata nel luogo di vostra scelta.
- Manuele: I vostri sono disposti a viaggiare?
- Tarik: Nessun problema.
- Manuele: Molto bene. Vi farò tracciare una mappa entro la settimana.
I quattro uomini entrano nell'Arsenale.
Ezio Auditore da Firenze incontra Yusuf Tazim fuori dalle porte dell'Arsenale.
- Ezio: Siamo qui per lo stesso motivo?
- Yusuf: Uno dei miei uomini dice di aver visto un carico d'armi entrare nell'Arsenale. Così mi sono incuriosito.
- Ezio: Armi, eh? Sarei curioso di vederle anche io.
- Yusuf: A meno di non uccidere tutti, non so come potresti entrare.
Yusuf ed Ezio osservano due Giannizzeri maltrattare un mercante che vende la sua merce poco fuori le mura dell'Arsenale.
- Giannizzero: Ti avevamo avvisato! Niente mercanti vicino alle mura dell'Arsenale. Levate questa roba.
- Mercante: Ipocriti! Se i vostri uomini non comprassero la mia merce, non la venderei qui. Siete peggio dei Bizantini, traditori!
Uno dei due Giannizzeri colpisce, con un pugno al volto, il mercante che cade a terra.
- Giannizzero: Bada a come parli, parassita!
- Yusuf: Pure in tempo di pace, i poveri sono sempre sotto assedio.
- Ezio: Se li spingiamo a sfogare la loro rabbia, forse questo aiuterà la notra causa.
Ezio inizia a corrompe i banditori presenti presso le porte dell'Arsenale in modo che spingano, con le loro parole, i cittadini di Costantinopoli, presenti nei dintorni, a scatenare la loro rabbia contro i Giannizzeri.
- Yusuf: Fingere solidarietà per conseguire i tuoi scopi. Che gentiluomo, no?
- Ezio: Non è bello, lo so. Ma funzionerà.
Una volta corrotti tutti i banditori presenti nei dintorni ed aver scatenato, con il loro aiuto, la rabbia della popolazione di Costantinopoli verso i Giannizzeri presenti nell'Arsenale, Ezio e Yusuf si ritrovano.
- Ezio: Quella porta non rimarrà chiusa per molto.
- Yusuf: La gente ti sta facendo un favore, Ezio. Ricambialo, e fai in modo di difenderla.
Le guardie attaccano i cittadini in protesta ed Ezio li difende.
Una volta aver respinto, con l'aiuto di Ezio, gli attacchi delle guardie, i cittadini di Costantinopoli in rivolta aprono con la forza le porte dell'Arsenale e vi irrompono scagliandosi contro i Giannizzeri e permettendo anche ad Ezio di entrarvi.
Risultato[]
Dopo aver scoperto che Tarik è coinvolto in un complotto, Ezio scatena una rivolta popolare contro i Giannizzeri e la sfrutta per entrare nell'Arsenale dove si trovano Tarik e Manuele.