- "Ricordate sempre il nostro scopo: guidare le anime inquiete sulla via della pace, guidare i desideri inquieti fino a placare i cuori più ardenti, guidare le menti inquiete a giusti e sobri pensieri."
- ―Laureano de Torres y Ayala[src]
Laureano José Torres y Ayala è stato un colonnello dell'Ejército de Tierra, nonché 30° governatore della Florida e 42° governatore di Cuba. Risiedette a L'Avana per la maggior parte della sua vita, e da lì sotto il ruolo di Gran Maestro dirigeva le operazioni dell'Ordine dei Templari in tutte le isole delle Indie Occidentali.
Discendente di una lunga dinastia di politici spagnoli, Laureano divenne un Templare fin dalla sua maturità, salendo rapidamente al ruolo di Gran Maestro. Allora si dedicò alla ricerca dei Saggi, esseri capaci di schiudere le porte dell'Osservatorio: un antico tempio della Prima Civilizzazione in cui era rinchiuso un immenso potere. Riuscì ad individuarne uno nel carpentiere Thom Kavanagh, che tuttavia venne rapito dal Mentore degli Assassini caraibici Bahlam.
Successivamente partecipò alla guerra di successione spagnola ottenendo un primo mandato da governatore in Florida. Nel 1708 venne nominato governatore di Cuba, stabilendosi a L'Avana. Tuttavia venne arrestato per corruzione nel 1711, e prosciolto dopo due anni di prigionia. Tornò in carica lo stesso anno del suo rilascio, passando i due anni successivi ad estendere le ricchezze della capitale cubana e ad amplificare l'attività dei Templari nei Caraibi.
Reclutò anche diversi esponenti europei quali il noto Woodes Rogers. Al tramonto dell'età d'oro della pirateria diede la caccia ad un nuovo Saggio, Bartholomew Roberts, che braccò ininterrottamente per sette anni. Le sue azioni vennero tuttavia ostacolate dal pirata Edward Kenway. Venne ucciso da quest'ultimo nel 1722, durante una spedizione spagnola che Torres organizzò verso l'Osservatorio.
Biografia[]
Primi anni[]
- "Molti hanno servito la Corona nella mia famiglia, è una dinastia di politici."
- ―Laureano sulla sua famiglia[src]
Laureano Torres y Ayala nacque a L'Avana nel 1645, ma divenne naturalizzato spagnolo crescendo a Madrid. Era figlio del governatore venezuelano Tomàs Torres y Ayala e di Elvira de Quadros Castellanos, nipote prediletta dell'ambasciatore di Spagna. La sua nobile discendenza gli concesse di vivere la sua gioventù nello sfarzo, frequentando le migliori scuole del regno.[1]
Circa nella sua maturità si arruolò volontario nell'Ejército de Tierra, e grazie alla notevole influenza della sua famiglia sulla politica del paese divenne in breve colonnello di un piccolo reggimento. In questo periodo si avvicinò all'Ordine dei Templari, salendo al rango di Gran Maestro pochi decenni dopo. Da quel momento iniziò a dirigere le ricerche dell'Osservatorio, un santuario dall'inestimabile potere. Apprese anche dell'esistenza dei Saggi, entità umane capaci di controllare l'Osservatorio.[1]
Permanenza a Kingston[]
- Laureano: Sentite forse delle voci, signor Kavanagh? Voci, non capite? Dal profondo della vostra mente. O ricordi, per essere più precisi, di una vita passata.
- Thom: Non capisco a cosa vi riferiate, signor Torres.
- ―Laureano dialoga con il Saggio[src]
Laureano passò diversi anni alla ricerca di un Saggio, incontrandosi con numerosi viaggiatori ed eremiti. Dalle sue ricerche scoprì che i Saggi discendevano da un'antica razza che popolò la terra anni prima; in particolare essi soffrivano di temporanee allucinazioni e spesso erano soggetti ad incubi provenienti dal passato. Con queste informazioni in suo possesso Torres iniziò a finanziare diverse spedizioni nei Caraibi, così da scovare un Saggio e trovare l'Osservatorio.[2]
Nel 1673 venne contattato dal noto mercante Peter Beckford che affermava di avere in suo possesso un Saggio. Dunque Laureano si imbarcò su un galeone spagnolo camuffato con una bandiera d'Olanda, mettendosi in rotta verso Kingston. Lì venne accolto nella piantagione di Beckford, dove studiò diversi documenti antichi appartenenti alla collezione privata del mercante giamaicano. Successivamente, Laureano conobbe Thom Kavanagh, il presunto Saggio.[2]
Poco dopo aver cenato si recò da Kavanagh, interrogandolo sui suoi eventuali incubi. Tuttavia il Saggio lo liquidò con poche parole, congedandosi rapidamente. Torres non si dimostrò disposto a rinunciare e verso la tarda notte lasciò una missiva nella camera di Thom, chiedendogli un incontro privato. Il Saggio, tuttavia non arrivò né quella sera né il giorno dopo. Questo perché era stato rapito da Bahlam un superstite maya e Mentore degli Assassini caraibici. Dichiarato il fallimento della missione, il Gran Maestro lasciò la piantagione di Beckford il secondo giorno di ospitalità.[2]
Guerra di successione spagnola[]
Il 5 agosto 1687, Laureano si sposò con la nobildonna cubana Catalina Gertrudis Bayona y Chancón, da cui ebbe tre figli: Tomasa María, Antonio e Manuela. Nel 1693, i suoi servizi all'esercito spagnolo vennero compensanti col suo primo mandato da governatore delle colonie ispaniche della Florida, rappresentandovi l'ambasciata di Carlo II. Conseguì anche un secondo anno da governatore, licenziandosi dalla sua carica nel 1699, momento in cui fece ritorno in Europa per assistere al funerale del re. Lo stesso anno dovette affrontare anche il decesso di suo padre, e alla successiva apertura del testamento ereditò il titolo di marchese del casato dei Torres y Ayala e l'ingresso nell'Ordine religioso dei Cavalieri di Santiago.[3][1]
Nel 1704 fece volontariato durante la guerra di successione spagnola, combattendo in nome di Filippo V, nuovo sovrano dell'impero spagnolo. Entrato nelle grazie del re, Laureano venne nominato governatore di Cuba il 18 gennaio 1708. Trasferitosi a L'Avana, tentò di estendere il raggio d'azione dei Templari instaurando una pressante politica forzata sulla città. Le sue azioni vennero tuttavia fermate dallo stesso re Filippo, che inviò il colonnello Josè Fernandez de Cordoba ad arrestare il Templare per corruzione. Laureano passò i successivi due anni della guerra imprigionato nella fortezza di El Morro.[1]
Venne scarcerato nel 1713, vincendo nuovamente le elezioni il 18 febbraio. Divenuto nuovamente governatore, Laureano finanziò con il patrimonio di famiglia la restaurazione dell'intera città. In particolare, collaborò alla costruzione di roccaforti militari, della provincia di Santiago del Bejucal e dell'ospedale di San Lazaro. Grazie a lui, L'Avana divenne la città più grande e ricca delle Indie Occidentali e da governatore iniziò a stringere rapporti con uomini provenienti da tutta Europa. In particolare strinse rapporti amichevoli con il corsaro inglese Woodes Rogers e l'armaiolo francese Julien Du Casse, che di buon grado accettarono di unirsi all'Ordine dei Templari.[1]
Un nuovo Saggio[]
- "Señor Duncan Walpole, accetto la vostra generosa offerta e attendo con ansia il vostro arrivo. Se davvero siete in possesso di ciò che bramo, vi ricompenserò più che degnamente. [...]. Quindi venite a L'Avana in fretta, confidando che vi accoglierò come un fratello."
- ―Una lettera di Torres a Walpole[src]
In momento imprecisato tra il 1714 e il 1715, Laureano reclutò nell'Ordine un comandante spagnolo noto come El Tiburón, che in breve divenne il suo braccio destro. Circa nel periodo estivo del 1715, entrò in contatto con l'Assassino inglese Duncan Walpole, con cui si scambiò diverse lettere. In una di queste, l'inglese decise di tradire la Confraternita e offrì mappe indicanti gli accampamenti degli Assassini e una fiala in cui raccogliere il sangue di un nuovo Saggio, da poco catturato dai Templari.[4]
Laureano accolse dunque Julien e Woodes nella villa governativa a L'Avana, organizzando i preparativi per la loro iniziazione. Duncan Walpole giunse in città con una settimana di ritardo. Infatti a sua insaputa il vero Walpole era stato ucciso dal pirata Edward Kenway sulle coste di Capo Bonavista; e costui prese le sembianze dall'Assassino per intascare la ricompensa promessa dal governatore. Il Gran Maestro dunque accolse i suoi ospiti in una terrazza, e una volta ottenute le mappe e la fiala dal falso Duncan Walpole, invitò i suoi ospiti in un gazebo, dove li introdusse ufficialmente nell'Ordine dei Templari.[4]
Completata la cerimonia, Torres intrattenne una riunione con i presenti, rivelando tutto ciò che sapeva sull'Osservatorio e i corrispondenti Saggi. Infine i cinque brindarono ad un futuro pieno di successi. Il giorno successivo Torres e i Templari si incontrarono al porto, dove era detenuto il nuovo Saggio: un uomo di cognome Roberts. Raccolto il suo sangue nella fiala, i Templari lo scortarono nella dimora governativa. L'operazione ebbe successo nonostante i numerosi attacchi degli Assassini e il tentativo di fuga di Roberts.[4][5]
Per il valore dimostrato sul campo, Torres consegnò a Kenway un compenso di mille real, considerandola la prima trancia di un maggiore investimento. In quel momento Laureano intuì che l'Assassino da lui conosciuto non era il vero Duncan Walpole, e prevedendo un ulteriore tradimento da parte di quest'ultimo decise di tendergli un imboscata.[5]
Durante la notte, Roberts fuggì dalla sua prigione, lasciando molti cadaveri sulla sua scia. Le previsioni di Laureano si realizzarono, e quella stessa notte sorprese il falso Assassino nella prigione. Credendolo il responsabile della fuga del Saggio, il Gran Maestro ordinò il suo imprigionamento sulla flotta del tesoro spagnola, diretta a Siviglia.[6]
Braccando Roberts[]
- Laureano: Due anni fa abbiamo offerto una taglia per la cattura del Saggio. Ora qualcuno dice di averlo trovato, l'oro è il suo riscatto.
- Edward: Chi l'ha trovato?
- ―Laureano ad Edward Kenway, dopo l'assalto a Punta Guarico[src]
Decretata la scomparsa del Saggio Roberts, Laureano mise una grossa taglia sulla sua cattura. Con le mappe ottenute da Edward Kenway, iniziò a bersagliare la base operativa degli Assassini nelle rovine maya di Tulum. Inoltre inviò quattro agenti Templari nelle maggiori capitali caraibiche e nelle isole Cayman, così da eradicarvi l'influenza delle gilde nemiche. Due anni dopo, Torres incontrò il confratello Francis Hume, ordinandogli di uccidere l'Assassino Samuel Bellamy e i suoi collaboratori Alonzo Batilia e Olivier Levasseur, che da tempo stavano commettendo atti di pirateria ai danni dei Templari. Pertanto Laureano in persona donò a Hume una flotta di navi Templari scelte per uccidere Bellamy - tuttavia anche questo tentativo fallì.[1][7]
Tempo dopo Laureano ricevette notizie del Saggio, in possesso di Laurens Prins, un vecchio schiavista olandese naturalizzato giamaicano. Tramite diverse lettere i due combinarono in incontro al porto di Kingston. Nel 1717, Laureano si recò al forte di Punta Guarico, dove avrebbe dovuto ricevere il compenso di Prins. Tuttavia la fortezza venne attaccata e conquistata da Edward Kenway, capitano della Jackdaw.[8]
Entrato nella sala amministrativa del forte, il pirata espresse di fronte al Templare, l'intenzione di catturare Roberts sfruttando l'incontro privato che Torres avrebbe tenuto pochi giorni dopo. Costretto a seguire le istruzioni di Kenway, Torres si recò al porto di Kingston poco tempo dopo; lì incontrò Laurens Prins che lo accompagnò alla sua tenuta. Ma una volta accortosi di essere seguito, lo schiavista giamaicano rifiutò il denaro della taglia e ordinò ai suoi soldati di attaccare sia Kenway che l'Assassino James Kidd, venuto a Kingston per uccidere Prins. Scatenatosi uno scontro, Torres fu costretto alla fuga.[9]
Ultimi anni e morte[]
- "Potevamo tenere il potere per noi e ridurre quei miserabili imperi in ginocchio! C'è un enorme potenziale in voi, eppure non l'avete ancora compreso! Potevo mostrarvi tutto..."
- ―Torres a Kenway, all'interno dell'Osservatorio[src]
Tempo dopo, Laureano ottenne diverse informazioni sull'Osservatorio, constatando che era locato nelle zone della Giamaica. Acquisì anche una grossa provvigione di fiale, che fece riempire con il sangue di tutti i Templari, compreso il suo. Inoltre insieme a Woodes Rogers iniziò ad elaborare un progetto per spiare re Giorgio e l'intera Camera dei Lord britannica attraverso l'Osservatorio, raccogliendo il sangue di tutti i suoi deputati nei preziosi cubi di cristallo. Circa nel 1719, consegnò tutte le fiale in suo possesso ad un ammiraglio portoghese diretto ad una base dei Templari a Rio de Janeiro.[10]
Lo stesso anno si recò a Kingston, dove indette una riunione con i suoi confratelli, tra i quali vi era il neo cacciatore di pirati Benjamin Hornigold. Da tale riunione, il Gran Maestro seppe che il Saggio Roberts si trovava a Príncipe, una località dell'Africa occidentale. Rogers e Hornigold lo informarono oltretutto che due fidati agenti Templari, Josiah Burgess e John Cockram, erano già sulle sue tracce. Appagato, fece ritorno a L'Avana, organizzando i preparativi per una spedizione verso l'Osservatorio. Tuttavia, Edward Kenway riuscì ad uccidere sia Burgess sia Cockram, stringendo per primo un'alleanza con Roberts; insieme intercettarono la flotta portoghese in cui Torres aveva caricato le fiale e le trafugarono tutte. Dopo qualche tempo, però, Roberts tradì Kenway consegnandolo alle autorità giamaicane.
Nel tentativo di apprendere informazioni sul tempio, Torres si recò a Port Royal per interrogare Kenway, che non cedette anche dopo ripetute minacce e promesse. Quattro mesi dopo, scoprì che il Mentore maya Ah Tabai aveva liberato Edward da Port Royal e che questi si era alleato definitivamente con gli Assassini.[10] Infatti nel 1722, Laureano scoprì che Woodes Rogers era stato assassinato durante un ricevimento a Kingston. Temendosi come prossimo bersaglio dell'Assassino, Torres adoperò uno stratagemma per coprire la sua fuga da Cuba. Assunse un soldato spagnolo e lo camuffò con una copia delle sue vesti governative, ordinando a El Tiburón di proteggerlo nel Castillo de la Real Fuerza e di avviare un coprifuoco cittadino.[11]
Coperta la sua fuga, Laureano organizzò una grossa spedizione verso la Long Bay, che aveva scoperto ospitare le rovine del tanto cercato sito dei Precursori. In poco tempo le sue armate occuparono la giungla, attuando un vero e proprio genocidio di massa sugli indigeni dell'isola e sui guardiani del tempio. Tuttavia, entrato nella sala principale, Torres non vi trovò il Teschio di Cristallo necessario ad attivare la sfera armillaria. Poco dopo seppe della presenza della Jackdaw sulla costa dell'isola, e ordinò un blocco delle vie d'accesso all'Osservatorio. Ciò tuttavia non bastò a fermare Edward Kenway, che rintracciò e uccise Torres nella platea del tempio. [12]
Caratteristiche e personalità[]
- Prins: Ah, voi spagnoli. I vostri legami con i Mori vi hanno sporcato il sangue e vi hanno rammollito.
- Torres: Questo non vuol dire che credo nell'uguaglianza de ogni razza e sesso. Certo gli uomini più capaci e acuti devono comandare, ma non si guadagna davvero dalla pratica della schiavitù.
- ―Torres espone la sua opinione sulla schiavitù[src]
Laureano era un gentiluomo molto pacato, educazione che ricevette dalle migliori istituzioni spagnole. Molte iscrizioni antiche lo descrivevano come un affabile soldato, capace di instillare il coraggio nei suoi cadetti più insicuri. Divenuto un Templare, acquisì particolari abilità intuitive e strategiche, che fecero di lui uno capo naturale. Dimostrò più volte di comprendere e di sfruttare a suo vantaggio il potere della paura.
Un esempio è riconducibile al suo incontro con il Saggio Thom Kavanagh, momento in cui riuscì immediatamente a capire come far breccia nei timori più profondi del giovane. Inoltre, nei suoi primi anni da governatore cubano si dimostrò facilmente corruttibile e assetato di potere. Tuttavia, con la prigionia imparò il significato dell'agire in incognito. Non provava particolarmente spesso emozioni quali la paura, mostrando coraggio anche di fronte la spavalderia e la ferocia di Edward Kenway. Si mostrava disposto a tutto pur di ottenere i suoi scopi, tanto da minacciare Kenway di nuocere a sua moglie Caroline Scott, all'epoca gravemente malata, se il pirata non gli avesse rivelato l'ubicazione dell'Osservatorio.
Nonostante la sua apparente crudeltà, Torres era spinto anche da ideali di pace e prosperità. Durante l'iniziazione di Rogers e Du Casse affermò infatti che i loro scopi erano votati a guidare le menti e le anime inquiete sulla via della pace. Era anche contrario alla schiavitù, definendo ripugnante l'omicidio di uno schiavo a cui Prins lo fece assistere. Laureano mostrò anche una profonda conoscenza della mentalità umana, sostenendo attraverso una comparazione tra l'ideologia Templare e la schiavitù, che un corpo schiavo spingeva la mente alla ribellione, mentre una mente schiava soggiogava il corpo in modo naturale.
Ultime parole[]
- Laureano: Capitano Kenway, la mia spina nel fianco... Uccidermi vi soddisfa?
- Edward: Faccio solo il mio dovere Torres, voi avreste fatto lo stesso.
- Laureano: E l'abbiamo fatto credo. Non avete più amici, ne famiglia, ne futuro. Ci avete perso molto più di noi...
- Edward: Può essere. Ma se vi uccido pongo rimedio ad un male molto maggiore.
- Laureano: Ci credete sul serio?!
- Edward: Voi vorreste rinchiudere l'intera umanità in un elegante e decorosa prigione, sana e salva, ma privata della ragione e prosciugata dello spirito. Quindi sì, con tutto ciò che ho visto e imparato in questi anni, ci credo eccome.
- Laureano: Sembrate davvero molto convinto, buon per voi.
Laureano esala l'ultimo respiro e muore.
Galleria[]
Note[]
- ↑ 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 Assassin's Creed IV: Black Flag
- ↑ 2,0 2,1 2,2 Lettere di Thom Kavanagh - Assassin's Creed IV: Black Flag
- ↑ Wikipedia - Assassin's Creed IV: Black Flag
- ↑ 4,0 4,1 4,2 Il signor Walpole, giusto? - Assassin's Creed IV: Black Flag
- ↑ 5,0 5,1 Un uomo chiamato Saggio - Assassin's Creed IV: Black Flag
- ↑ Quel che mi spetta - Assassin's Creed IV: Black Flag
- ↑ Assassin's Creed: Pirates
- ↑ I forti - Assassin's Creed IV: Black Flag
- ↑ Un uomo d'affari - Assassin's Creed IV: Black Flag
- ↑ 10,0 10,1 Pensa che sorpresa - Assassin's Creed IV: Black Flag
- ↑ Sangue nero - Assassin's Creed IV: Black Flag
- ↑ In frantumi - Assassin's Creed IV: Black Flag