La vivace Avana è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Edward Kenway, rivissuta da un impiegato dell'Abstergo Entertainment nel 2013 attraverso l'Animus Omega.
Descrizione[]
Appena giunto a L'Avana, Edward Kenway segue Stede Bonnet al suo incontro d'affari, sperando di trovare un posto dove alloggiare.
Dialoghi[]
Edward Kenway e Stede Bonnet attraccano a L'Avana.
- Bonnet: Ah... L'Avana la bella! Ci sono già stato una volta. Che incredibile piacere.k
Bonnet si mette a salutare la gente presente al porto.
- Edward: Conoscete qualcuno?
- Bonnet: No, no. Cerco solo di essere amichevole. Non voglio che mi scambino più per un pirata.
- Edward: Giusto. Una carogna come voi deve stare attenta.
- Bonnet: Già.
Edward e Bonnet scendono dalla nave.
- Bonnet: E pensare che Spagna e Inghilterra due anni fa erano in guerra. Ed eccomi qui, a fraternizzare con gli spagnoli come niente.
Edward si ferma.
- Bonnet: Qualcosa non va?
- Edward: No. Non è niente. Sabbia nei calzoni. Qual'è la miglior taverna in città? Devo fare un riposino. O una siesta, dovrei dire.
- Bonnet: Uhm... Io sto andando in un pub per incontrare dei mercanti. Potrei... mostrarvi la strada.
- Edward: Bene, andiamo.
I due iniziano a camminare.
- Bonnet: Spero che aspetterete, mentre tratto l'affare. Sarebbe un sollievo avere un uomo della vostra statura accanto. Nel caso di... incomprensioni.
- Edward: Posso farlo. E gradirei da bere.
- Bonnet: Splendido. Da bere. (Risata)
- Edward: (Notando due gabbie contenenti gli scheletri di due pirati.) Qui ci vanno giù pesante con i pirati, vero? Chissà quanti real hanno rubato per finire in quel modo...
Proseguendo Edward nota delle danzatrici.
- Edward: (Salve), signore.
- Bonnet: Conoscete queste dame?
- Edward: No, bisogna pagare per quel privilegio. Qualche dozzina di real per ogni ora di conoscenza. Volete provare?
- Bonnet: Santo cielo, no. Sono un uomo sposato!
- Edward: I mariti sono il loro forte, amico.
- Bonnet: A-ha! Un vero estimatore della difesa personale! Dovrei procurarmi una lama, Duncan. Come avete fatto voi.
- Edward: Questa ferraglia non è niente di che.
- Bonnet: Eppure, sembro un micetto a camminarvi accanto! Forse mi ci vuole un pugnale. Vediamo che cosa vendono.
- Edward: Prenderò anche una spada, così saliremo di grado.
- Bonnet: Oh! Che gran coppia saremo, noi due! Diavoli gemelli!
- Edward: Datemi qualche real, su, amico. Vi ho salvato la pelle.
- Bonnet: Ah, sì... Ma certo!
- Edward: (Al venditore) Salute.
Edward e Bonnet acquistano delle armi.
- Edward: Questa è più adatta a me. Avete scelto?
- Bonnet: Mi potevo permettere solo un piccolo coltello, purtroppo. Be', meglio di niente. Oh, accidenti... Ho sbagliato strada, Duncan.
- Edward: No, tranquillo. Trovo un punto migliore. Che stiamo cercando?
- Bonnet: Ehm, una taverna! Con una specie di cortile interno.
Edward si arrampica sul campanile di una chiesa per individuare il locale.
- Bonnet: Per la miseria, siete agile!
- Edward: Ogni dito è un uncino! Ecco come riconosci un marinaio.
- Bonnet: (Risata) Sì. Bella osservazione.
Edward raggiunge la cima del campanile e osserva la zona circostante.
- Edward: Forse ho visto il posto! È qui vicino!
Un ladro deruba il denaro di Bonnet.
- Bonnet: Ehi! Fermo!
- Ladro: (Ehi! Stai fermo, grassone!)
Il ladro fugge.
- Bonnet: (Fermo! Fermo!) Mi ha rubato tutto! Signore Iddio, ora che faccio?
- Edward: Restate lì!
Edward salta giù dal campanile.
- Bonnet: Ah! Non respiro! Mi è scoppiato il cuore!
Edward si lancia all'inseguimento del ladro.
- Edward: Fermo o ti spacco le gambe se ti prendo!
Ti sto alle calcagna, verme!
Non farti inseguire per tutto il porto!
Eccomi qui!
Dopo aver raggiunto l'uomo, Edward recupera il denaro.
- Edward: Hai derubato l'uomo sbagliato. Ha amici molto pericolosi!
Edward si riunisce a Bonnet.
- Bonnet: Duncan! Per Giove, siete vivo!
- Edward: Certo che sì. Era solo un ladruncolo.
- Bonnet: Eh, sì. Ehi! Siamo arrivati.
I due entrano nella taverna.
- Edward: Fate con calma. Aspetto qui.
Un uomo inizia a parlare ad Edward.
- Uomo: Tra questa feccia è bello incontrare un gallese. Sono inglese. E non mi muovo da qui finché non scoppia un'altra guerra!
- Edward: Il buon re Giorgio è fortunato a contare su un imbecille come te.
L'uomo si alza dal tavolo.
- Uomo: Ehi! Ehi! Tu! Conosco la tua faccia. Eri insieme a quei pirati giù a Nassau.
- Edward: Chiudi quella cazzo di bocca o la riempio di piombo. È chiaro?
- Uomo: Edward, vero?
L'uomo gli tira giù il cappuccio, ed Edward lo scaglia contro un tavolo stordendolo, facendosi notare dai suoi amici.
- Uomo 2: Bastardo...
- Edward: Beh l'avevo avvertito.
Gli uomini iniziano una rissa con Edward.
- Edward: Se vuoi una ripassata, ci penso io. Forza, uomini! Ho visto vecchiette più forti di voi! Ancora uno! Forza!
Edward riesce ad abbattere ogni uomo. Tuttavia, ad un certo punto, alcune guardie irrompono nella taverna.
- Guardia: (Via dalla strada!)
- Uomo 3: (Arrivano i soldati!)
- Donna (Via!)
- Bonnet: (A Edward) Voi... Mi lasciate qui?
- Edward: Tornerò presto!
- Guardia: (Cane inglese!)
Edward fugge dalla taverna seminando le guardie.
Risultato[]
Edward lascia Bonnet alla taverna e sfugge ai soldati spagnoli.