La suora saggia è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Dopo aver ucciso l'omicida, Ezio Auditore da Firenze e Antonio de Magianis, in compagnia di Teodora Contanto, passeggiano nelle strade dove si festeggia il carnevale. Teodora suggerisce ad Ezio la partecipazione ai giochi organizzati per il carnevale.
Dialoghi[]
Ezio Auditore da Firenze, dopo aver ucciso l'omicida, ritorna da Teodora Contanto e Antonio de Magianis al bordello.
- Teodora: Ti siamo riconoscenti, Ezio.
- Antonio: (Indicando la cortigiana uccisa) Non riesci proprio a star lontano dai guai, eh?
- Ezio: Antonio, sai perché sono qui, vero?
- Antonio: Per liberare Venezia da Marco Barbarigo, immagino. Però, Ezio, l'abbiamo già fatto una volta. E questo nuovo Doge Templare è peggiore dell'ultimo. A parte che non lascia mai il Palazzo.
- Teodora: Sì, tranne... stanotte. Non si perderebbe mai il carnevale.
- Ezio: E come lo sai?
- Teodora: Vuole dare un ricevimento grandioso. Ma entrare non sarà facile. Ti servirà una maschera d'oro. E prima che tu ti metta a forgiartene una, devi sapere che ogni maschera è numerata. Per tua fortuna, ho un'idea. Vediamo se te ne possiamo vincere una.
Ezio, Antonio e Teodora escono dal bordello e si dirigono nella zona in cui si festeggia il carnevale.
- Teodora: Che c'è, figlio mio? Volevi chiedermi qualcosa?
- Ezio: Sì. Perdonami ma... perché indossi un abito da monaca se non lo sei?
- Teodora: (Risata) Chi ha detto che non lo sia? Invero, sono sposata con Dio.
- Ezio: E però sei anche una cortigiana. Gestisci un bordello.
- Teodora: E con ciò? Non vedo contraddizioni. Il mio percorso di fede, e quello che faccio del mio corpo, sono scelte che spettano a me. Come molte giovani, mi avvicinai alla chiesa, ma i "credenti" della città me ne distolsero. Parlano tanto di Dio e non lo cercano mai nel suo unico vero tempio, le profondità del corpo e del cuore. Per raggiungere la salvezza gli uomini devono saper amare. Le ragazze ed io insegniamo proprio questo. Ho capito che nessuna chiesa concorda con me, così ho creato la mia. Non sarà proprio ortodossa, ma è un toccasana per il cuore degli uomini.
- Ezio: E non solo per quello, io immagino.
Ezio, Antonio e Teodora raggiungono la zona dove si festeggia il carnevale, dove l'organizzatore dei giochi si rivolge alla folla, mentre Silvio Barbarigo e Dante Moro, dietro di lui, conservano una maschera.
- Organizzatore: Signore e signori, venite, venite tutti! I giochi di carnevale stanno per iniziare! Avete l'ardire di gareggiare con un premio così meraviglioso?
Dante Moro si fa avanti sul palco, e innalza la maschera d'oro al pubblico.
- Organizzatore: Quest'anno, come sempre, la maschera d'oro donerà l'accesso a una, e una sola persona, al ballo privato del nostro adorato Doge! Chi non ambirebbe ad una ricompensa tanto eccezionale? Venite! Venite! Chiunque vinca tutti e quattro i giochi di oggi, potrà essere ospite personale del Doge questa sera!
- Teodora: Ne conviene approfittare, Ezio.
Ezio si avvia verso l'organizzatore dei giochi per iscriversi alle gare.
Risultato[]
Ezio decide di procurarsi la maschera d'oro per avere l'occasione di avvicinarsi a Marco Barbarigo.