La città nascosta è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Ezio Auditore da Firenze, arrivato a Derinkuyu, in Cappadocia, cerca le spie Ottomane inviate da Tarik Barleti per sabotare i piani di Manuele Paleologo. Dopo aver cercato a lungo nella città sotterranea dei Templari in Cappadocia, Ezio ne trova finalmente una, Dilara.
Dialoghi[]
Ezio Auditore da Firenze, con la nave comandata da Piri Reis, raggiunge la zona della Cappadocia dove Tarik Barleti ha inviato le armi, e in segreto le sue spie, seguendo le indicazioni di Manuele Paleologo.
- Ezio: Nessuna presenza di un armata qui. E nemmeno degli uomini di Tarik.
Dopo aver cercato tracce dei Templari lungo i pendii della montagna presso la quale è sbarcato, Ezio trova l'ingresso di una grotta e, dopo averne oltrepassato la soglia, scopre al suo interno una città bizantina nascosta.
Dopo aver esplorato la città, Ezio trova, grazie all'occhio dell'aquila, una delle spie inviate da Tarik che, spaventata, gli punta contro un pugnale.
- Dilara: Non così vicino, maiale!
- Ezio: Vacci piano. Mi ha mandato Tarik.
- Dilara: Da solo? Non ci sono altri?
- Ezio: Basto io. Dove sono i tuoi uomini?
- Dilara: Catturati dai Bizantini una settimana fa. Io ero travestita da schiava e sono fuggita. Ma gli altri... Sei un combattente abile?
- Ezio: Mi piace pensarlo.
- Dilara: Beh, quando ne sei certo, torna da me.
Dilara si allontana.
Risultato[]
Ezio scopre dove si nascondono i Templari e trova una delle spie inviate in Cappadocia da Tarik.