L'aquila ferita è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Dopo esser caduto nel burrone, Ezio Auditore da Firenze, ferito, riesce a uscirne. Visto l'Assassino ancora in vita, il capitano dei Templari bizantini, Leandros, ordina ai suoi uomini di ucciderlo e si rintana all'interno della fortezza del villaggio di Atlas. Uccisi gli uomini, Ezio si infiltra e va ad uccidere il capitano Templare per recuperare il diario che porta con sé.
Dialoghi[]
Nell'inseguimento, il carro di Ezio cade in un burrone. Tuttavia, l'Assassino è ancora in vita.
- Leandros: Non togliete gli occhi dalla strada per nessun istante, ci siamo capiti? Nessuno passi!
- Bizantino: Leandros. Là.
- Leandros: Bene, bene... Guarda chi esce da questo buco per crepare!
È a un passo dalla morte. Su, finitelo.
Portatemi la sua testa, o gettatevi da soli in questa gola!
Ezio uccide i soldati bizantini, e, entrato nella fortezza salendo sulle pale di un mulino, si prepara a uccidere una guardia.
- Ezio: (Tra sé) Era così facile un tempo.
Utilizzando il senso dell'aquila, Ezio segue le tracce del capitano Templare.
Dopo aver attraversato il villaggio di Atlas, Ezio si infiltra nella fortezza, e trova Leandros all'interno della cittadella.
- Leandros: Possibile che tu sia tanto letale quanto di dipingono le leggende? O io sono a capo di una manica di ubriachi armati di fronde? Da questa parte, Ezio. Adesso non c'è via di fuga!
Ezio nota delle guardie che lo stanno per raggiungere alle spalle.
- Ezio: Né per me, né tantomeno per te!
Con un colpo di spada, rompe la corda e chiude la porta dietro di lui, impedendo l'arrivo di rinforzi e la fuga di Leandros.
- Leandros: Uccidetelo! Fatelo a pezzi!
Uccisi tre bizantini, Ezio trova dai loro corpi un medicinale, che usa per curarsi.
- Ezio: Ah! Questo placa il dolore.
Ezio avanza nella cittadella, e inizia a scalare il palazzo su cui si è rifugiato Leandros, mentre due archibugeri tentano di ucciderlo sparandogli. Vedendo Ezio, Leandros gli getta addosso un soldato, che però non colpisce Ezio.
- Leandros: Fai del tuo peggio, canaglia!
Ezio raggiunge Leandros.
- Leandros: Che cosa ci vuole per ucciderti, eh? Perché non muori?
- Ezio: Ma non sei stanco di blaterare?
Ezio si avvicina a Leandros e lo colpisce mortalmente con la lama celata, poi lo interroga prima che il Templare muoia.
- Leandros: Ebbene, il vecchio segugio morde ancora.
- Ezio: Il libro che porti con te. Dove lo tieni?
- Leandros: Ah! Il diario di Polo? Non ti servirà a niente, non più. Abbiamo già trovato una delle chiavi di Masyaf e ci avviciniamo alle altre.
- Ezio: Ciò che sta in quella biblioteca non è per voi. Non è per i Templari.
- Leandros: Ah, puoi tenerti i libri di Altaïr, Ezio. Noi cerchiamo solo consiglio. Vogliamo solo indicazioni... per la posizione del Grande Tempio.
- Ezio: Il Grande Tempio? Dimmi di più. Ora!
Leandros muore.
- Ezio: Requiescat in pace... bastardo.
Ezio raccoglie il diario e decide di dirigersi verso Costantinopoli.
Risultato[]
Ezio uccide Leandros e recupera il diario di Niccolò Polo.
Curiosità[]
- Ezio uccide Leandros con la lama celata destra, che però è rotta.