L'acrobata è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Ezio Auditore si imbatte in una ragazza che si è rifugiata su un tetto per proteggersi da alcuni Bizantini che la stanno minacciando. Dopo averla salvata, Ezio decide di aiutarla a ripulire la sua bottega dai Bizantini per poi introdurla nell'Ordine.
Dialoghi[]
- Acrobata: Siate maledetti, ladri! Mi avete rovinata! Spero che i Giannizzeri vi cavino gli occhi e vi tagnino le mani!
- Ezio: Buona donna, che cosa vi turba?
- Acrobata: Quei bruti, laggiù. Mi hanno attaccata in casa mia derubandomi di ogni cosa! Vi prego, aiuto.
Ezio e l'acrobata sconfiggono insieme il gruppo di Bizantini.
- Acrobata: Già vi devo la vita, signore, ma devo chiedervi un'altra cortesia. Potete seguirmi?
- Ezio: Dove andiamo?
- Acrobata: Alla mia bottega dove m'hanno aggredita inizialmente. Temo che abbiano distrutto o preso tutto ciò che possiedo.
- Ezio: Fate strada.
Ezio e la donna si dirigono verso la bottega, presso la quale si trovano altri Bizantini.
- Acrobata: Sono ancora qui! Fuori, maledetti ladri! Fuori dalla mia bottega!
I due combattono e sconfiggono anche i Bizantini restanti.
- Acrobata: Il vostro aiuto è stato prezioso, signore. Mi dispiace non avere altro che il mio rispetto da offrirvi in cambio.
- Ezio: No, non mi dovete alcunché, ma potreste mettere le vostre abilità al servizio degli Assassini. Siete brava ad arrampicarvi e potreste imparare ancora molto.
- Acrobata: Ah. Vi sono grata per l'offerta. Davvero.
Risultato[]
L'acrobata entra nell'Ordine come Apprendista.