Kauab è stato il figlio di Taharqa, un membro dell'Ordine degli Antichi noto come Lo Scarabeo, e di Maharet.
Nel 38 a.C. fu convinto dal Mentore Bayek di Siwa ad unirsi agli Occulti.
Biografia[]
Infanzia e morte di Taharqa[]
Kauab visse nel villaggio di Sais insieme alla madre Maharet, il nonno materno Ghupa ed il padre Taharqa. Quest'ultimo noto architetto di Sais decise di riportare alla luce la città di Letopoli, da anni sepolta dalla sabbia, diventandone l'amministratore e ciò comportò lunghe assenze da casa. Tuttavia, Taharqa servì anche l'Ordine degli Antichi in vari crimini di vario tipo e usò il suo lavoro a Letopoli per nasconderli alla sua famiglia e alla gente che lo ammirava.
Nel 48 a.C. il medjay Bayek di Siwa arrivò a Sais alla ricerca de Lo Scarabeo, e chiese informazioni al birraio Harkhuf, l'informatore della zona di Apollodoro. Harkhuf diresse Bayek da Kauab, nipote di un'oppositore de Lo Scarabeo. Kauab stava giocando quando fu interrotto da Bayek, che gli domandò dov'era Ghupa, e il bambino rispose che il nonno era in strada per l'Accampamento di Pirro e che non era ancora tornato. Bayek lo rassicurò dicendogli che lo avrebbe cercato e lo lasciò giocare con gli altri bambini.
Successivamente, Bayek ritornò a casa di Kauab con un Ghupa ferito e torturato, mentre ancora stava cercando Lo Scarabeo. Quando Bayek domandò dove fosse Taharqa, Kauab rispose che era assente a causa del suo lavoro a Letopoli. Subito dopo Ghupa diede a Kauab una lettera da dare a Bayek, che lo informava di un reclutamento di guerrieri da parte de Lo Scarabeo a Letopoli, ciò costrinse il medjay a partire per la città per aiutare Taharqa. Poco prima che se ne andasse Bayek venne fermato da Kauab che gli consegnò un piccolo modellino in legno da consegnare al padre.
Successivamente Kauab, insieme a Maharet e Ghupa raggiunse il padre a Letopoli, dopo che questo fu aiutato da Bayek a difendere la città. Il bambino si riunì insieme alla famiglia alla casa del padre, situata all'interno del Tempio di Horus, a cena, in cui era invitato anche il medjay. Tuttavia, durante la cena Bayek venne avvelenato da Taharqa scoprendo che lui era Lo Scarabeo. All'insaputa della famiglia, Taharqa seppellì il suo nemico nel deserto nel nomo di Khensu, con l'intenzione di lasciarlo morire lentamente e nella stessa maniera dei suoi altri oppositori.
Alla fine, Bayek riuscì a salvarsi miracolosamente e ritornò a Letopoli, dove all'interno del Tempio di Horus uccise Taharqa ponendo fine alle sue malefatte. Tuttavia, Bayek uccise Taharqa in pubblico e, davanti alla sua famiglia che assistette alla scena. Kauab, arrabbiato, cominciò a picchiare Bayek ma venne fermato dal nonno Ghupa mentre la moglie chiese spiegazioni. Bayek si difese rivelando la vera identità di Taharqa come Lo Scarabeo e colui che torturò Ghupa a Maharet e Kauab. Prima di andarsene Bayek consigliò a Maharet di fare in modo che Kauab non seguisse le orme del padre.
Vendetta e unione agli Occulti[]
Nonostante i tentativi di Ghupa e Maharet, Kauab continuò la sua vita spinto dall'odio e dalla vendetta verso Bayek, infatti, si addestrò sia a cavallo sia nel combattimento per essere pronto ad affrontarlo. Divenuto adulto, cercò il medjay in tutto l'Egitto, invano, ma nel 38 a.C. riuscì a trovarlo nel Sinai.
Quell'anno assunse due mercenari che sguinzagliò nella penisola alla ricerca di Bayek, ma alla fine quest'ultimo si trasformò in cacciatore uccidendo i due mercenari. Bayek grazie alle lettere in mano ai due mercenari riuscì a localizzare il mandante della sua cattura e morte, ma non scoprì l'identità. Bayek arrivò nel covo del suo assassino, dove seguì le sue orme fino al deserto. Lì, Kauab attese l'arrivo di Bayek e lo attaccò di sorpresa, ma venne lo stesso sconfitto in combattimento. Deluso per non essere riuscito a portare a termine la sua vendetta, venne convinto da Bayek ad usare le sue capacità per una causa più grande. Kauab, allora, si unì agli Occulti.
Dopo la distruzione del covo nel nomo di Klysma, Kauab, insieme al resto degli Occulti, si trasferì nel nuovo covo situato in una grotta in una montagna alle spalle di Arsinoe. Lì, informò il mentore Bayek della sua idea di trasferirsi in Giudea per contrastare il dominio del re tiranno Erode il Grande.
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