Juan de Marillo.
Juan de Marillo (? - 1491) è stato un parroco ed un inquisitore spagnolo vissuto durante il rinascimento. Segretamente venne manipolato dall'Ordine dei Templari perché braccasse e uccidesse i membri del ramo spagnolo della Confraternita degli Assassini.
Biografia[]
Risiedente nel regno musulmano di Granada occupato dalle legioni cristiane della regina Isabella I di Castiglia, Juan de Marillo aveva il compito di inquisire alcuni uomini indicatigli dal domenicano Tomás de Torquemada, il quale a sua volta prendeva ordini dal cardinale Rodrigo Borgia: uno dei maggiori candidati al soglio pontificio e in segreto Gran Maestro dei Templari. Gli inquisitori non sapevano infatti che gli uomini da loro catturati non erano semplici eretici, bensì Assassini - nemici eterni dei Templari. Nel 1491 giunse nella città musulmana l'Assassino Raphael Sánchez, accompagnato dal suo confratello italiano Ezio Auditore da Firenze.
In città i due vennero a scoprire che i Templari stavano impedendo al re Muhammad XII di dichiarare pubblica la resa. Dunque lo liberarono dal castello di Alhambra, dove era tenuto prigioniero e lo persuasero ad arrendersi agli spagnoli. Più tardi Juan ebbe un incontro con Torquemada, che gli riferì il nuovo ordine di espellere chiunque non fosse favorevole alla candidatura di Rodrigo Borgia al papato e di punire chiunque si fosse opposto. Non sapevano però che Raphael Sánchez ed Ezio Auditore li stavano spiando, tanto che quando i due seppero che Marillo era coinvolto nelle inquisizioni dei loro confratelli a Barcellona e Saragozza, Ezio attese il momento propizio ed infine uccise il parroco spagnolo con la sua lama celata.
Fonti[]
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