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PL Piacere

John Dee.

John Dee (13 luglio 1527 – 26 marzo 1608) è stato un matematico, geografo, alchimista, astrologo, astronomo, navigatore e imperialista britannico, presso la corte della regina Elisabetta I. Si dedicò inoltre per la maggior parte della vita all'occultismo e alla filosofia ermetica.

Collaborò per diverso tempo con il collega Edward Kelley in sedute di divinazione e nella trasmutazione dei metalli vili in oro. Possedette un tomo del libro di Abramo ed una Mela dell'Eden.

Biografia[]

Primi anni[]

Nato a Londra, il 13 luglio 1527, John Dee era il figlio di unico di Roland Dee, sarto della corte reale di Enrico VIII, e di Jane Wild. All'età di quindici anni si trasferì a Cambridge per frequentare il St. John's College; uno dei suoi tanti diari personali scrisse che la sua vita scolaresca lo vedeva impegnato per ben diciotto ore al giorno. Terminati gli studi con il baccalaureato nel 1546, fu nominato membro del Trinity College.

Poco dopo fece un viaggio di studi in Olanda, dove fu studente del noto matematico e astronomo Gerardo Mercatore. Tornato in Inghilterra nel 1551 fu accusato di stregoneria: in particolare di aver cercato di avvelenare Maria I Tudor; l'accusa fu giudicata infondata, tanto che divenne ben presto l'astrologo di fiducia della nuova sovrana Elisabetta I. Spesso la consigliò addirittura riguardo alle materie occulte. Fu perfino lui a organizzare la data di incoronazione della regina Elisabetta.

Alchimia e divinazione[]

Alcuni anni dopo, Dee iniziò ad interessarsi alle materie di alchimia e in particolare alla divinazione. Più volte tentò infatti di evocare gli spiriti dei morti o delle entità sovrannaturali, ma senza il minimo successo. Per sua fortuna, nel 1582 incontrò il collega e connazionale Edward Kelley il quale sostenne e gli dimostrò praticamente di poter parlare con gli angeli attraverso la sua sfere di cristallo - in realtà essi si connettevano con i membri della Prima Civilizzazione all'interno del Nexus. Impressionato, Dee decise di prenderlo come suo chiaroveggente e divinatore.

Divenuti colleghi i due iniziarono a spendere sempre più tempo nelle loro sedute di chiaroveggenza, anche se ben presto Kelley si rivelò più interessato all'alchimia. Nel frattempo John prese in matrimonio una donna di nome Jane. Poi nel 1583 circa, lui e Kelley iniziarono un viaggio per l'Europa, nel tentativo di ottenere il patronato di qualche nobile per cui mettersi al servizio. Inizialmente incontrarono l'interesse del principe polacco Albert Lasky. Lo accompagnarono per alcuni mesi in giro per l'Europa, per poi essere licenziati. Così provarono ad ottenere il patronato del re polacco Stefano I a Cracovia, ma senza successo. Nel 1586 pertanto si misero al servizio del conte boemo Vilem Rožmberk. Ciò comportò il trasferimento con le loro famiglie a Třeboň, vicino Praga.

Il libro di Abramo[]

"Non dovresti giocherellare con questo libro, Kelley! Non puoi immaginare il male che contiene! Vi sono scritti più di semplici numeri! [...] Il libro ti distruggerà."
―Dee avverte Kelley riguardo al libro[src]

Alcuni mesi dopo il loro trasferimento nel regno di Boemia, Kelley rivelò a Dee che gli "angeli" avevano ordinato loro di condividere tutto ciò che avevano, comprese le mogli. Seppur rammaricato, Dee accettò quanto detto da Edward. In realtà questo era un pretesto di Kelley per potersi dedicare all'alchimia, dato che a differenza delle loro continue ed infruttuose sedute di chiaroveggenza, lo stavano rendendo incredibilmente ricco. In quel periodo inoltre Dee era in possesso di una Mela dell'Eden che teneva in segreto nel suo studio personale; questa venne scoperta dalla figlia adottiva di Kelley, Elizabeth Jane Weston.

PL Brama

Dee e Kelley discutono del libro.

La bambina era tuttavia troppo piccola per capire come funzionasse il Frutto dell'Eden. Intanto Kelley iniziò a studiare, con il disappunto di Dee, le formule di un tomo del libro di Abramo donatogli anni prima da un tale mastro Husey - con cui Dee aveva avuto delle precedenti relazioni. Con l'ausilio del potere del libro, Edward riuscì a fabbricare una speciale polverina rossa, la quale gli conferì l'innata produzione di oro zecchino attraverso una speciale procedura.

Dee tuttavia comprese prima di lui il pericolo che si correva nel maneggiare quel libro, respingendo tutte le proposte di Kelley per spingersi oltre nel suo uso ed essere ammessi alla corte di Rodolfo II come alchimisti imperiali. Dee gli ordinò invece di cessare con le sue folli sperimentazioni, sostenendo che ben presto il tomo di Abramo lo avrebbe distrutto. Edward però ignorò quanto dettogli da John; i dissapori crebbero al punto che nel 1589, dopo due anni dal loro trasferimento, Dee decise di partire per l'Inghilterra portando con sé il libro.

Ultimi anni e morte[]

Tornato nella cerchia della Corona britannica intorno al 1590, Dee divenne per la seconda volta un collaboratore di fiducia della regina Elisabetta. Sbarazzatosi in circostanze misteriose del libro di Abramo, venne nominato cancelliere della Cattedrale di San Paolo e poi sovrintendente del Christ College di Manchester, dove si era trasferito con la sua intera famiglia. Insegnando astrologia e matematica, Dee si risellevò da una prematura situazione di povertà che lo colpì dopo la sua fuga dal regno di Boemia.

Nel 1603, circa un mese dopo la morte della regina, Dee venne a sapere che la figliastra di Kelley, la poetessa Elizabeth Jane Weston, a lui molto cara, si era sposata con il critico d'arte tedesco Johannes Leo. Come regalo di matrimonio, mandò dunque un quadro della regina con in mano un globo dorato e circondata da tre dee, in quella che Leo definì un'allegoria del Giudizio di Paride.

John scrisse anche una lettera ad Elizabeth, confermando il prevenuto sospetto della ragazza che il globo d'oro in mano alla regina fosse una Mela dell'Eden simile a quella scoperta nello studio della zio adottivo anni prima. Nel 1605 l'epidemia di peste scatenatasi in Inghilterra uccise sua moglie Jane e i suoi figli; lo stesso mandò un'altra lettera alla nipote adottiva Elizabeth, suggerendole di osservare la rappresentazione di Sogno di una Notte di Mezza Estate che presto sarebbe stata rappresentata a Praga; Dee sostenne che l'avrebbe trovata illuminante. Morì a Londra nel 1608.

Fonti[]

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