- "Mia cara, tenace figlia, non c'è nulla che vorrei di più che stare con te. Ma il mio posto è la colonia. Hanno bisogno di me qui. Non potrò mai tornare a New Orleans."
- ―Jeanne ad Aveline, 1772[src]
Jeanne (1725 - ?) è stata la prima, anche se non legalmente riconosciuta, moglie del ricco mercante Philippe Olivier de Grandpré e la madre dell'Assassina Aveline de Grandpré. È stata inoltre un'antenata del Soggetto 1 del Progetto Animus.
Nata in Africa, venne fatta schiava all'età di cinque anni e portata a Saint-Domingue, dove lavorò in una piantagione sino a quando non venne acquistata da de Grandpré. Venne liberata alla nascita della figlia. Nel 1757, con l'aiuto della seconda moglie di Philippe, Madeleine de l'Isle, lasciò New Orleans e la figlia per Chichen Itza, dove i Templari stavano cercando un artefatto della Prima Civilizzazione.
Biografia[]
Primi anni[]
- "A. ha ucciso? Per quale libertà? Mi chiedo cosa mi chiederà M. in cambio del libro e delle lezioni."
- ―Jeanne riflette nel suo diario sulla Confraternita degli Assassini[src]
Jeanne nacque nel 1725, ma all'età di cinque anni venne catturata dagli schiavisti e portata via dalla sua terra natale, la costa occidentale dell'Africa. Venne portata in America, dove venne venduta come schiava ad un proprietario di una piantagione a Saint-Domingue. Nella piantagione fece la conoscenza di altri due schiavi, Baptiste e Agaté, con l'ultimo dei due ebbe un amore corrisposto.
Nel 1732, il trio entrò in contatto con François Mackandal, il quale decise di addestrarlo insegnandogli a leggere e a scrivere. All'insaputa di Jeanne, Agatè e Baptiste vennero addestrati da Mackandal nel maneggiare le armi, a combattere e a creare dei veleni artigianali per essere pronti alla loro introduzione nella Confraternita degli Assassini. Tuttavia, Jeanne preoccupata per Agaté, lo segue all'incontro segreto con Mackandal. Lì, ascoltò le parole di Mackandal, il quale parlava di uccidere o morire per la libertà. Spaventata dalle sue parole, Jeanne temeva cosa gli avrebbe chiesto in cambio delle lezioni.
Baptiste e Agaté si unirono ufficialmente alla Confraterniita nel 1738 e fuggirono dalla loro piantagione, mentre Jeanne decise di non unirsi nonostante Agaté continuò a chiederle di farlo. Un giorno Agaté diede dei veleni naturali a Jeanne con il compito di metterlo nel vino dei padroni della villa. Tuttavia, Jeanne decise di non farlo non trovando giusto far del male ai bambini. Inoltre rubò ad Agaté un oggetto importante per la Confraternita. Questo fatto portò Jeanne a tormentarsi per la sua vita, impaurita della vendetta degli Assassini.
Vita a New Orleans[]
- "Tuo padre mi ha liberata, ma non potevo essere libera a New Orleans. Non con gli Assassini addosso."
- ―Jeanne parla con Aveline sul loro futuro insieme, 1772[src]
Nel 1744, Jeanne venne messa in vendita e acquistata da Philippe de Grandpré e con suo grande sollievo scoprì che era un ricco mercante di New Orleans, in Louisiana, permettendole di fuggire da Saint-Domingue. Durante il viaggio di ritorno in Louisiana, Jeanne ricevette spesso di notte la visita del suo nuovo padrone. Sebbene in conflitto, Jeanne era molto riconoscente al suo padrone per l'inaspettata gentilezza con cui la trattava.
Con il passare degli anni, Jeanne si avvicinò sempre di più a Philippe e nel 1746, quest'ultimo le dichiarò se volesse diventare la sua placée, cioè la sua moglie non ufficiale. Jeanne accettò l'offerta. L'anno seguente nacque la loro figlia, Aveline, e Philippe emozionato per la nascita di sua figlia decise di liberare definitivamente dalla schiavitù Jeanne per evitare anche la sorte della madre ad Aveline. Negli anni, Jeanne trascorse la maggior parte del tempo a crescere Aveline, che conquistava chiunque incontrava con il suo carattere giocoso. La felicità delle due era garantita dalla loro libertà e anche dalla posizione sociale e ricchezza di Philippe.
Ad agosto del 1750, gli affari di Philippe iniziarono a soffrire e Jeanne, preoccupata per la sua salute, lo rassicurò dicendogli che lei e la bambina avrebbero potuto vivere anche con meno. Impegnata a crescere la figlia. Jeanne non si accorse che la figlia del signor de L'Isle, Madeleine, corteggiava Philippe. Tuttavia, scoprì che Philippe avrebbe sposato ufficialmente Madeleine. Tale unione sarebbe servita ad appianare i problemi finanziari della azienda di Philippe attraverso la ricchezza della famiglia de L'Isle. Ciò mise a dura prova la relazione tra Jeanne e Philippe, nonostante quest'ultimo cercò di rassicurarla sul fatto che nulla sarebbe cambiato tra loro.
Jeanne diventò l'ancella personale di Madeleine. Mentre Jeanne lavorava per Madeleine, quest'ultima era solita a porgli domande sulla sua vita da schiava e Saint-Domingue. Invece, Madeleine gli condivideva i pettegolezzi della città con Jeanne che l'ascoltava cercando delle informazioni importanti sulla Confraternita, fortunatamente non le trovò. Tuttavia, nell'aprile del 1757, Madeleine gli parlò di un oungan voodoo in arrivo a New Orleans di nome Mackandal, ciò preoccupò molto Jeanne. Infatti, decise di lasciare New Orleans e con l'aiuto di Madeleine che aveva dei contatti gli trovò un lavoro a Chichen Itza. Madeleine promise di crescere al meglio Aveline in vece di madre e il 1 maggio del 1757 Jeanne partì dalla Louisiana, tenendo in considerazione di tornare soltanto quando il pericolo fosse passato. Comunque, lasciò il Cuore della Confraternita ad Aveline, nascosto in un medaglione con la sua foto.
Arrivo a Chichen Itza[]
Jeanne venne ben accolta da Rafael Joaquín de Ferrer, il capo della scavi archeologici di Chichen Itza. Infatti, Jeanne si unì podo dopo il suo arrivo agli scavi insieme ad altri lavoratori per riesumare antiche rovine e manufatti. Tuttavia, iniziò a mettere in dubbio lo scopo dello scavo e i suoi datori di lavoro quando si accorse che gli antichi manufatti erano simili al Cuore della Confraternita.
Poco tempo dopo, Jeanne venne promossa caposquadra, intuendo che i suoi datori di lavoro non si erano accorti dei suoi sospetti. Nel mentre era rattristata poiché sin dall'arrivo a Chichen Itza non riuscì a ricevere notizie da Madeleine su sua figlia. Continuando a lavorare, Jeanne riuscì a trovare un pezzo del Disco della Profezia. Per non farlo trovare dai suoi datori di lavoro, Jeanne lo nascose nuovamente sicura che non l'avrebbero trovato. Inoltre comprese l'esistenza di un altro gruppo segreto, diverso dalla Confraternita, e scoprì che Madeleine era una di loro. Alla fine, Jeanne venne esclusa dal lavoro e bandita dalla comunità da de Ferrer, il quale s'era stufato delle sue scuse sul non trovare i manufatti. Non potendo scappare dall'isola, in quanto il porto era sotto il controllo di de Ferrer, Jeanne decise di trovarsi un nascondiglio.
Nel 1769, Jeanne si avventurò nelle miniere create dagli scavi di de Ferrer, ma s'imbatté in Aveline, che aveva appena preso il primo pezzo del Disco della Profezia e ucciso de Ferrer. Sconvolta, il terrore di Jeanne crebbe quando vide le lame celate di Aveline. Credendo che Agaté avesse inviato sua figlia per ucciderla, cercò di prenderne le distanze, anche se la figlia negò la sua paura. Jeanne continuò avvertendola che il Disco non sarebbe dovuto entrare in possesso di Agaté e se ne andò dalle miniere.
Tuttavia, Jeanne rimpianse il modo in cui trattò sua figlia, infatti, Jeanne la salutò calorosamente quando Aveline ritoenò in Messico nel 1772. Nonostante fosse un'Assassina, Jeanne accettò sua figlia e le spiegò il perché se ne era andata da New Orleans anni addietro. nel mentre chiese aiuto alla figlia di recuperare l'ultimo pezzo del Disco della Profezia, in modo tale da liberasi degli occhi indiscreti dei Templari.
Aveline accetta di aiutarla e con l'aiuto della mappa di Jeanne e con una canoa riuscì ad entrare in possesso dell'ultimo pezzo del Disco della Profezia. Dopo esserselo procurato, Aveline s'incontra con la madre, dove le chiese se volesse far ritorno a New Orleans, ma Jeanne rifiutò dichiarando che la comunità aveva bisogno di lei. Le due donne si salutano, ripromettendosi di rivedersi un giorno.
Curiosità[]
- Jeanne è un nome femminile francese che deriva dal nome ebraico ""יוֹחָנָן" (Yochanan), che significa "Yahweh è gentile".
- Jeanne scrisse due diari in tutta la sua vita, in cui raccontò i suoi pensieri. Questi venero in seguito raccolti e compilati da Aveline.
- Sebbene nel suo diario Jeanne scrive dei suoi sospetti verso Madeleine e la sua appartenenza nell'Ordine dei Templari, inspiegabilmente non li rivela alla figlia nelle due occasioni in cui si incontrano.
Galleria[]
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