- "Jeannot mi ha riso in faccia e ha detto che non avremmo mai vinto qui. Scelgo di crederci, ma mi chiedo se ho notato un accenno di dubbio negli occhi di Jean-François."
- ―Eseosa commenta la fede di Papillon sulla rivoluzione haitiana, 1791[src]
Jean-François Papillon (? - 1805) è stato un leader della ribellione degli schiavi durante la rivoluzione haitiana e un membro della Confraternita di Saint-Domingue degli Assassini.
Biografia[]
Insieme ai suoi fratelli, Papillon pianificò la rivolta contro i coloni bianchi di Saint-Domingue, sperando di garantire la libertà agli schiavi della colonia. Durante una cerimonia vudù condotta a Bois Caïman nel 1791 da Dutty Boukman, Papillon, Jeannot Bullet e Georges Biassou furono profetizzati come i nuovi leader dell'imminente ribellione.[1]
Dopo la morte di Boukman avvenuta lo stesso anno durante uno scontro contro l'esercito francese, Papillon venne nominato comandante in capo dell'esercito di schiavi. A questo punto, Papillon e gli altri fratelli decisero di sospendere brevemente la ribellione a causa di Bullet. Quest'ultimo, infatti, fin dall'inizio della rivoluzione stava conducendo dei feroci attacchi contro i bianchi e i mulatti che vivevano nella colonia, uccidendoli brutalmente con diversi metodi di morte, ma alla fine era passato anche ad uccidere i neri sotto il suo comando che gli si opponevano. Papillon e Biassou portarono, quindi, Bullet al cospetto di Eseosa, il quale lo condannò a morte per aver infranto il primo principio del Credo, ma Bullet gli rise in faccia affermando che la loro ribellione non avrebbe mai vinto. Dopo le ultime parole dell'omicida, Eseosa notò negli occhi di Papillon l'accenno di qualche dubbio.[1]
Nel 1801, sia Papillon che Biassou decisero di affidarsi agli spagnoli. Purtroppo, i loro fratelli erano divenuti alleati della Francia da quando aveva abolito la schiavitù, ed essendo la Spagna e la Francia in guerra, interruppero i loro legami con i loro fratelli nella colonia francese. In quello stesso anno, Biassou morì in Florida, colonia spagnola, mentre, nel 1804 Papillon lasciò Saint-Domingue, molto probabilmente per recarsi in Florida.[1]