
Jack il saltatore.
- "Era orrendo: occhi di fuoco, artigli... e quella risata! Per fortuna è stato messo in fuga da alcuni passanti. Qualcuno deve intervenire prima che attacchi ancora!"
- ―Una delle vittime di Jack il saltatore, 1868[src]
Jack il saltatore è stato un personaggio del folklore inglese la cui identità venne assunta da uno sconosciuto che divenne a capo di un culto durante l'era vittoriana a Londra. Tuttavia, c'era almeno una sua variante che apparentemente possedeva delle abilità soprannaturali.
Biografia[]
Il culto di Jack il saltatore[]
Per svelare il fenomeno di "Jack il saltatore", Charles Dickens incaricò gli Assassini Evie e Jacob Frye di scoprire e divulgare l'identità dell'essere, come loro primo caso come membri del Ghost Club. Lo scrittore li indirizzò ad indagare nel quartiere di Lambeth, dove furono già precedentemente segnalate delle aggressioni di Jack. Infatti, quando Frye giunse nel quartiere riuscì ad individuare una vittima di Jack e, successivamente, a difenderne un'altra durante una sua aggressione. Jack lanciò una bomba fumogena e fuggì, ma Frye seguì le sue tracce fino a rintracciarlo ad un magazzino protetto dai cultisti.[1]
Dopo essersi infiltrato nel magazzino, Frye trovò il rifugio di Jack nelle fgne circostanti, dove trovò anche diversi costumi di Jack il saltatore, usati dal capo del culto durante i suoi attacchi notturni. Alla fine, eliminò sia il capo che i seguaci del culto, mettendo la parola fine alla loro attività criminale.[1]
Entità soprannaturale[]
Qualche tempo dopo l'eliminazione del culto, apparve un'altra versione di Jack il saltatore, simile per aspetto e comportamenti a quella adottata dal capo del culto.[2]
Dickens chiese l'aiuto dei gemelli Frye per sconfiggere nuovamente la minaccia, i quali furono sorpresi di sentirne parlare di nuovo ma accettarono comunque di aiutarlo. Una notte, Frye interruppe l'aggressione di Jack ad un civile. Jack lanciò una bomba fumogena e si diede alla fuga, ma Frye si mise al suo inseguimento. Jack cercò di rallentare Frye costringendolo ad inseguirlo sui tetti della città e sparandogli contro diverse volte. Tuttavia, ciò non funzionò e Jack venne atterrato da Frye. I due, quindi, ingaggiarono un feroce combattimento, in cui Frye si scontrò con molteplici illusioni di Jack. Alla fine, poco prima che Frye potesse assestargli il colpo mortale, Jack scomparve sotto una coltre di fumo, solo per apparire sul tetto più vicino. Dopo aver proclamato che "Jack il saltatore non morirà mai!", Jack saltò giù dal tetto e svanì presto.[2]
Caratteristiche e personalità[]
- "Io sono un fantasma. Il terrore della notte! Io sono il terrore di Londra!"
- ―Jack il saltatore si descrive, 1868[src]
Il capo del culto che si travestiva da Jack il saltatore provava una forte antipatia per coloro che appartenevano ai ceti più poveri di Londra. Infatti, li riteneva degli animali e, di conseguenza, dovevano essere trattati come tali prendendo esempio dallo stesso Jack il saltatore. Inoltre, riteneva le aggressioni nei loro confronti uno sport come affermò durante il suo ultimo scontro con Frye.[1]
La variante più soprannaturale, invece, esprimeva una forte fiducia in sé stesso, ritenendosi "il terrore di Londra" e affermando che non sarebbe mai morto. Questo Jack, come il capo del culto, si divertiva ad aggredire e spaventare la popolazione londinese.[2]
Equipaggiamento e abilità[]
Entrambi le varianti di Jack il saltatore incontrate dal Frye si dimostrarono eccezionali sia nel combattimento armato sia in quello disarmato e possedevano una forte resistenza al dolore. Il capo del culto utilizzò degli artigli per scalare rapidamente i muri ed effettuare la corsa acrobatica.[1][2]
La variante più soprannaturale mostrò abilità più in linea con il mito di Jack il saltatore. Questa variante era in grado di teletrasportarsi e riusciva ad attraversare i tetti e le piattaforme con estrema facilità e velocità. Combinati alla sua abilità nella corsa acrobatica, lo rendevano praticamente impossibile da catturare. Anche lui era abile nel combattimento e mostrava una forte resistenza al dolore a tal punto che nemmeno Frye riuscì a sconfiggerlo in battaglia. Infatti, nonostante ricevesse ferite mortali da Frye, Jack sfruttava il suo teletrasporto per sparire nel mezzo di un combattimento e sfuggire ai suoi nemici e quando veniva affrontato nuovamente era guarito dalle ferite.. Un'altra abilità che possedeva era quella di creare delle illusioni di sé stesso, che servivano principalmente per distogliere l'attenzione del suo avversario e fargli perdere la concentrazione. Inoltre, Jack si mostrò capace di eseguire un salto della fede.[2]
Curiosità[]
- A differenza di Jack lo Squartatore, un'altra figura popolare dell'era vittoriana, Jack il saltatore non ha mai ucciso nessuno né nella vita reale né nella serie di Assassin's Creed.
- La reale natura di Jack il saltatore incontrato dai gemelli Frye, che sia un vero fantasma oppure solo una persona con abilità eccezionali e trucchi magici, nnon è mai stata confermata.
Apparizioni[]
Fonti[]