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Ishak Pasha è stato un generale, statista e gran visir ottomano. Segretamente, è stato anche il Mentore della Confraternita ottomana degli Assassini.

Biografia[]

Ishak Pasha era il gran visir alla Sublime porta durante il regno del sultano Bayezid II.[1] Ishak ottenne fama e prestigio negli anni riuscendo a stabilire una pace tra gli Assassini e gli ottomani, ma anche per aver partecipato alla repressione militare di una rivolta ungherese nel 1476, dove sconfisse il capo, il Templare Vlad Tepes.[2]

Qualche anno dopo, Ishak era intento a reclutare nuove persone per la Confraternita e, tra di essi, vi era Yusuf Tazim. Grazie al suo carisma e al suo talento di capo, ispirò il giovane e a convincerlo ad unirsi agli Assassini.[1] Ad un certo punto, Ishak reclutò tra le sue guardie personali il talentuoso giannizzero, Murat Bin Husn. Con il tempo, Ishak notò che le incredibili qualità di Murat tra cui le sue abilità, la sua attitudine generale e la sua lealtà incondizionata fossero aggiunte preziose per la causa degli Assassini, quindi decise di introdurlo nella Confraternita.[3]

Intorno al 1495, l'Assassino ottomano Aleksei Zima scoprì un accordo commerciale tra i Templari bizantini e i Templari spagnoli, che vedeva i secondi consegnare in Spagna il diario appartenuto ad Altaïr Ibn-La'Ahad, "La Crociata Segreta", ad alcuni agenti bizantini. Ishak Pasha, quindi, si imbarcò in questa missione segreta portandosi con sé una piccola squadra dei suoi migliori Assassini: Aleksei, Yusuf e Murat. Giunti in Spagna, Ishak Pasha e i suoi chiesero aiuto alla Confraternita locale, con la quale scoprirono e poterono raggiungere il luogo dello scambio. Tuttavia, gli Assassini caddero in una trappola ordita dall'Inquisizione spagnola, poiché lo scambio era già avvenuto e i Templari bizantini avevano già portato il diario altrove.[4]

Eredità[]

Intorno il 1510, il sultano Bayezid II affidò l'armatura di Ishak Pasha alla sua fedele guardia del corpo, Murat Bin Husn. Quest'ultimo decise di nasconderla nella basilica di Santa Sofia per garantirne la sicurezza.[5] Tuttavia, nel 1511, il Mentore della Confraternita italiana Ezio Auditore da Firenze recuperò le pagine del diario di Ishak Pasha sparse per Costantinopoli, attraverso le quali localizzò il nascondiglio dell'armatura, che recuperò subito dopo.[6]

Curiosità[]

  • Pasha, in italiano "pascià", è un titolo onorifico che veniva assegnato ai governatori oppure ai generali turchi di alto rango.
  • Storicamente, Ishak Pasha è morto il 30 gennaio 1487 a Salonicco.

Galleria[]

Apparizioni[]

Fonti[]

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