L'invasione mongola della Rus' di Kiev è stata uno dei teatri bellici protagonisti delle numerose invasioni e conquiste intraprese dall'impero mongolo durante il XIII secolo. La battaglia del fiume Kalka avvenuta nel 1223 a seguito di un'incursione dei mongoli in Rus' funse anche per la raccolta di informazioni sul territorio e sui popoli che la abitavano. Infatti, dal 1237 al 1242, la regione subì un'invasione su vasta scala da parte di un'enorme esercito mongolo condotto da Batu Khan. L'invasione comunque non si fermò dopo la conquista della Rus' di Kiev e continuò fino alle porte dell'Europa centrale, ma l'assassinio di Ögedei Khan costrinse Batu Khan a fare ritorno in Mongolia, poiché la sua presenza era richiesta per l'elezione del nuovo Gran Khan dell'impero mongolo.[1]
Storia[]
Invasioni[]
Nel 1223, un esercito mongolo si scontrò con una coalizione di diversi principati Rus' sulle rive del fiume Kalka. La battaglia si concluse con una vittoria decisiva dell'esercito mongolo, la quale si mostrò per quest'ultimi anche vantaggiosa grazie alle numerose informazioni che erano riusciti ad acquisire testando le capacità degli eserciti nemici in battaglia ed esplorando la regione, ma anche attraverso l'inserimento di numerose spie nel territorio. A seguito di ciò, l'esercito invasore si ritirò.[1] Il padre dell'Assassino Nergüi, Elbegdorj, nonostante non fosse un guerriero, fu costretto da Gengis Khan a lasciare la sua attività dedicata all'allevamento di cavalli e ad arruolarsi nell'esercito, nel quale perì combattendo nella battaglia del fiume Kalka.[2]
A partire dal 1237, Batu Khan e il suo esercito si aprirono un varco attraverso la Russia, conquistando rapidamente molti dei principati Rus', portandoli a scegliere tra diventare vassalli dell'impero mongolo o essere distrutti. Negli anni 1240, Batu preparò il suo esercito a marciare verso ovest, cercando di continuare le sue conquiste in Europa. La Confraternita mongola degli Assassini escogitò quindi un piano per fermare l'avanzata di Batu: poiché non potevano fermare Batu con la loro sola forza, decisero di forzare il suo ritorno in Mongolia eliminando sia Ögedei Khan che Chagatai Khan e lasciando l'impero mongolo senza un Khan e senza un successore pronto. Nergüi fu incaricato di uccidere Ögedei, mentre Qulan Gal si occupò di eliminare Chagatai, costringendo Batu a tornare a casa fino a quando non fosse stato nominato un nuovo Khan.[3]
La sconfitta delle forze dei Rus' diminuì anche il loro morale, e fu una delle ragioni principali per cui il Gran Principe di Vladimir Alexander Nevsky rimase un vassallo dei mongoli anche decenni dopo l'invasione. Nevsky affermò a Nergüi, venuto ad ucciderlo, che seguendo gli ordini dei mongoli avrebbe mantenuto in vita più a lungo il suo popolo , non desiderando vedere che a esso capitasse lo stesso che era capitato a coloro che si erano opposti agli invasori. Tuttavia, Nevsky non fu completamente assoggettato ai suoi sovrani, poiché organizzò l'avvelenamento di Batu Khan nel 1255 per vendicare l'assassinio di suo padre Jaroslav II di Vladimir nel 1246.[2]
Apparizioni[]
Fonti[]
- ↑ 1,0 1,1 Invasione della Rus' di Kiev su Wikipedia
- ↑ 2,0 2,1 Assassin's Creed: Memories - Alexander Nevsky (ricordo)
- ↑ Assassin's Creed: Memories - Ögedei Khan (ricordo)
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