Infiltrazione è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Ezio Auditore da Firenze si introduce a Castel Sant'Angelo, nel tentativo di assassinare Rodrigo Borgia e Cesare Borgia. Anche se non riesce ad uccidere i suoi nemici, trova la cella di Caterina Sforza.
Dialoghi[]
Ezio Auditore da Firenze arriva nei pressi di Ponte Sant'Angelo e vede Lucrezia Borgia scendere dalla sua carrozza in compagnia di alcune guardie, che tengono prigioniera Caterina Sforza. Una volta scesa dalla carrozza, Lucrezia si rivolge ai cittadini presenti nei pressi del ponte.
- Lucrezia: Salve, cittadini di Roma! Ammirate questo splendido spettacolo! Caterina Sforza, gran puttana di Forlì, finalmente è stata messa in ginocchio!
- Caterina: Nessuno può scendere più in basso di Lucrezia Borgia! Chi ti ha ridotta così? Tuo fratello o tuo padre? Forse entrambi? Magari contemporaneamente?
- Lucrezia: (Tirando uno schiaffo a Caterina) Chiudi la bocca! Nessuno può ingiuriare i Borgia!
(Ai cittadini di Roma) Lo stesso accadrà a chi intende opporsi a noi! - Caterina: Popolo di Roma, sii forte! La tua ora arriverà e sarai libero, lo giuro!
Caterina viene portata via. Ezio, che ha osservato tutta la scena, si rivolge a Niccolò Machiavelli.
- Ezio: Intendono torturarla.
- Machiavelli: Tu sei qui per Cesare e Rodrigo.
- Ezio: Caterina è un potente alleato. Se la aiutiamo ora che è debole, saprà esserci riconoscente.
- Machiavelli: Forse. Ma prima uccidi Cesare e Rodrigo.
Ezio attraversa il fiume Tevere e riesce ad introdursi a Castel Sant'Angelo.
Ad un certo punto, da un bastione, riesce a spiare una discussione tra Cesare Borgia e i suoi alleati, Octavian de Valois, Juan Borgia il Maggiore e Micheletto Corella.
- Cesare: Al diavolo il Papa, voi rispondete solo a me. Roma è la colonna che tiene in piedi tutta la nostra impresa. Non può vacillare; e nemmeno voi.
- Octavian: E il Vaticano?
- Cesare: Quei vecchietti stanchi? Fingete di assecondarli, presto non ne avremo più bisogno.
Cesare lascia i suoi alleati da soli.
- Juan: Ci ha lasciato Roma.
- Micheletto: È in ottime mani.
Ezio scala le pareti interne del Castello per cercare un modo per entrarvi.
Ad un certo punto, da una finestra, riesce ad ascoltare una conversazione tra Lucrezia e Cesare.
- Lucrezia: Cesare.
- Cesare: Lucrezia.
I due si scambiano un bacio.
- Cesare: Sei stata cortese con la nostra ospite?
- Lucrezia: Quella boccaccia... Come vorrei cuciglierla.
- Cesare: A me piace aperta, invece.
- Lucrezia: Oh?
- Cesare: (Risata) Hai parlato con il Papa dei fondi richiesti dal mio banchiere?
- Lucrezia: Non si trova al Castello, e bisognerà convincerlo quando sarà di ritorno.
- Cesare: Questo non sarà un problema, vero?
- Lucrezia: No. Però... qui mi sento sola. Io e te stiamo così poco insieme ultimamente. Sei così impegnato con le altre conquiste che-
- Cesare: (Interrompendo la sorella) Presto, non appena salirò sul trono d'Italia, tu diventerai la mia regina, e la solitudine sarà per te solo un ricordo.
- Lucrezia: (Sospiro) Non vedo l'ora.
- Cesare: Comportati bene in mia assenza.
Cesare lascia Lucrezia da sola.
Ezio continua la sua scalata verso la cima del Castello.
Ad un tratto, sente la voce di una guardia alla porta principale della fortezza.
- Soldato: Aprite! Il comandate in capo sta partendo per Urbino! Buona fortuna a voi, Cesare.
Cesare lascia Castel Sant'Angelo e si dirige ad Urbino.
- Ezio: Ho l'impressione che Machiavelli resterà molto deluso.
Ezio continua a scalare le mura interne, fino a raggiungere la finestra della cella di Caterina, attraverso cui assiste ad una discussione tra la amica e Lucrezia Borgia.
- Lucrezia: (Al soldato di guardia alla cella) Apri la cella!
Lucrezia, entrando nella cella, prende una sbarra di ferro e si avvicina a Caterina.
- Lucrezia: (A Caterina) Com'è stato il viaggio a Roma? Eri nella carrozza privata di Cesare?
- Caterina: Sei patetica, Lucrezia.
Lucrezia spinge Caterina a terra.
- Lucrezia: Di che ti ha parlato? Dei suoi piani per Napoli? Ti sono piaciuti?
- Caterina: Non me ne ricordo.
- Lucrezia: Forse ricorderai questo.
Lucrezia colpisce Caterina con la sbarra di ferro.
- Lucrezia: Così impari ad alzare la cresta.
Lucrezia esce dalla cella di Caterina.
- Lucrezia: (Al soldato di guardia alla cella) Rinchiudila e portami la chiave.
La guardia chiude la cella e consegna la chiave a Lucrezia, che lascia le prigioni.
Ezio riesce ad entrare nel Castello e raggiunge le prigioni, dove Caterina distrae le due guardie che la sorvegliano.
- Caterina: Oh, la schiena. Vi imploro, portatemi quella caraffa d'acqua. Da sola non ce la faccio.
- Guardia: (Sarcasticamente) Posso portarvi altro, principessa?
Grazie al diversivo creato da Caterina, Ezio si avvicina ed assassina le due guardie.
Risultato[]
Ezio non trova né Rodrigo né Cesare Borgia e non sa dove sia custodita la Mela dell'Eden. Tuttavia riesce a trovare Caterina Sforza.