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ACIV Indie occidentali

I Caraibi.

I Caraibi, storicamente meglio noti come Indie occidentali, sono una vasta regione geografica costituita dal mar dei Caraibi, dalle sue isole e dalle coste circostanti. I Caraibi si trovano a sud-est del continente nordamericano, a est dell'America centrale e a nord del Sud America.

Data la sua posizione strategica, le Indie occidentali furono colonizzate dagli inglesi, spagnoli, francesi, portoghesi, olandesi e persino dai danesi e svedesi.[1]

Storia[]

Le sue isole più grandi sono Cuba, Hispaniola, la quale è divisa nei due stati di Haiti e Repubblica Dominicana, e Giamaica, tuttavia, vi sono innumerevoli isole più piccole sparse per tutta la regione. Il mare dei Caraibi era percorsa da diverse centinaia di navi che seguivano determinate rotte commerciali che collegavano la regione con l'Europa e l'Africa. Tuttavia, tali rotte commerciali risultavano importanti se non vitali agli stati aperti al commercio che li portò ad ampliare e rafforzare le loro flotte per proteggere le loro navi commerciali e attaccare e saccheggiare quelle degli stati nemici. Infatti, su queste acque navigarono le navi da guerra della Royal Navy, della Armada Española, della Marine nationale e della Marinha de Guerra Portuguesa.[1]

Per proteggere ulteriormente le loro rotte commerciali e le loro colonie dalle marine nemiche e dalla minaccia crescente dei pirati, l'Armada Española e la Royal Navy costruirono molti forti. Quest'ultimi, nonostante si rivelassero efficaci, vennero conquistati dal capitano pirata Edward Kenway tra il 1717 e il 1722 e nel 1735, alcuni di essi furono abbandonati e in rovina.[1]

Tra la seconda metà del XVI secolo e gli inizi del XVIII secolo, i Caraibi furono il terreno di caccia dei pirati, la cui minaccia raggiunse il massimo splendore dalla metà del XVII fino all'inizio del XVIII secolo, oltre ad essere la loro casa. Infatti, tra il 1706 fino al 1718, i pirati proclamarono una repubblica a Nassau, sull'isola di New Providence, nelle Bahamas.[1]

Le isole dei Caraibi, inoltre, subirono una forte influenza da parte degli Assassini, la cui presenza nella regione era talmente ampia che vi istituirono un ramo della Confraternita con sede a Tulum, nella penisola dello Yucatán. Successivamente, si trasferirono sull'isola di Great Inagua. Purtroppo, nelle colonie si vide anche un aumento dell'influenza dei Templari, i quali, attraverso il loro rappresentante locale Laureano Torres y Ayala, fondarono il rito delle Indie occidentali dell'Ordine dei Templari, la cui sede del potere era l'Avana, a Cuba.[1]

I Caraibi, purtroppo, furono anche i tristi ospiti di diverse battaglie, principalmente navali, di diverse guerre che videro contrapporsi gli stati europei. Infatti, dopo la guerra di successione spagnola,[1] sui Caraibi si combatterono alcune battaglie della guerra franco-indiana, tra la Royal Navy e la Marine nationale e i loro rispettivi alleati.[2] Successivamente, i francesi e gli inglesi si scontrarono nei Caraibi nella guerra di indipendenza americana. Nello stesso periodo, l'Assassino Ratonhnhaké:ton navigò in qualità di capitano dell'Aquila varie volte nei Caraibi, principalmente per dare la caccia a diversi corsari inglesi.[3]

Apparizioni[]

Fonti[]

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