Il giorno del giudizio è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Ezio Auditore da Firenze uccide il Predicatore, uno dei luogotenenti di Girolamo Savonarola.
Dialoghi[]
Ezio Auditore da Firenze si dirige verso il distretto di Oltrarno per uccidere il Predicatore e lo trova mentre predica il suo messaggio ai cittadini di Firenze nei pressi di una chiesa.
- Predicatore: Fiorentini! Venite qui e ascoltate ben ciò che ho da dirvi! La Fine si appressa! Ed è questo il momento di pentirsi! Di implorare il perdono di Dio!
Ezio trova il Predicatore, che intanto recita un sermone al popolo.
- Predicatore: Ma non vedete?! I segni sono ovunque: disordini! Carestie! Pestilenze! Corruzione! Annunciano le tenebre! Dobbiamo restare saldi nella fede, fratelli e sorelle, altrimenti ci divoreranno tutti! Vedo che dubitate; che mi credete pazzo. Pensate che i romani non dicessero lo stesso di Nostro Signore Gesù? Voi avete paura. Ma sappiate che anch'io un tempo l'avevo, prima di incontrare Savonarola. Egli... egli mi ha mostrato la verità! Mi ha finalmente aperto gli occhi. Così oggi sono di fronte a voi nella speranza di riuscire ad aprire i vostri! Rendetevi conto che siamo sull'orlo di un baratro. Da una parte, il regno di Dio, fulgido di gloria. E dall'altra un abisso senza fondo di disperazione!
Ezio ferisce a morte il Predicatore, che pronuncia le sue ultime parole.
- Ezio: La tua mente... sento che ne sei padrone.
- Predicatore: (Risata) Non a tutti serviva l'inganno per essere persuasi. Io credevo già. Tutto quello che ho detto è reale.
- Ezio: Nulla è reale. Non è un compito facile il mio... Requiescat in pace.
Il Predicatore muore e la zona circostante viene liberata dalla sua influenza.
Risultato[]
Ezio uccide uno dei nove luogotenenti di Girolamo Savonarola.