Il Diacono, Parte 1 è la rappresentazione virtuale di una delle memorie genetiche di Ezio Auditore da Firenze, rivissuta da Desmond Miles nel 2012 attraverso l'Animus.
Descrizione[]
Ezio Auditore da Firenze viene a sapere da un suo apprendista che qualcuno vuole assassinare il patriarca di Costantinopoli. Ezio parla con un uomo di chiesa, che lo informa dei sospetti che la gente nutre su Cirillo di Rodi. Dopodiché, Ezio e il suo apprendista raggiungono una piazza dove ci sono diversi diaconi. Ezio individua il bersaglio grazie al senso dell'aquila, ma il suo apprendista uccide un innocente, permettendo a Cirillo di fuggire.
Dialoghi[]
Ezio Auditore da Firenze incontra l'apprendista assegnato al covo di Bayezid nord.
- Apprendista: Mentore, ho udito delle voci inquietanti.
- Ezio: Dimmi.
- Apprendista: Abbiamo motivo di credere che un diacono ortodosso traviato intenda uccidere il Patriarca di Konstantiniyye.
- Ezio: Sappiamo chi sia questo diacono?
- Apprendista: Non ancora. Le prove scarseggiano.
- Ezio: Prima abbiamo bisogno di un nome. Non gioverà alla nostra causa eliminare tutti gli uomini di chiesa fra Bursa e Belgrado. Vieni, chiederemo in giro per vedere cosa possiamo apprendere.
Ezio e il suo apprendista escono dal covo.
- Apprendista: Qual'è il piano, Mentore?
- Ezio: Gli ortodossi in città sono troppo pochi per nascondere grandi segreti. Dovremo interrogare i preti e, se necessario, obbligarli a rispondere.
Ezio, utilizzando l'occhio dell'aquila, trova un prete ortodosso e gli si avvicina per parlargli.
- Ezio: Corre voce che il Patriarca possa essere vittima di un diacono traviato. Sapete qualcosa al riguardo?
- Prete: Ah, sì. Anche a noi sono giunte delle voci. E il nome su cui tutti concordano è quello di Cirillo da Rodi. Il Patriarca l'ha cacciato qualche anno fa per volgari misfatti. Egli è bandito. Anatema. Se lo vedete in città, potete star certi che intende fare del male.
Il prete ortodosso si allontana, mentre l'Assassino si avvicina ad Ezio.
- Apprendista: Che cosa hai scoperto?
- Ezio: Il nostro bersaglio è Cirillo da Rodi. Un diacono in esilio.
Ezio ed il suo apprendista raggiungono un luogo da dove è possibile osservare un cortile, all'interno del quale sono presenti molti uomini di chiesa.
- Ezio: Avanti, sbrighiamoci. Ci sono molti uomini di chiesa qui.
- Apprendista: So cosa fare, Mentore. E se avrò l'opportunità di eliminarlo, lo farò.
L'apprendista di Ezio si allontana, per posizionarsi in un posto da dove possa agire velocemente per assassinare il loro bersaglio.
Ezio inizia a scrutare la folla con l'occhio dell'aquila, cercando di individuare il diacono traviato. Riesce a individuare il suo bersaglio, ma il suo apprendista si lancia contro un altro uomo.
- Apprendista: È mio, Mentore.
- Ezio: Aspetta! Non è il nostro bersaglio!
L'apprendista di Ezio assassina l'uomo, facendosi individuare da Cirillo, che fugge dall'area.
Ezio raggiunge il suo apprendista nel cortile.
- Ezio: Folle arrogante! Hai ucciso un innocente!
- Apprendista: Non ho scuse, Mentore. Perdonami.
- Ezio: Potrei anche farlo, ma molti altri no.
- Apprendista: Né dovrebbero.
- Ezio: Prendi il cadavere e portalo sulla spiaggia. Devi accollarti tu questo fardello.
Ezio ed il suo apprendista portano il corpo dell'innocente assassinato al porto.
- Ezio: Affida questo pover'uomo al mare, quindi medita a lungo sul tuo errore.
- Apprendista: Evet, Mentore. Possa la vergogna che provo non svanire mai.
L'apprendista di Ezio getta il corpo dell'uomo morto in mare.
Risultato[]
L'apprendista di Ezio assassina un innocente, permettendo a Cirillo da Rodi di fuggire.