Il titolo di Gran Maestro è il più alto grado dell'Ordine dei Templari e garantisce il controllo sull'Ordine e sulle sue operazioni segrete.
Storia[]
Medioevo[]
Nel 1191, dopo essere giunto in Terra Santa, Roberto di Sable divenne Gran Maestro, ruolo vacante dal 1189. Roberto voleva a tutti costi impossessarsi della Mela dell'Eden custodita nel tempio di Salomone. Per provare a sconfiggere gli Assassini, cercò addirittura di convincere Riccardo I d'Inghilterra e i Crociati ad allearsi coi Saraceni per assediare Masyaf, ma venne ucciso da Altaïr Ibn-La'Ahad durante la battaglia di Arsuf.[1]
Dopo la morte di Roberto, il nuovo Gran Maestro divenne Armand Bouchart, che divenne anche il sovrano di Cipro. Successivamente, venne anch'egli ucciso da Altaïr nell'Archivio Templare che si trovava a Cipro.[2]
Rinascimento[]
Nella seconda metà del XV secolo, i Templari in Europa erano guidati da Rodrigo Borgia, cardinale e vicecancelliere della Chiesa durante il regni di papa Callisto III Borgia, Pio II Piccolomini, Paolo II Barbo, Innocenzo VIII Cybo e Sisto IV della Rovere. Rodrigo fece di Roma il centro del suo potere, e cercò di prendere il controllo dell'Italia alleandosi con molte nobili famiglie italiane, come i Pazzi, i Barbarigo e i fratelli Ludovico e Checco Orsi. Tuttavia la congiura dei Pazzi fallì per mano di Ezio Auditore da Firenze, un giovane Assassino che intendeva vendicare la morte del padre Giovanni. Ezio inoltre uccise Marco Barbarigo, Doge di Venezia e Templare, e i fratelli Orsi e si impossessò di una Mela dell'Eden.
Rodrigo riuscì però ad essere eletto papa nel 1492, col nome di Alessandro VI. Ciò gli garantì il potere assoluto a Roma e il controllo della Chiesa. Inoltre entrò in possesso dello Scettro Papale, un Frutto dell'Eden. Tuttavia, dopo un confronto in Vaticano nel 1499 con l'Assassino dal quale Ezio uscì vincitore, Rodrigo perse la voglia di combattere per l'Ordine Templare.[3]
Nel 1500, il potere di Rodrigo all'interno dell'Ordine si indeboliva, e lasciò sempre più autonomia al figlio Cesare, capitano dell'esercito papale. Tuttavia, il potere dei Borgia a Roma era molto saldo, e la città era controllata attraverso le torri dei Borgia. Nel 1503, Cesare dopo aver ucciso suo padre, divenne Gran Maestro dell'Ordine, con l'intenzione di unire l'Italia sotto il suo dominio e, successivamente, anche l'Europa. Ezio Auditore divenne il Mentore degli Assassini Italiani, che guidò ed addestrò per iniziare una guerra contro i Borgia e liberare l'Italia dai Templari. Nel 1503, Ezio riuscì a liberare Roma e l'intera Italia, anche se Cesare riuscì a fuggire e a nascondersi per anni.[4]
Tuttavia, nel 1507, Ezio trovò Cesare a Viana, dove i due si scontrarono. Cesare venne al fine sconfitto da Ezio.[4]
Nel 1511 circa, i Templari presenti nell'Impero Ottomano, malgrado fossero principalmente sostenitori dell'ormai crollato Impero Bizantino, erano guidati dal principe ottomano, nonché erede presunto del trono, Ahmet. Desiderando raggiungere la "vera pace" abolendo le differenze presenti nel mondo, il Gran Maestro cercava il Grande Tempio e il potere che credeva vi fosse contenuto. Convinto che nella biblioteca di Altaïr Ibn-La'Ahad avrebbe potuto trovarne la posizione, mise Manuele Paleologo a capo di una spedizione a Masyaf; i suoi piani tuttavia fallirono a causa dell'intervento di Ezio Auditore: anche il Mentore italiano cercava di entrare nella biblioteca. Ahmet morì nel 1512 per mano del fratello Selim, che voleva diventare il nuovo sultano.[5]
XVIII secolo[]
Nel XVIII Secolo, il titolo di Gran Maestro era assegnato a colui che coordinava i Templari in un'ampia zona. Un esempio fu il governatore cubano Laureano Torres y Ayala, che operò come Gran Maestro nelle Indie Occidentali a partire dal 1670 circa sino alla morte per mano di Edward Kenway, nel 1722. Uno dei suoi principali scopi era la ricerca dei Saggi e dell'Osservatorio.[6]
Nel 1750 circa era Gran Maestro in Europa Reginald Birch, che nel 1754 diede ad Haytham Kenway l'incarico di fondare un nuovo ramo dell'Ordine nel Nord America britannico, di cui Haytham divenne poi Gran Maestro. Alla morte di Haytham per mano del figlio Assassino Ratonhnhaké:ton nel 1781, gli succedette Charles Lee, che venne però ucciso da Ratonhnhaké:ton un anno dopo.[7]