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Giudice, Giuria, Boia è un ricordo di Assassin's Creed II.
Descrizione
Dopo aver fatto riparare la lama celata del padre da Leonardo da Vinci, Ezio Auditore da Firenze torna a La Rosa Colta, dove la matrona Paola gli dice che potrà trovare Uberto Alberti al chiostro di Santa Croce mentre assiste alla mostra del Verrocchio. Così Ezio si dirige verso Santa Croce per vendicare la morte del padre e dei suoi fratelli.
Dialoghi
Dopo aver fatto riparare la lama celata del padre dall'amico Leonardo da Vinci, Ezio Auditore da Firenze torna a La Rosa Colta, dove la matrona Paola lo sta aspettando.
- Paola: Sei stato via per un bel po'.
- Ezio: Leonardo è un chiaccherone.
- Paola: Ah, lo so. Ma confido che non abbiate solo parlato.
Ezio mostra a Paola la lama celata estratta dal bracciale.
- Paola: Notevole.
- Ezio: Non sai quanto garba a me.
- Paola: Io ti ho donato l'abilità, Leonardo ti ha dato la lama. Ora non ti resta che agire.
- Ezio: Dove posso trovare Uberto?
- Paola: Secondo le mie ragazze, stasera assisterà alla presentazione dell'ultima opera del Verrocchio. Presso il chiostro di Santa Croce.
- Ezio: Veglia su mia madre e mia sorella mentre sono via.
- Paola: Sicuro, Ezio. Come se fossero le mie.
Ezio raggiunge Santa Croce e attende da un tetto nei pressi della chiesa l'arrivo di Uberto Alberti.
Poco dopo Uberto Alberti raggiunge Santa Croce in compagnia di Lorenzo de' Medici. Mentre i due si dirigono verso il chiostro della chiesa, Ezio ascolta quello che si dicono.
- Uberto: Ancora questa storia?
- Lorenzo: Hai oltrepassato ogni misura, Uberto.
- Uberto: Senti chi parla di misure. Tu, che ti sei incoronato Lorenzo de' Medici, principe di Firenze.
- Lorenzo: Questo non è vero.
- Uberto: Certo che no. Sempre innocente. Comodo, eh? Almeno adesso sappiamo fin dove puoi arrivare, cioè a dire, da nessuna parte. È stata una preziosa lezione per me e i miei alleati.
- Lorenzo: Si. I tuoi alleati, i Pazzi. È di quei cani che si parla, vero?
- Uberto: Bada alle tue parole, Lorenzo. Potresti attrarti attenzioni indesiderate.
Uberto Alberti e Lorenzo de' Medici raggiungono il chiostro di Santa Croce.
Ezio riesce ad accedere al sorvegliato chiostro della chiesa di Santa Croce e si avvicina a Uberto Alberti mentre questo parla con gli invitati alla mostra. Uberto nota Ezio poco prima che questo riesca a raggiungerlo.
- Uberto: (A Ezio) Tu...
(Alle guardie) Guardie, arrestatelo.
Prima che le guardie possano fermarlo, Ezio colpisce Uberto al petto cinque volte con la sua lama celata. Uberto Alberti, prima di morire, pronuncia le sue ultime parole tra le braccia di Ezio.
- Uberto: Tu avresti fatto lo stesso. Per salvare coloro che ami.
- Ezio: Si, certo. E l'ho fatto.
Uberto Alberti muore ed Ezio, dopo averne lasciato a terra il corpo senza vita, si rivolge agli invitati alla mostra che lo stanno guardando e che lo additano come assassino.
- Ezio: Gli Auditore non sono morti! Io ci sono ancora! Io! Ezio! Ezio Auditore!
Le guardie intervengono e danno la caccia ad Ezio che è costretto a fuggire dal chiostro e a rifugiarsi a La Rosa Colta.
Risultato
Ezio assassina Uberto Alberti e vendica la morte di suo padre e dei suoi fratelli.